Chiara Intonazione e Espressione Distinta. – Non ci sono parole che esprimano la profonda benedizione legata a una adorazione sincera. Quando gli uomini cantano con lo Spirito e discernimento, musicisti celesti ascoltano la melodia e si uniscono al canto di ringraziamento. Colui che ci ha accordato tutti i doni che ci permettono di lavorare con Lui, si aspetta che i Suoi servitori coltivino la loro voce affinché possano parlare e cantare in modo tale che tutti possano comprendere. Ciò che serve non è cantare ad alta voce ma con una chiara intonazione, una pronuncia corretta e una espressione distinta. Che ognuno abbia cura della propria voce così che cantando si lodi Dio con toni chiari e dolci senza quella asprezza e quei stridolii che offendono l’orecchio. La capacità di cantare è un dono di Dio, che sia usato alla Sua gloria. — Testimonies, Vol. 9, pp. 143, 144. (1909)
Caratteristiche di una Musica che ha un Impatto Positivo. – La musica è in grado di fare del bene, tuttavia non sfruttiamo a pieno questo elemento dell’adorazione. In genere cantiamo con impulsività o per occasioni particolari; altre volte chi canta lo fa in modo grossolano e la musica non ha quell’impatto che dovrebbe avere su coloro che ascoltano. La musica dovrebbe essere bella, dovrebbe commuovere e infondere energia. Eleviamo le nostre voci in canti di lode e consacrazione. Se possibile, che degli strumenti musicali assistino per elevare a Dio dono un glorioso, armonioso e accetevole.
Ma a volte è più difficile correggere e tenere in riga chi canta, che colui che ha l’abitudine di pregare o esortare. Molti voglioso fare le cose a modo loro, non accettano osservazioni e non hanno la pazienza di lavorare con i dirigenti. Nel servizio di Dio è necessaria un’ attenta planificazione. Nell’adorazione del Signore il buon senso è in qualcosadi eccellente.
—Gospel Workers, p. 325. (1892) (Evangelism, p. 505)
Emozioni Positive. – La voce umana ha la capacità di trasmettere forti emozioni e se colui che la usa è pronto a fare determinati sforzi, svilupperà delle capacità nel canto e nel parlare che saranno utili per vincere delle anime a Cristo. — Manoscritto 22, 1886. (Evangelism, p. 504)
Vove Alta non Necessaria ma Piuttosto delle Buone Qualità. – Il modo in cui cantiamo può migliorare considerevolmente. Alcuni credono che per fare musica bisogna cantare a voce alta; ma il rumore non è musica. La buona musica deve essere come il canto degli uccelli, dolce e melodiosa. In alcune delle nostre chiese ho sentito dei solo che non sono per niente appropriati per un luogo di culto. Note trascinate a lungo e suoni tipici del canto operistico non sono graditi agli angeli. Essi si dilettano nell’ascoltare semplici canti di lode cantati con toni naturali. Quando cantiamo e pronunciamo chiaramente ogni parola, gli angeli si uniscono a noi nel cantare inni che partono dal cuore e che sono comprensibili ed edificanti. —Manoscritto 91, 1903. (Evangelism, p. 510)
Con Solennità e Rispetto. – La melodia del canto, che sgorga dai cuori con una espressione chiara e distinta, è uno degli strumenti che Dio usa per conquistare anime. Tutte le nostre riunioni dovrebbero essere condotte con solennità e rispetto, come se fossimo alla presenza visibile del Maestro . —Testimonies, Vol. 5, p. 493.
Con Melodia e Chiarezza di espressione. – Sono felice di notare che l’elemento musicale sia stato introdotto nella scuola Healdsburg. In ogni scuola è urgentemente necessario insegnare a cantare . Dovrebbe esserci molto più interesse nella formazione della voce di quello che si manfesta al momento. Studenti che hanno imparato a cantare dolci canti evangelici con melodia e chiarezza di espressione, possono fare evangelizzazione cantando. Essi troveranno molte opportunità per usare il talento che Dio ha dato loro; con una melodia potranno portare un po’ di calore in molti luoghi solitari oscurati dal peccato e dall’afflizione, potrebbero anche cantare presso coloro che non hanno i privilegi di aveve una vita di chiesa.
Studenti, andate per le grandi strade e entrate nei vicoli. Cercate di raggiungere sia le classi più elevate che quelle più popolari. Entrate nelle case dei ricchi e dei poveri e, quando è il caso, chiedete, “Le farebbe piacere se cantassimo qualcosa? Saremmo lieti se potessimo presentare alcuni canti.” Poi, quando i cuori si sono scaldati, vedete se è il caso di offrire une breve preghiera invocando una benedizione divina. Pochi rifiuterano.
Tale opera è un vero lavoro missionario. Dio desidera che ognuno di noi sia convertito e sia coinvolto in qualche attività missionaria. Quando ci metteremo al servizio degli altri Egli ci benedirà e vedremo la Sua salvezza. — Review and Herald, 27 Agosto 1903. (Porzioni in Evangelism, p. 504)
Uno dei Talenti Affidati da Dio. – La voce umana che si esprime nel canto è uno dei talenti che Dio ci ha affidato e che deve essere usato alla Sua gloria. Il nemico della giustizia conosce l’importanza di questo talento e lo usa. Cosi, quello che è un dono di Dio, dato per essere una benedizione, viene perverito, manipolato e messo al servizio di Satana e dei suoi piani. Il talento di una bella voce è una fonte di benedizioni se viene consacrata al Signore e se è messa al servizio della Sua causa. —Lettera 62, 1893. (Evangelism, p. 498)
Il Coro e il Canto Comunitario. – Quando si tengono delle riunioni, che alcuni siano scelti per offrire dei canti. E che il canto sia accompagnato da strumenti ben suonati. Nella nostra opera non dobbiamo opporci all’uso di strumenti musicali. Questo aspetto del culto deve essere condotto con cura, poiché con il canto lodiamo Dio. Che il cantare non sia sempre fatto solo da alcuni, ma che tutta la congregazione canti il più spesso possibile. —Testimonies, Vol. 9, p. 144. (1909)
Il Canto Liturgico. – Il cantare non sia sempre fatto solo da alcuni. Tutti i presenti dovrebbero unirisi al canto liturgico. —Lettera 157, 1902. (Evangelism p. 507)
Ancora Sull’Uso di Strumenti Misicali. – Che l’opera si arricchisca di chi ha il talento del canto. L’uso di strumenti musicali non dovrebbe essere oggetto di obiezioni. Essi venivano usati nelle funzioni religiose del passato. Gli adoratori lodavano Dio con l’uso di arpe e cembali, la musica strumentale dovrebbe far parte dei nostri culti, li renderà più interessanti. –Lettera 132, 1898. (Evangelism, pp. 500-501)
Musica Strumentale alla Conferenza Generale del 1905. – Sono felice di constatare la presenza qui di strumenti musicali. Dio desidera che li usiamo. Egli vuole che noi Lo adoriamo con il cuore, l’anima e la voce, per esaltare il Suo nome davanti al mondo. —Review and Herald, 15 Giugno 1905. (Evangelism, p. 503)