D12-01. I parte – Il debito e come fu contratto

Qualcuno ha posto la seguente domanda: “E’ vero che quando la sorella White è morta ha lasciato un grosso debito?  Se è così, come possiamo dire che lei è vissuta in armonia con quello che ha insegnato sull’argomento?”

In effetti, è vero che quando Ellen White morì, aveva un debito consistente. Dai registri contabili risulta che lei doveva 86,923.70 dollari americani. Si trattava di soldi che lei aveva preso in prestito, e per i quali aveva scritto delle note di debito. Ma questo debito era coperto da beni immobili. La sorella White era proprietaria della sua casa e di altri edifici dove abitavano i suoi assistenti e di un edificio dove essi lavoravano. Questi edifici, inclusi i terreni annessi, quando lei morì, avevano un valore di circa 14.000 dollari. The assets which were chiefly responsible for the debt were in the form of book copyrights, book plates, manuscripts and indexes, also a valuable library. Questi beni al tempo del decesso dei Ellen White avevano un valore contabile di 74,797.32 dollari. Ma ai fini  probate tale cifra è stata ridotta dagli appraisers a 40.300 dollari.

La sor. White aveva previsto che questo debito sarebbe stato rimborsato in pieno dalla vendita dei suoi beni immobiliari e grazie ai diritti suoi libri  royalty. Questa soluzione si è realizzata e oggi nessuno ha un debito nei confronti del E.G. White Estate. This royalty income has been drawn upon to a considerable degree for the carrying forward of several lines of important work such as the preparation of copy for several books, including the Comprehensive Index which alone cost not less than $8,000.00.

Alcune critiche asseriscono che la grossa somma che Ellen White doveva al momento della sua morte era dovuta al fatto che lei aveva effettuato delle grosse spese sconsiderate (reckless), che non aveva formulato nessun piano per rimborsarlo e che la Conferenza Generale dovette assumersi la responsabilità di tale debito.

Ma quali sono i fatti?

Abbiamo già precisato che la sor. White aveva un debito di quasi 90.000 dollari, soprattutto sotto forma di notes (NDT impegni scritti) . Abbiamo già detto anche che le proprietà che dovevano essere utilizzate per liquidare tale debito erano composte da diritti d’autore e  book plates and manuscripts. I beni immobili potevano essere venduti e i ricavati utilizzati per estinguere il debito, ma sarebbe stato impossibile vendere le proprietà immediatamente per avere liquidità. Perciò, al fine di restituire ai creditori il denaro che la sor. White doveva loro, la Conferenza Generale decise di anticipare il denaro e di rimborsare i prestiti.

La detta transazione fu registrata dalla Conferenza Generale in una contabilità separata, and against the sum advanced the earnings of the Estate have been credited. Il White Estate ha pagato anche gli interessi sul denao anticipato dalla Conferenza Generale e pertanto nessuna entità ci ha rimesso qualcosa. Come affermato poco fa, l’intera somma è stata rimborsata alla Conferenza Generale dai  Trustees del White Estate. Cià è stato possibile grazie alla vendita dei beni di Ellen White e ai suoi guadagni.

Crediamo che sia interessante far sapere come Ellen G. White usava le sue risorse, e come si ritrovò indebitata. La sorella White riceveva risorse finanziarie provenienti da tre fonti. Dalla Conferenza  Generale riceveva un salario come ministro dell’Evangelo; dalle case editrici riceveva dei modesti diritti d’autore provenienti dai suoi libri; infine a volte, per un periodo che durò alcuni anni, ricevette un compenso per alcuni articoli che lei scrisse per i nostri periodici. La cifra che lei riceveva per tali articoli era inferiore al costo reale della loro preparazione.

Sarebbe impensabile prendere in considerazione il denaro che la sor. White riceveva tramite i diritti d’autore senza ragionare sul fatto che tale entrate non erano guadagni netti. La preparazione dei libri comportava notevoli spese.

Per molti dei suoi libri Ellen White non solo preparava il manosctritto ma copriva anche le spese relative al  type-setting, plate making, e per le illustrazioni. Spese inoltre varie migliaia di dollari per far tradurre i suoi libri in altre lingue.

Fino al momento della sua morte Ellen White continuò a preparare manoscritti per la loro pubblicazione. I salari delle sue segretarie venivano pagati principalmente grazie ai diritti d’autore che riceveva.

Coloro che la conoscevano e soprattutto coloro che andavano spesso a casa sua, sanno che la sor. White non indulgiava in stravaganze e che non era interessata ad arricchirsi.

Fino all’anno della morte di suo marito, che ebbe luogo nel 1881, la famiglia White non aveva preso in prestito grandi somme di denaro. Cinque anni dopo il decesso di suo marito la White affermò che insieme avevano investito nella causa 30.000 dollari. Ne beneficiarono soprattutto la  Pacific Press, il Healdsburg College, il Sanitarium di St. Helena e i progetti del Oakland and San Francisco Meeting House. Nel 1885 nelle sue lettere fa riferimento al fatto che diede 3.000 dollari per le missioni.

La sor. White iniziò a prendere soldi in prestito quando fu pubblicato  The Great Controversy and Patriarchs and Prophets, quando lei stessa pagò per several sets of electrotype plates.

Mentre si trovava in Europa sostenne con generosità l’opera nascente. Nelle lettere scritte durante quegli anni fa riferimento a biglietti da cinquanta e cento dollari dati per diversi progetti.

Nel 1890 donò 1.000 dollari alla Chicago Mission.

In Australia la sorella White si ritrovò a vivere in un paese pieno di opportunità, ma in quel tempo perversava una grande depressione e la povertà. Lavorò senza sosta, al di là delle possibilità per una donna della sua età e con le sue condizioni di salute; riuscì a portare delle responsabilità  e a infondere incoraggiamento tra gli operai.

La sorella White espresse la sua generosità assistendo famiglie povere donando anche centinaia di dollari, aiutando famiglie che desideravano partecipare ai camp meeting e assistendo finanziariamente gli sforzi evangelistici realizzati nelle città. Per un certo periodo dette venti dollari alla settimana a tre operai che lavoravano a Sydney, evangelisti che la Federazione non poteva pagare.

La sorella White sostenne finanziariamente la costruzione di quasi tutte le cappelle che furono costruite in Australia durante la sua permanenza, donando dai cinque ai quaranta  pounds.

Durante i primi tre anni di vita della Scuola per Operai Biblici (School for Bible Workers) in Australia, quando l’opera doveva fare fronte a enormi difficoltà, Ellen White donò, nel tempo, almeno tre mila dollari. Aiutò anche per l’espansione del Echo Office e per avviare i lavori per la costruzione del Sydney Sanitarium.

Rispondendo nel 1894 a un fratello in California dal quale, dietro suo invito, ricevette 1.000 dollari per l’opera in Australia, lei scrisse:

“Caro fratello non ho rivolto l’invito ad altri and failed to impart myself to the cause. Ho investito di mia libera scelta dei miei beni per aiutare le attività di ogni dipartimento. Quando ho conoscuto giovani uomini e donne di talento che ho pensato potessero essere utili nella Sua vigna, li ho mandati alle nostre scuole e ho pagato la loro retta completa. Alcuni di questi giovani si sono ben inseriti nell’opera e ho ricevuto dei rapporti molto incoraggianti su di loro. Abbiamo notato altri giovani promettenti che potrebbero formarsi per entrare nell’Opera del Signore. Con il cuore siamo loro vicini, ma i mezzi finanziari non sono sufficienti per realizzare quelloche vorremmo.”—H -31-1894.

Dopo aver trascorso alcuni anni in Australia, scrisse:

“Stiamo facendo economie in ogni modo possibile. Ho preso del denaro in prestito per aiutare l’opera e adesso ho un debito di aclune migliaia di dollari. Ma non è questo debito che mi preoccupa ora; è il fatto che l’opera non può progredire a causa della mancanza di mezzi finanziari —MS-173-1898.

Al fratello al quale chiese un prestito, la sor. White scrisse nel 1904:

“Investo nell’opera di Dio tutto ciò che riesco a risparmiare. Ho mandato mille dollari al pastore  Haskell per aiutare a far partire il lavoro nella città di New York  …

“Vorrei poter avere altro denaro da investire in altri luoghi, come ho fatto per New York. Si dovrebbe lavorare in molte città del sud. Noi che conosciamo la verità dovremmo fare tutto il possible per proclamare la verità in nuovi territori, portare la luce a coloro che vivono nell’oscurità …

“Ci sono persone alle quali il Signore ha affidato il talento delle risorse finanziarie e mi chiedo se possiamo chiedere loro di dare in prestito del denaro, a interesse o no, per far progredire l’opera di Dio. Sono pronta a give my note per qualunque somma riceva. Nel passato alcuni mi hanno prestato denaro senza interessi. A suo tempo ho rimborsato il denaro a tutti.

“Se i nostri fratelli mi presteranno del denaro, a interesse o no, lo investerò in varie parti del mondo per realizzare il lavoro che deve essere fatto.

“È così che ho aiutato a far progredire l’opera in Australia … ho preso del denaro in prestito per la costruzione di luoghi di incontro e per avere strutture per i gli incontri sotto le tende … ho usato i diritti d’autore provenienti dai miei libri per iniziare a costruire una scuola in Melbourne e poi ho preso in prestito dei soldi da coloro che erano interessati a far progredire l’Opera …

“Ci rendiamo conto che le verità della Parola di Dio revono essere annunziate a tutti e noi facciamo il nostro meglio. Ho fatto il possibile per sostenere l’opera in Europa. Ho speso oltre tre mila dollari per far tradurre i miei libri in alter lingue.Tutti i diritti d’autore sui libri che ho venduto in Europa li ho dati per soenere l’opera in that field. Si tratta di vaie migiaia di dollari …

“Oltre a cio che ho investito in Australia e in Europe, ho fatto delle donazioni anche per i territori del Sud STATI UNITI. Ho preso del denaro in prestito per sostenere l’opera quando  were in strait places. Continuerò a fare tutto quello che posso per aiutare I territory che sono nel bisogno. Il tempo è breve  e vorrei che il denaro che il nostro popolo tiene nelle banche fosse messo in circolazione per assistere  l’opera di Dio.

“Quando riceverò cio che ho investito nei miei libri spero di avere denaro sufficiente per rimborsare i prestiti e di avere del denaro a mia disposizione.”– C-103-1904.

Sembra chiaro che la sorella White prese del denaro in prestito non certo per soddisfare le sue stravaganze personali; a voltre prese in prestito svariate migliaia di dollari per sostenere qualche progetto che aveva bisogno di appoggio finanziario. Per questo denaro lei dava  her own personal note, e nella maggior parte dei casi rimborsava aggiungendo gli interessi.

Nonostante questa pesante situazione debitoria Ellen White fede una donazione del manoscritto di uno dei suoi libri più popolari, senza dedurre le spese per la sua preparazione, Christ’s Object Lessons, Grazie alla cooperazione e allo spirito di sacrificio delle case editrici e di tanti laici zelanti, la vendita di questo libro generò centinaia di migliaia di dollari che furono usati per ridurre il debito delle nostre scuole. Questo suscitò molta gioia in colei che fornì il manoscritto.

E’ tenendo presente questo suo dono per la causa e le sue generose donazioni fatte negli anni, che alcuni suoi fratelli hanno pensato che sarebbe stato un gesto dovuto l’utilizzare i guadagni a seguito delle vendite del libro Education per estinguere i debiti della sorella White.

Il suo spirito modesto e  large-hearted spirit traspare nella lettera seguente, scritta il 1 Novembre 1903, quando commenta questo progetto di assistenza. Si menzionano anche altre generose donazioni che lei fece e che non sono menzionate in questo articolo.

“Non voglio che sia fatto niente che attiri l’attenzione su di me. Tutto ciò che desidero è che siano fatti degli sforzi disinterested per vendere i miei libri. La gente ha bisogno di questi libri, e la loro vendita mi recherà un sollievo finanziario.

“Non vorrei che fossero adottati piani che creino confusione. Non voglio che sia fatto niente che distolga l’attenzione del nostro popolo dalla vendita di  Christ’s Object Lessons. Considero il piano per vendere Christ’s Object Lessons come un piano voluto da Dio per insegnare al Suo popolo lezioni importanti sul come svolgere lavoro missionario.

“Non vorrei che in progetto Education fosse gestito come fu gestito il progetto Christ’s Object Lessons. Questo svierebbe …This would spoil the pattern. E soprattutto, non voglio che siano fatti degli sforzi per raccogliere del denaro per me. Non voglio neanche un centesimo come regalo. Sono contraria all’idea di ricevere soldi per pagare il mio debito. Ci penso io a questo.

“Di questo debito, ne fanno parte dieci mila dollari che presi in prestito prima di andare in Australia. Spendetti molto per stampare l’edizione illustrata di  Il Gran Conflitto e Patriarchi e Profeti, and in making four sets of plates of each. Questo progetto fu realizzato prevedendo di vendere molti libri. Ma una volta stampati, per quasi tre anni, non ne fu fatta alcuna promozione.

“Mi sono impegnata a donare mille dollari alla Chicago Mission, con l’intenzione di utilizzare i soldi provenienti dai diritti d’autore dei miei libri. Ma per onorare questo impegno finanziario ho dovuto chiedere un prestito ad un fratello che abita all’Ovest e su questa cifra ho pagato il sette  (per cento) di interessi …

“Mentre ero in Australia, ho speso una notevole cifra per stampare  The Desire of Ages. E ho attinto generosamente dalle mie risorse per sostenere l’opera. Il risultato di tutto ciò è che il mio debito è aumentato.

“Durante gli ultimi anni, i miei libri non sono stati venduti rapidamente, in questo paese.

Il costo per la stampa dei miei libri recenti è stato notevole.[1] Ma non sono per niente preoccupata. Spero di poter ripagare tutti i miei debiti. Sono indebitata, è vero, ma non permetterò che nessun fondo mi aiuti. Quando i miei libri sarano gestiti are handled disinterestedly, credo che sarò in grado di pagare i miei debiti.”– D-237-1903.

Nei suoi ultimi anni, rendendosi conto che non aveva molti anni da vivere, la sor. White, aggiunse al suo personale alcune segretarie competenti e ben preparate, allo scopo di accelerare la preparazione dei manoscritti di più libri possibile. Ciò aumentò le sue spese, ma piuttosto che lasciare del lavoro non finito che non poteva essere completato dopo la sua morte, lei prese del denaro in prestito, allo scopo di lasciare alla causa che ha così tanto amato, altri libri pieni dei messaggi di Cristo. Si potrebbero dare altri dettagli su varie entità che sono state generosamente sostenute da Ellen White.

La sor. White credette che con il passare del tempo i diritti d’autore sui suoi libri le avrebbero permesso di rimborsare i debiti accumulati. Si dette anima e corpo per poter offrire al mondo, e al nostro popolo in particolare,  la luce che aveva ricevuto dal cielo. Sentì l’urgenza di realizzare gli “Affari del Re” e continuò a prendere denaro in prestito per poter speditamente stampare i suoi libri. La sua fiducia in una soluzione positiva è ben espressa in una lettera che lei scrisse per sollecitare un prestito di mille pounds per affrettare l’apertura della scuola in Australia:

“Questa è l’Opera del Signore e quando si ha la convinzione di realizzare l’opera che lui ha richiesto, bisogna avere fede e credere che Egli aprirà una strada. Sono quasi pronta a pubblicare  Life of Christ, e ho altri libri da pubblicare e non possiamo aspettare. Gli “Affari del Re” devono essere realizzati / eseguiti rapidamente.”–W-107-1896.



[1] In riferimento soprattutto ai costi delle illustrazioni e plates.

D12-02. II parte – L’indebitamento di Ellen White in contraddizione con i suoi insegnamenti?

Dopo aver mostrato che la generosità della sor. White supera notevolmente il suo debito al tempo della sua morte, e dopo aver spiegato che i beni che lei possedeva hanno permesso di ripagare i suoi debiti, dovremmo prendere in considerazione anche le perplessità espresse riguardo ai suoi insegnamenti sull’avere debiti. I suoi insegnamenti sono in contraddizione con l’esempio che ha lasciato?

A questa domanda si può rispondere solo prendendo in considerazione tutti i suoi insegnamenti a riguardo. Non sarebbe corretto arrivare a una conclusione basandosi su un paio di citazioni. Eccone alcune.

“Dovremmo fuggire dai debiti come si fugge dalla lebbra.” “Il Massimo dell’educazione che si può impartire è di stare lontano dai debiti come se fosse una malattia.” “Che stiano lontano dai debiti come lo si è dal filo spinato.”–Testimonies for the Church, Volume 6, pp. 217, 211; Volume 7, p. 236.

Queste affermazioni, prese al di fuori del loro contesto potrebbero dare l’impressione che Ellen White insegnasse che qualsiasi forma di debito, e in qualunque circostanza, dovrebbe essere evitato come la lebbra. Uno studio del loro contesto mostra che le prime due citazioni hanno a che fare con la gestione delle scuole e la terza era rivolta a dei nostri fratelli che stavano cercando di avviare l’opera delle pubblicazioni in Nashville e che stavano andando al di là di ciò che i possibili guadagni e le probabili donazioni potevano permettere di fare.

In tutti questi casi il monito è contro l’indebitamento che dovrebbe essere restituito solo grazie a delle donazioni di individui e nel caso che l’entità in oggetto non abbia entrate sufficienti per pagare i debiti.

Ellen White prese del denaro in prestito e si indebitò ma non rivolse mai appelli per donazioni con le quali rimborsare i debiti. Anzi, una volta rifiutò di accettare un piano grazie al quale altre persone avrebbero aiutato a pagare i suoi debiti. La sor. White aveva delle entrate regolari e i suoi beni formarono una base finanziaria sufficientemente solida, tale da poter coprire i suoi debiti. Che le cose siano state così, è dimostrato dal fatto che le vendite dei suoi beni hanno permesso di liquidare tutti i suoi debiti.

Riconobbe che c’è una grande differenza tra debiti contratti da istituzioni o individui che non sono in grado di ripagarli e i debiti che lei ha contratto.

La sor. White ha esortato a non incorrere in debiti per soddisfare desideri stravaganti, o per compensare il fatto di non aver fatto dei risparmi, o per compensare una gestione finanziaria sbagliata. Ellen White aiutò sia attraverso la sua generosità, sia dando consigli a istituzioni della chiesa che si erano indebitate. Esortò a rimborsare i debiti il più rapidamente possibile. Denunciò i debiti disonesti e quelli causati da decisioni irresponsabili e sconsiderate. Comunque non ha mai detto che in nessuna circostanza  Yet she did not teach that under no circumstances is it right to borrow money. Seguono delle affermazioni sulle circostanze che possano indurre a prendere del denaro in prestito:

Nel 1904 scrisse ad alcuni fratelli che esitarono a fare un acquisto perché il prezzo di vendita era troppo elevato per un terreno che era stato chiaramente deciso che si dovesse acquistare e sul quale era necessario decidere rapidamente.

“L’idea che un sanitarium non debba essere creato solo in assenza di debiti, ha messo un freno sulle ruote del progresso. Per costruire delle cappelle abbiamo dovuto prendere del denaro in prestito, perché qualcosa doveva essere fatto rapidamente. Siamo stati obbligati a farlo, per ubbidire alle direttive di Dio.

“Persone che hanno a cuore il progresso dell’opera hanno preso dei prestiti e pagato anche gli interessi relativi, pur di creare delle scuole, dei sanitariums o di costruire delle chiese. Una volta realizzate, queste istituzioni e queste chiese hanno permesso di portare molte anime alla verità. Questo ha fatto incrementare le decime e più operai sono stati assunti nell’Opera del Signore.” — B-211-1904.

Alcune condizioni che precisano la differenza tra fede e presunzione quando si tratta di indebitarsi, si trovano nella seguente comunicazione, scritta da Ellen White il 27 gennaio del 1910.

“Nell’ambito della provvidenza di Dio si offrono delle opportunità favorevoli per prendere possesso di preziose strutture che possono essere utilizzate per far progredire rapidamente la causa. A volte il Signore ha specificato che noi dovevamo entrare in possesso di proprietà in luoghi dove dovevamo stabilire una presenza per proclamare il messaggio del terzo angelo.

“L’idea che non dobbiamo acquistare questi beni a meno che il denaro non sia disponibile, non è in armonia con la volontà di Dio. Numerose volte nel passato il Signore ha messo alla prova la nostra fede offrendoci la possibilità di acquistare ottime proprietà, a un costo inferiore al loro valore reale, in un momento in cui non avevamo a disposizione i soldi necessari.

“Quando abbiamo incontrato questo tipo di situazioni, abbiamo preso dei soldi in prestito a interesse, e siamo andati avanti in armonia con l’ordine divino che ci chiedeva di esercitare la nostra fede.

“Questo tipo di esperienze sono state oggetto di problemi considerevoli, ma ogni volta il Signore ci ha assistito e il Suo nome è stato glorificato. Se avessimo esitato, l’avanzamento della causa sarebbe stata ritardata e in molti casi avremmo dato al nemico l’opportunità di trionfare sui nostri fallimenti, per non aver approfittato di ottime occasioni. Quando si trattano questioni simili, bisogna imparare a camminare per fede, come altri lo hanno fatto nel passato.”–B-12 1/2- 9100.

Nel 1905 ai nostri fratelli di Nashville fu offerta una proprietà molto adatta per una chiesa e fu deciso di prendere in prestito mille dollari per eseguire il primo pagamento. Per tale occasione Ellen White scrisse:

“Dio ci invita a vivere con principi sempre più elevati. La chiesa non può abridge her task without denying her Master. Chiese devono essere costruite in molti luoghi. E’ forse il desiderio di risparmiare che non ci permette di avere dei luoghi di culto nelle nostre città dove il Redentore si incontra con la nostra gente? Cerchiamo di non dare l’impressione che non vogliamo spendere troppo per avere un posto dove accogliere il nostro Ospite celeste.

“Quando si fanno dei piani per costruire edifici, abbiamo bisogno della saggezza di Dio. Non dovremmo indebitarci quando non è necessario, ma aggiungo che in ogni caso non è necessario che tutto il denaro sia disponibile, prima di iniziare a costruire un edificio. Spesso dobbiamo andare avanti in fede e lavorare il più speditamente possibile. E’ a causa della nostra mancanza di fede che non beneficiamo della realizzazione delle promesse di Dio. Noi dobbiamo lavorare, pregare e credere. Dobbiamo proseguire con entusiasmo e determinazione, confidare nel Signore e dire: ‘Non falliremo e non ci scoraggeremo.’

“Invito i nostri fratelli di Nashville e di altre parti del sud a mettere da parte i loro dubbi, e di schierarsi dalla parte della fede. Vi invito a dire: ‘Noi faremo il nostro meglio. Non dubiteremo più sul modo in cui il Signore opera. D’ora in poi noi crederemo nella parola del Signore e obbediremo al Suo ordine di “cominciare a costruire,” che il denaro necessario sia disponibile o no.'”–Review and Herald, 7 Sett. 1905.

Esortazioni simili si possono trovare in Testimonies for the Church, Volume 9, pagine 271, 272.

Nella Review and Herald dell’11 Aprile 1899 apparve un articolo intitolato  “Debiti Denominazionali.” In questo articolo un caro fratello deplora il fatto che molte istituzioni siano pesantemente indebitate e dichiara che prendere denaro in prestito è sbagliato. Il fratello cita da Deuteronomio le istruzioni che assicurano prosperità a Israele se rimane fedele a Dio, “Tu farai dei prestiti a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito,” (NDT Deut 15:6) poi l’autore aggiunge il suo commento:

“Nei versetti appena menzionati Dio dice chiaramente al Suo popolo di non prendere prestiti; and to the spiritual one il comandamento prende la forma di una promessa e con toni toneggianti dice: ‘Non prenderai nulla in prestito.’ …

“Tutte le nostre istituzioni hanno preso denaro in prestito. E’ giunto il momento che questo finisca … che una volta per tutte le nostre istituzioni mettano fine a questa situazione.”

Questa copia della Review arrivò in Australia proprio quando si stavano facendo degli sforzi per cercare fondi per costruire un Sanitarium vicino a Sydney. Durante una riunione in Cooranbong, la sorella White rivolse un appello per sollecitare il più donazioni possibili e poi anche dei prestiti, cercando di toccare i cuori di chi aveva già dato, ma che poteva contribuire ancora, dando dei soldi in prestito. Lei stessa si impegnò a fare una donazione di cento pounds (500 dollari Usa). Durante i suoi appelli, disse:

“Vogliamo che Dio sia in controllo di questa opera. Ma rifiutare prestiti, con o senza interessi, non sarebbe saggio. Ci possono essere persone che non sono in grado di fare delle donazioni ma che sono pronte a prestare dei soldi. Magari sono nuove nella fede e non sono pronte a fare facilmente delle donazioni. Abbiamo bisogno di un sanitarium e dobbiamo crearne uno. Non ho avuto molto a che fare con questa istituzione, ma sento che questo Sanitarium sia mio quanto lo è vostro, perché ci tengo a questo progetto e prego per esso. Avere un Sanitarium è una necessità, ma non posso dire che sarà libero da debiti. Per anni  I have been hiring money from America. Tuttavia saremmo grati per le donazioni provenienti da coloro che le possono fare. Ci sono molte persone che possono donare. Ma non sarebbe saggio dire ai fratelli  ‘Voi dovete fare una donazione perché non vogliamo prendere dei soldi in prestito, con o senza interessi.’

“Un fratello non molto tempo fà mi disse: ‘Siete nella urgente ricerca di fondi, vi presterò sessanta pounds per un anno, senza interessi.’ Eravano sotto considerevole pressione per iniziare a costruire il Health Retreat (centro salute) e sapevo che questi fondi ci avrebbero aiutato. Credetti che questo denaro fu mandato da Dio e ne fui molto grata.

Credo che Dio abbia parlato al cuore del nostro fratello perché ci facesse un prestito, e mi sentii molto grata. Non appena ho dei fondi, anche io assisto. Non ho l’abitudine di mettere via soldi e non penso di farlo in futuro.”–Aus. Union Conference Recorder, 28 Luglio 1899.

Altri brani potrebbero essere citati per mostrare che la sorella White deplorò debiti inopportuni; ma in caso di emergenza piuttosto che non cogliere una buona opportunità per fare un passo avanti che rientra nei piani di Dio, suggerì che il denaro necessario fosse preso in prestito. E poi aggiunse che tali prestiti siano rimborsati al più presto. Per concludere, aggiungiamo un’altra breve e significativa citazione. Replicando al fratello che scrisse l’articolo sulla Review menzionato sopra, lei affermò:

“E’ giusto prendere in prestito del denaro per far progredire un’opera che sappiamo che Dio desidera realizzare. Non dovremmo aspettare nei disagi e rendere il lavoro più difficile semplicemente perché non desideriamo prendere soldi in prestito. Sono stati fatti degli errori quando ci si è indebitati per realizzare qualcosa che poteva ben aspettare. Ma c’è il rischio di andare all’estremo opposto. Non dobbiamo trovarci in una posizione che rischia di mettere in pericolo la salute e di indebolire il nostro lavoro. Dobbiamo agire con sensibilità. Dobbiamo fare il lavoro che deve essere realizzato, anche se ciò significa prendere denaro in prestito e pagare interessi.” – M-11-1903.

Questo documento è stato preparato da W. C. White e D. E. Robinson
St. Helena, California, 13 Febbraio 1933.