D11-04. Copia di una Lettera Scritta dal Pastore W. C. White

(Scritta dal Sanitarium, California, il 25 luglio 1911, ai Membri del Comitato delle Pubblicazioni.)

“Cari fratelli, nella lettera di accompagnamento scritta ai nostri Agenti del State Missionary Agents, io fatto alcune dichiarazioni sui cambiamenti che appaiono nella nuova edizione de The Great Controversy.

Un esame di questi cambiamenti potrebbe indurre qualcuno a chiedere: “La sorella White ha l’autorità e il diritto di operare cambiamenti sul testo di un suo libro già pubblicato? Può fare delle aggiunte? Può omettere qualcosa o può cambiare espressioni, descrizioni o la formulazione di un pensiero?”

La semplice presentazione di alcuni fatti relativi alla redazione dei suoi libri e all’espansione e lo sviluppo della storia del conflitto tra Cristo e Satana, possono costituire una buona risposta a questa domanda.

E’ una cosa generalmente risaputa che nei suoi discorsi rivolti al pubblico, la sorella White usa grande libertà e saggezza nella scelta delle illustrazioni, per rendere chiare o incisive le sue presentazioni delle verità rivelatele in visione. Inoltre sceglie dei fatti e degli argomenti che sono adatti all’uditorio al quale sta parlando. Ciò è necessario affinché le sue presentazioni assicurino i migliori risultati.

Lei ha sempre creduto che era sua responsabilità usare la stessa saggezza e gli stessi princìpi nella scelta del materiale necessario alla redazione dei suoi libri.

Quando mia madre stava scrivendo Great Controversy, Volume IV, tra il 1882 e il 1884, ricevette istruzioni sulla preparazione del piano generale del libro. Le fu rivelato che doveva presentare  uno schema generale del conflitto tra Cristo e Satana così come si manifestò nei primi secoli dell’era cristiana e nel contesto della grande Riforma del sedicesimo secolo, in modo tale da preparare il lettore a capire chiaramente la controversia che si sta realizzando ai nostri giorni.

Mentre mia madre stava scrivendo questo libro, molte delle scene le furono presentate numerose volte in visioni notturne. La visione relativa alla liberazione del popolo di Dio, che si trova nel capitolo XL, fu ripetuta tre volte; inoltre, in due occasioni, una volta a casa sua a Healdsburg e una volta al Sanitarium St. Helena, membri della sua famiglia, che dormivano in camere non distanti, furono svegliati da un suo grido, chiaro e musicale: “Arrivano! Arrivano!” (Vedasi pag. 636.)

Alcune volte credemmo che il manoscritto del libro fosse pronto per la stampa, ma poi mia madre ricevette per la seconda volta una visione di una certa importanza relativa al conflitto; allora mia madre si rimise a scrivere, per arricchire il testo e chiarire alcuni punti. Per tale motivo la pubblicazione del libro fu ritardata ed esso divenne più voluminoso.

Mia madre considera questo nuovo libro una espansione del materiale che all’inizio fu pubblicato con il titolo Spiritual Gifts, Volume I (1858), e che ora si trova in Early Writings, alle pagine 210-295.

Nonostante le istruzioni divine relative al piano generale del libro, che era destinato a pubblico in generale, mia madre credette che la sua opera fosse destinata soprattutto alla popolazione avventista statunitense. Tempo dopo, in vista di una distribuzione più ampia, tolse alcune porzioni che erano presenti nell’edizione precedente. Esempi di tali cambiamenti possono essere trovati nel capitolo intitolato “The Snares of Satan,” pagine 518-530. Tracciamo la storia di questo capitolo.

Nel libro Spiritual Gifts, Volume I, pubblicato nel 1858 e che ora costituisce la seconda parte di Early Writings, ci sono 42 articles. Il numero 32, intitolato “Covetousness,” contiene quattro paragrafi, e occupa tre pagine del libro Early Writings, che tratta i seguenti argomenti:

1. Satana ordina ai suoi angeli di raggirare il popolo avventista.

2. Chiese addormentate  they can hold.

3. Gli odiati osservatori del sabato strappano via chi è sotto il controllo di Satana.

4. Fà che i possessori di terreni e di soldi si ubriachino con i loro beni.

5. Indurre ad amare e idolatrare il mondo.

6. Keep all the means possible within our [Satan’s] ranks.

7. Disturbare le loro riunioni e creare confusione.

8. Distruggere l’amore gli uni per gli altri.

9. Scoraggiare e demoralizzare i loro ministri.

10. Creare in loro una disposizione a lamentarsi e indurli a non essere generosi.

11. Satana induce tutti a indugiare nei loro peccati besetting.

12. Egli esulta per la follia di coloro che si fanno da lui intrappolare.

13. L’esperienza di Giuda è un esempio.

14. Cristo è disonorato da  mean acts dei cristiani.

15. Dio è dispiaciuto a causa dell’egoismo.

16. Ogni opportunità dovrebbe essere colta per fare del bene gli uni agli altri.

 

In questo articolo, dieci dei sedici punti appena menzionati sono presentati nel primo paragrafo composto di 37 righe.

Nella edizione del 1884 de The Great Controversy, Volume IV, questo stesso argomento, o parti di esso, è presentato sotto il titolo “Snares of Satan,” e riempie quattordici pagine.

I primi due punti sono presentati nel primo paragrafo, composto di dieci righe. Il terzo soggetto, che riguarda gli osservatori del sabato che strappano via chi è dominato da Satana e il suo odio per loro, si espande e occupa cinque paragrafi.

I punti numero 4,5 e 6 prendono tre paragrafi e occupano una pagina.

Il punto 7, sugli sforzi di Satana per disturbare gli incontri del popolo di Dio, riempie quattro paragrafi e richiede quasi due pagine.

Il punto 8 occupa quasi una pagina.

I nuovi soggetti hanno a che fare soprattutto con le false dottrine che Satana cerca di introdurre in seno al popolo di Dio. Questi argomenti occupano otto pagine e si trovano alla fine del capitolo.

La maniera in cui questo capitolo è stato elaborato, nel quale mia madre espande alcuni temi presentati brevemente in libri precedenti, illustra il modo in cui lei gestisce altri argomenti che gli sono stati rivelati mediante visioni.

Nelle sue prime visioni le vite dei patriarchi, la missione e gli insegnamenti di Cristo e degli apostoli, e il conflitto che è iniziato all’ascensione del Cristo e che dura fino ai nostri giorni, le furono presentate in modo schematico e furono messe per iscritto in brevi articoli che appaiono nel libro in Early Writings.

Durante gli anni successivi un altro gruppo di argomenti le fu rivelato più volte in visioni, e ogni volta tali rivelazioni arricchivano alcuni argomenti con ulteriori dettagli chiarificatori.

Di conseguenza, mia madre ha scritto e pubblicato materiale sulle diverse fasi della controversia svariate volte, e ogni volta ha fatto delle aggiunte.

Il materiale pubblicato riguardante la caduta di Satana, la caduta dell’uomo e il piano della salvezza in Early Writings occupava otto pagine. Gli stessi temi, pubblicati in Patriarchs and Prophets occuparono trenta pagine di formato più grande.

Ciò che fu pubblicato nel 1858 sulla vita di Cristo in Early Writings, richiese 40 pagine. Lo stesso materiale occupò nel 1878 oltre 600 pagine in Spirit of Prophecy, volumi II e III. Oggi, tra il libro The Desire of the Ages e Christ’s Object Lessons, ci sono volute oltre mille pagine.

 

Nel libro The Great Controversy, volume IV, pubblicato nel 1885, nel capitolo “Snares of Satan,” sono presenti tre pagine che non appaiono nelle edizioni successive, che furono preparate per essere vendute dai nostri colportori. E’ un capitolo che risulta molto interessante per gli osservatori del Sabato, considerato che esso espone gli sforzi di Satana di indurre noti predicatori e membri di chiesa ad onorare la domenica e a perseguitare gli osservatori del sabato.

Questo testo non fu omesso perché era meno valido nel 1888 rispetto al 1885, ma perché mia madre pensò che era saggio non comunicare queste cose al pubblico, nella edizione che sarebbe stata venduta negli anni successivi.

In riferimento a questo punto e ad altri brani che sono stati omessi nelle edizioni successive mia madre diceva spesso: “Queste affermazioni sono vere e sono utili al nostro popolo; ma per il pubblico in generale, per il quale questo libro è destinato, non sono adatte. Cristo disse ai suoi discepoli: “I have many things to say unto you, but ye cannot bear them now”. Inoltre Cristo ha insegnato ai Suoi discepoli di essere “prudenti come serpenti e semplici come colombe”. Pertanto, considerato che sarà più facile vincere più anime a Cristo con il libro senza questo brano, che lo si ometta.”

Riguardo ai cambiamenti delle espressioni usate, mia madre diceva spesso: “Le grandi verità devono essere esposte con semplicità; ma deve essere fatto tutto il possibile per esprimerle con un linguaggio che conquisti, e non che offenda.”

Riguardo ai brani che potrebbero suscitare spiacevoli e amare controversie (NDT o reazioni), da parte dei cattolici o di altri, mia madre ha detto: “Tutto ciò che è stato detto nel The Great Controversy riguardo alle pretese del papa e del papato è vero. Molta della documentazione storica a sostegno di questi argomenti è stata volutamente distrutta; tuttavia, affinché i cattolici e altri credenti traggano dei benefici da questo libro, e per evitare di suscitare reazioni, sarà meglio che tutte le affermazioni relative agli assunti del papa e le pretese del papato siano formulate con moderazione e perché siano facilmente e chiaramente sostenute  da documenti storici che sono alla portata dei nostri pastori e studenti.”

In armonia con quanto affermato sopra, mia madre ha approvato appieno i seguenti cambiamenti:

Pagina 50. Vecchia edizione: “Oltre a ciò, il papa ha avuto l’arroganza di appropriarsi  i titoli della Divinità. Si fa chiamare `Signore Dio il Papa,’ pretende di essere infallibile e richiede che tutti gli uomini gli facciano omaggio. Pertanto, le stesse pretese mosse da Satana nel deserto della tentazione sono imposte da lui attraverso la chiesa di Roma, e la grande maggioranza delle persone sono pronte a rendergli omaggio.”

Nuova edizione: “Oltre a ciò, al papa sono stati destinati i titoli della Divinità. E’ stato chiamato `Signore Dio il Papa,’ed è stato dichiarato infallibile. Egli pretende che tutti gli uomini gli rendano omaggio. Le stesse cose che Satana ha preteso nel deserto della tentazione,

le pretende ancora mediante la chiesa di Roma e la grande maggioranza delle persone sono pronte a rendergli omaggio.”

(Alla fine di questo paragrafo nella nuova edizione, all’altezza delle parole  “Signore Dio il Papa,” il lettore trova una nota che rimanda ad una nota in appendice, dove viene spiegato che dove può trovare queste identiche parole, in latino,  in un testo autorizzato dalla legge canonica romana.)

Pagina 234. (in riferimento ai Gesuiti) vecchia edizione: “Avendo tagliato ogni legame terreno e  ogni interesse umano, ecc.”

Nuova edizione: “Avendo tagliato legami terreni e interessi umani, ecc.”

Pagina 235. Vecchia edizione: “Ma dietro questa facciata impeccabile, si celavano dei progetti criminali e di morte (NDT o assassini).”

Nuova edizione: Ma dietro questa facciata impeccabile, spesso si celavano dei progetti criminali e di morte.”

Pagina 567. Vecchia edizione: “La pretesa della Chiesa di avere il diritto di perdonare, induce il cattolico romano a sentirsi libero di peccare, ecc.”

Nuova edizione: “La pretesa della Chiesa di avere il diritto di perdonare, fa credere al cattolico che è libero di peccare, ecc.”

Pagina 266. Vecchia edizione: “I 1260 anni di supremazia papale iniziarono con l’apparizione del papato nel 538 d.C. e si conclusero pertanto nel 1798.”

Nuova edizione: “I 1260 anni di supremazia papale iniziarono nel 538 d.C. e si conclusero pertanto nel 1798.”

Pagina 439. Vecchia edizione: “Questo periodo, come affermato nei capitoli precedenti, iniziò con la establishment del papato nel 538 d.C., e terminò nel 1798. In quell’anno, quando il papato fu abolito e il papa fu fatto prigioniero dall’esercito francese, la Potenza papale subì una ferita mortale e la predizione si realizzò: `He that leadeth into captivity shall go into captivity.'”

Nuova edizione: “Questo periodo, come affermato nei capitoli precedenti, iniziò con la supremazia del papato, nel 538 d.C. e terminò nel 1798. In quell’anno, quando il papà fu fatto prigioniero dall’esercito francese, il papato subì una ferita mortale e la predizione si realizzò:`He that leadeth into captivity shall go into captivity.'”

Pagina 579. Vecchia edizione: “L’inflizione della ferita mortale si riferisce all’abolizione del papato nel 1798.”

Nuova edizione: “L’inflizione della ferita mortale si riferisce alla caduta del papato nel 1798.”

Pagine 580, 581. Vecchia edizione: “I Protestanti non si rendono conto di ciò che fanno quando pensano di accettare l’aiuto di Roma per esaltare la Domenica. Mentre loro (NDT i prot) sono intenti a realizzare i loro piani, Roma mira a ripristinare il suo potere e a riconquistare la perduta supremazia. La storia conferma la capacità e la persistenza di Roma nell’insinuarsi negli affari delle nazioni; una volta che è penetrata, realizza i suoi piani e può arrivare a distruggere popoli e principi. La chiesa romana difende apertamente che il papa ‘può emettere sentenze e giudizi che sono in contraddizione con i diritti delle nazioni, le leggi di Dio e degli uomini’.  E si ricordi che Roma si vanta di non cambiare mai. I princìpi di Gregorio VII e di Innocenzo III sono ancora gli stessi princìpi che governano la chiesa di Roma. Se avesse l’autorità, essa li praticherebbe con tutto il vigore manifestato nel passato. Una volta che il principio si afferma negli Stati Uniti, che la chiesa sia in grado di controllare il potere dello stato, e che osservanze religiose siano imposte da leggi dello stato, allora il trionfo di Roma su questa nazione è assicurato.”

Nuova edizione: La storia conferma la capacità e la persistenza di Roma nell’insinuarsi negli affari delle nazioni; una volta che è penetrata, realizza i suoi piani e può arrivare a distruggere popoli e principi. Nell’anno 1204 il papa Innocenzo III strappò da Pietro II, re di Aragona questo straordinario giuramento: “Io, Pietro, re di Aragona, prometto di essere sempre fedele e obbediente al mio Signore, Papa Innocenzo, ai suoi successori cattolici e alla chiesa Romana; prometto che il mio regno lo ubbidisca, che difenderò la fede cattolica e che perseguiterò gli eretici”. Questo episodio è in armonia con la pretesa del pontefice romano secondo il quale ‘per lui è legittimo deporre gli imperatori’ e che ‘egli può assolvere dei sudditi dalla loro fedeltà a governanti ingiusti.’

“E si ricordi che Roma si vanta di non cambiare mai. I princìpi di Gregorio VII e di Innocenzo III sono ancora gli stessi princìpi che governano la chiesa di Roma.  Se avesse l’autorità, essa li praticherebbe con tutto il vigore manifestato nel passato. I Protestanti non si rendono conto di ciò che fanno quando pensano di accettare l’aiuto di Roma per esaltare la Domenica. Mentre loro (NDT i prot.) sono intenti a realizzare i loro piani, Roma mira a ripristinare il suo potere e a riconquistare la perduta supremazia.

La storia conferma la capacità e la persistenza di Roma nell’insinuarsi negli affari delle nazioni; una volta che è penetrata, realizza i suoi piani e può arrivare a distruggere popoli e principi. La chiesa romana difende apertamente che il papa ‘può emettere sentenze e giudizi che sono in contraddizione con i diritti delle nazioni, con le leggi di Dio e degli uomini. Una volta che il principio si afferma negli Stati Uniti, che la chiesa sia in grado di controllare il potere dello stato, e che osservanze religiose siano imposte da leggi dello stato, allora il trionfo di Roma su questa nazione è assicurato.”—Lettera di/ a  W. C. White, 25 Luglio 1911.