D12-02. II parte – L’indebitamento di Ellen White in contraddizione con i suoi insegnamenti?

Dopo aver mostrato che la generosità della sor. White supera notevolmente il suo debito al tempo della sua morte, e dopo aver spiegato che i beni che lei possedeva hanno permesso di ripagare i suoi debiti, dovremmo prendere in considerazione anche le perplessità espresse riguardo ai suoi insegnamenti sull’avere debiti. I suoi insegnamenti sono in contraddizione con l’esempio che ha lasciato?

A questa domanda si può rispondere solo prendendo in considerazione tutti i suoi insegnamenti a riguardo. Non sarebbe corretto arrivare a una conclusione basandosi su un paio di citazioni. Eccone alcune.

“Dovremmo fuggire dai debiti come si fugge dalla lebbra.” “Il Massimo dell’educazione che si può impartire è di stare lontano dai debiti come se fosse una malattia.” “Che stiano lontano dai debiti come lo si è dal filo spinato.”–Testimonies for the Church, Volume 6, pp. 217, 211; Volume 7, p. 236.

Queste affermazioni, prese al di fuori del loro contesto potrebbero dare l’impressione che Ellen White insegnasse che qualsiasi forma di debito, e in qualunque circostanza, dovrebbe essere evitato come la lebbra. Uno studio del loro contesto mostra che le prime due citazioni hanno a che fare con la gestione delle scuole e la terza era rivolta a dei nostri fratelli che stavano cercando di avviare l’opera delle pubblicazioni in Nashville e che stavano andando al di là di ciò che i possibili guadagni e le probabili donazioni potevano permettere di fare.

In tutti questi casi il monito è contro l’indebitamento che dovrebbe essere restituito solo grazie a delle donazioni di individui e nel caso che l’entità in oggetto non abbia entrate sufficienti per pagare i debiti.

Ellen White prese del denaro in prestito e si indebitò ma non rivolse mai appelli per donazioni con le quali rimborsare i debiti. Anzi, una volta rifiutò di accettare un piano grazie al quale altre persone avrebbero aiutato a pagare i suoi debiti. La sor. White aveva delle entrate regolari e i suoi beni formarono una base finanziaria sufficientemente solida, tale da poter coprire i suoi debiti. Che le cose siano state così, è dimostrato dal fatto che le vendite dei suoi beni hanno permesso di liquidare tutti i suoi debiti.

Riconobbe che c’è una grande differenza tra debiti contratti da istituzioni o individui che non sono in grado di ripagarli e i debiti che lei ha contratto.

La sor. White ha esortato a non incorrere in debiti per soddisfare desideri stravaganti, o per compensare il fatto di non aver fatto dei risparmi, o per compensare una gestione finanziaria sbagliata. Ellen White aiutò sia attraverso la sua generosità, sia dando consigli a istituzioni della chiesa che si erano indebitate. Esortò a rimborsare i debiti il più rapidamente possibile. Denunciò i debiti disonesti e quelli causati da decisioni irresponsabili e sconsiderate. Comunque non ha mai detto che in nessuna circostanza  Yet she did not teach that under no circumstances is it right to borrow money. Seguono delle affermazioni sulle circostanze che possano indurre a prendere del denaro in prestito:

Nel 1904 scrisse ad alcuni fratelli che esitarono a fare un acquisto perché il prezzo di vendita era troppo elevato per un terreno che era stato chiaramente deciso che si dovesse acquistare e sul quale era necessario decidere rapidamente.

“L’idea che un sanitarium non debba essere creato solo in assenza di debiti, ha messo un freno sulle ruote del progresso. Per costruire delle cappelle abbiamo dovuto prendere del denaro in prestito, perché qualcosa doveva essere fatto rapidamente. Siamo stati obbligati a farlo, per ubbidire alle direttive di Dio.

“Persone che hanno a cuore il progresso dell’opera hanno preso dei prestiti e pagato anche gli interessi relativi, pur di creare delle scuole, dei sanitariums o di costruire delle chiese. Una volta realizzate, queste istituzioni e queste chiese hanno permesso di portare molte anime alla verità. Questo ha fatto incrementare le decime e più operai sono stati assunti nell’Opera del Signore.” — B-211-1904.

Alcune condizioni che precisano la differenza tra fede e presunzione quando si tratta di indebitarsi, si trovano nella seguente comunicazione, scritta da Ellen White il 27 gennaio del 1910.

“Nell’ambito della provvidenza di Dio si offrono delle opportunità favorevoli per prendere possesso di preziose strutture che possono essere utilizzate per far progredire rapidamente la causa. A volte il Signore ha specificato che noi dovevamo entrare in possesso di proprietà in luoghi dove dovevamo stabilire una presenza per proclamare il messaggio del terzo angelo.

“L’idea che non dobbiamo acquistare questi beni a meno che il denaro non sia disponibile, non è in armonia con la volontà di Dio. Numerose volte nel passato il Signore ha messo alla prova la nostra fede offrendoci la possibilità di acquistare ottime proprietà, a un costo inferiore al loro valore reale, in un momento in cui non avevamo a disposizione i soldi necessari.

“Quando abbiamo incontrato questo tipo di situazioni, abbiamo preso dei soldi in prestito a interesse, e siamo andati avanti in armonia con l’ordine divino che ci chiedeva di esercitare la nostra fede.

“Questo tipo di esperienze sono state oggetto di problemi considerevoli, ma ogni volta il Signore ci ha assistito e il Suo nome è stato glorificato. Se avessimo esitato, l’avanzamento della causa sarebbe stata ritardata e in molti casi avremmo dato al nemico l’opportunità di trionfare sui nostri fallimenti, per non aver approfittato di ottime occasioni. Quando si trattano questioni simili, bisogna imparare a camminare per fede, come altri lo hanno fatto nel passato.”–B-12 1/2- 9100.

Nel 1905 ai nostri fratelli di Nashville fu offerta una proprietà molto adatta per una chiesa e fu deciso di prendere in prestito mille dollari per eseguire il primo pagamento. Per tale occasione Ellen White scrisse:

“Dio ci invita a vivere con principi sempre più elevati. La chiesa non può abridge her task without denying her Master. Chiese devono essere costruite in molti luoghi. E’ forse il desiderio di risparmiare che non ci permette di avere dei luoghi di culto nelle nostre città dove il Redentore si incontra con la nostra gente? Cerchiamo di non dare l’impressione che non vogliamo spendere troppo per avere un posto dove accogliere il nostro Ospite celeste.

“Quando si fanno dei piani per costruire edifici, abbiamo bisogno della saggezza di Dio. Non dovremmo indebitarci quando non è necessario, ma aggiungo che in ogni caso non è necessario che tutto il denaro sia disponibile, prima di iniziare a costruire un edificio. Spesso dobbiamo andare avanti in fede e lavorare il più speditamente possibile. E’ a causa della nostra mancanza di fede che non beneficiamo della realizzazione delle promesse di Dio. Noi dobbiamo lavorare, pregare e credere. Dobbiamo proseguire con entusiasmo e determinazione, confidare nel Signore e dire: ‘Non falliremo e non ci scoraggeremo.’

“Invito i nostri fratelli di Nashville e di altre parti del sud a mettere da parte i loro dubbi, e di schierarsi dalla parte della fede. Vi invito a dire: ‘Noi faremo il nostro meglio. Non dubiteremo più sul modo in cui il Signore opera. D’ora in poi noi crederemo nella parola del Signore e obbediremo al Suo ordine di “cominciare a costruire,” che il denaro necessario sia disponibile o no.'”–Review and Herald, 7 Sett. 1905.

Esortazioni simili si possono trovare in Testimonies for the Church, Volume 9, pagine 271, 272.

Nella Review and Herald dell’11 Aprile 1899 apparve un articolo intitolato  “Debiti Denominazionali.” In questo articolo un caro fratello deplora il fatto che molte istituzioni siano pesantemente indebitate e dichiara che prendere denaro in prestito è sbagliato. Il fratello cita da Deuteronomio le istruzioni che assicurano prosperità a Israele se rimane fedele a Dio, “Tu farai dei prestiti a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito,” (NDT Deut 15:6) poi l’autore aggiunge il suo commento:

“Nei versetti appena menzionati Dio dice chiaramente al Suo popolo di non prendere prestiti; and to the spiritual one il comandamento prende la forma di una promessa e con toni toneggianti dice: ‘Non prenderai nulla in prestito.’ …

“Tutte le nostre istituzioni hanno preso denaro in prestito. E’ giunto il momento che questo finisca … che una volta per tutte le nostre istituzioni mettano fine a questa situazione.”

Questa copia della Review arrivò in Australia proprio quando si stavano facendo degli sforzi per cercare fondi per costruire un Sanitarium vicino a Sydney. Durante una riunione in Cooranbong, la sorella White rivolse un appello per sollecitare il più donazioni possibili e poi anche dei prestiti, cercando di toccare i cuori di chi aveva già dato, ma che poteva contribuire ancora, dando dei soldi in prestito. Lei stessa si impegnò a fare una donazione di cento pounds (500 dollari Usa). Durante i suoi appelli, disse:

“Vogliamo che Dio sia in controllo di questa opera. Ma rifiutare prestiti, con o senza interessi, non sarebbe saggio. Ci possono essere persone che non sono in grado di fare delle donazioni ma che sono pronte a prestare dei soldi. Magari sono nuove nella fede e non sono pronte a fare facilmente delle donazioni. Abbiamo bisogno di un sanitarium e dobbiamo crearne uno. Non ho avuto molto a che fare con questa istituzione, ma sento che questo Sanitarium sia mio quanto lo è vostro, perché ci tengo a questo progetto e prego per esso. Avere un Sanitarium è una necessità, ma non posso dire che sarà libero da debiti. Per anni  I have been hiring money from America. Tuttavia saremmo grati per le donazioni provenienti da coloro che le possono fare. Ci sono molte persone che possono donare. Ma non sarebbe saggio dire ai fratelli  ‘Voi dovete fare una donazione perché non vogliamo prendere dei soldi in prestito, con o senza interessi.’

“Un fratello non molto tempo fà mi disse: ‘Siete nella urgente ricerca di fondi, vi presterò sessanta pounds per un anno, senza interessi.’ Eravano sotto considerevole pressione per iniziare a costruire il Health Retreat (centro salute) e sapevo che questi fondi ci avrebbero aiutato. Credetti che questo denaro fu mandato da Dio e ne fui molto grata.

Credo che Dio abbia parlato al cuore del nostro fratello perché ci facesse un prestito, e mi sentii molto grata. Non appena ho dei fondi, anche io assisto. Non ho l’abitudine di mettere via soldi e non penso di farlo in futuro.”–Aus. Union Conference Recorder, 28 Luglio 1899.

Altri brani potrebbero essere citati per mostrare che la sorella White deplorò debiti inopportuni; ma in caso di emergenza piuttosto che non cogliere una buona opportunità per fare un passo avanti che rientra nei piani di Dio, suggerì che il denaro necessario fosse preso in prestito. E poi aggiunse che tali prestiti siano rimborsati al più presto. Per concludere, aggiungiamo un’altra breve e significativa citazione. Replicando al fratello che scrisse l’articolo sulla Review menzionato sopra, lei affermò:

“E’ giusto prendere in prestito del denaro per far progredire un’opera che sappiamo che Dio desidera realizzare. Non dovremmo aspettare nei disagi e rendere il lavoro più difficile semplicemente perché non desideriamo prendere soldi in prestito. Sono stati fatti degli errori quando ci si è indebitati per realizzare qualcosa che poteva ben aspettare. Ma c’è il rischio di andare all’estremo opposto. Non dobbiamo trovarci in una posizione che rischia di mettere in pericolo la salute e di indebolire il nostro lavoro. Dobbiamo agire con sensibilità. Dobbiamo fare il lavoro che deve essere realizzato, anche se ciò significa prendere denaro in prestito e pagare interessi.” – M-11-1903.

Questo documento è stato preparato da W. C. White e D. E. Robinson
St. Helena, California, 13 Febbraio 1933.