D10-10. Testimonianza a un direttore di coro particolare

Un Messaggio con Consigli Riguardanti Molti Aspetti della Musica e del Musicista

Mi è stato mostrato il caso del fratello S., il quale rischia di diventare un peso nella sua chiesa, a meno che egli instauri una relazione più intima con Dio. Egli è presuntuoso. Se qualcuno gli pone delle domande sul suo modo di fare, si sente offeso. Se crede che un’altra persona sia preferita a lui, si sente ferito …

Il fratello S. conosce bene la musica ma la sua formazione musicale lo ha preparato più per dare spettacoli che per elevare un solenne culto a Dio. Il cantare è un atto di culto a Dio così come lo è la predicazione e la presenza di qualunque cosa strana o peculiare che distoglie le persone, distrugge l’impressione solenne che la musica sacra dovrebbe suscitare. Qualunque elemento strano o eccentrico nel canto distoglie dalla sacralità del culto.

Esercizio fisico è ben poca cosa. Ogni elemento che ha a che fare con il culto dovrebbe essere dignitoso, solenne e di grande effetto. Dio è dispiaciuto quando pastori che si professano essere i rappresentanti di Cristo, Lo disonorano recitando, facendo gesti privi di grazia e esprimendosi con gesticolazioni grossolane . Tutto questo diverte e soddisfa la curiosità di coloro che desiderano vedere cose strane, bizzarre, divertenti, ma tali cose non edificano le menti e i cuori di coloro che sono presenti.

La stessa cosa la si può dire sul canto. Lei assume atteggiamenti non dignitosi. Lei canta con troppa potenza e a volume troppo alto. (NDT ?) You drown the finer strains and notes of voices more musical than your own. Questo esercizio fisico e questa voce rozza e forte non creano una melodia né su coloro che ascoltano in terra, né in cielo. Questo tipo di canto è difettoso e non accettevole a Dio, Egli desidera che la musica sia perfetta, delicata e dolce. Tra gli angeli non ho mai visto tali esibizioni, come a volte ho notato nelle nostre riunoni. Nessuna nota stridente o rauca e alcuna gesticolazione è presente nei cori angelici. Il loro canto non irrita le orecchie; esso è dolce e melodioso e non richiede tutto quello sforzo che però ho osservato tra di noi. Non esistono forzature e gesti fisici.

Il fratello S. non si rende conto che molti sono disgustati e altri si divertono. Nel vedere la gestualità che accompagna i canti, alcuni non riescono a reprimere pensieri poco santificati e provano un senso di frivolezza. Il fratello S. esibisce se stesso. Il suo modo di cantare non parla ai cuori e non suscita nobili sentimenti. Molti di coloro che frequentano le riunioni hanno seguito con interesse le parole di verità predicate e ne sono stati convinti; ma molte volte il modo in cui si è cantato non ha suggellato l’impressione che la predicazione ha suscitato. Le esibizioni e le contorsioni corporali, la sgradevole impressione data dagli sforzi innaturali, sono sembrati così ridicoli e completamente fuori luogo nella casa del Signore, che l’impatto della predicazione viene completamente neutralizzato. L’attitudine di coloro che credono alla verità cambia dopo aver ascoltato il canto.

E’ stato difficile gestire il caso del fratello S. Si è comportato come un bambino maleducato e indisciplinato. Quando qualcuno gli ha fatto delle osservazioni, invece di considerare le critiche come delle benedizioni, ha permesso che le sue emozioni prevalessero e si è scoraggiato al punto di non fare più niente. Se continua a fare tutto come vuole lui, non sarà di grande aiuto. Egli non ha colto l’opportunità di migliorare se stesso, si è ostinato al punto che il suo angelo si è allontanato e ora si trova circondato da angeli malefici. Quando la verità divina è ricevuta nel cuore purifica e sentifica la nostra vita.

Il fratello S. ha pensato che il canto fosse la cosa più importante in questo mondo e che lui aveva una uno straordinario modo di esibirlo. Il suo modo di cantare non è gradito ai cori angelici. Fratello, si immagini in piedi tra gli angeli, mentre alza le spalle, gioca con le parole, gesticola con il corpo e canta a tutto volume. Cosa avrebbe a che fare con gli angeli questa esibizione?

La musica è di origine celeste. La musica è un potente strumento. Fu un canto angelico che fece trepidare i cuori dei pastori di Betlemme e che echeggiò in tutto il mondo. E’ attraverso la musica che le nostre lodi si elevano a Colui che è la personificazione della purezza e dell’armonia.  E’ con musica e canti di vittoria, che i redenti entreranno nell’immortalità.

C’è qualcosa di sacro nella voce umana. La sua armonia musicale e la sua origine divina suscitano delle emozioni che superano quelle suscitate da qualsiasi strumento musicale. La musica vocale è uno dei doni che Dio ha dato agli uomini, uno strumento che non ha pari quando l’amore di Dio regna nell’anima. Cantare con spirito e intendimento arricchisce i culti offerti nella casa di Dio.

Ma quanto è stato abusato questo dono! Quando esso è santificato e reso puro, può essere molto utile nel abbattere le barriere del pregiudizio e dell’incredulità e diventa uno strumento per convertire delle anime. Non è sufficiente capire i primi rudimenti del canto, ma insieme alla conoscenza , dobbiamo connetterci al cielo perché gli angeli possano cantare attraverso di noi.

La sua voce in chiesa era così forte e dura (NDT stridente  harsh), e i gesti che l’accompagnava così  poco aggraziati, che le dolci melodie, simili a quelle degli angeli, non potevano essere udite. Lei ha cantato più per gli uomini che alla gloria di Dio. Mentre la sua voce si esprimeva con forti melodie lei pensava all’ammirazione che suscitava. Lei ha una idea così elevata del suo modo di cantare, che è arrivato a pensare che per fare ciò, dovrebbe essere remunerato.

L’amore per l’ammirazione è stata la motivazione principale nella sua vita. Per un cristiano questa motivazione è un po’ misera. Lei ha voluto essere carezzato e lodato come un bambino. Lei ha una lotta da combattere contro la sua propria natura. E’stato molto difficile per lei sconfiggere i suoi isitinti naturali e vivere un’esistenza santa e di rinuncie. –Manoscritto 5, 1874.
©Ellen G. White Estate
30 Giugno 1972