(Una dichiarazione esposta da W. C. White al concilio della Conferenza Generale il 30 Ottobre 1911)
Rivolgendosi ai presenti, il pastore W. C. White disse:
“E’ con gioia che vi presento una dichiarazione relativa l’ultima versione in inglese de The Great Controversy.
“Circa due anni fa ci fu detto che the electrotype plates per/di questo libro, usate alla Pacific Press, alla Review and Herald e alla International Tract Society (Londra), erano così logore che il libro doveva be reset and new plates made. Questo lavoro è stato fatto alla Pacific Press. Sono state prodotte quattro sets of plates, uno per ognuno dei nostri offices in Washington, Mountain View, Nashville e Watford.
“Ecco cosa scrissi il 24 Luglio 1911 in una lettera spedita ai direttori delle nostre case editrici: [Copia della lettera fu spedita a “Our General Missionary Agents.”]
“Dopo aver consultato pastori, colportori e altri amici del libro, abbiamo creduto che fosse la cosa migliore, impostare il testo in modo tale che la nuova edizione corrispondesse il più possibile alla vecchia. E sebbene non abbiamo potuto utilizzare gli stessi caratteri, le pagine corrispondono. Ogni capitolo nella nuova edizione inizia e finisce alle stesse pagine della vecchia edizione.
“Il cambiamento più visibile nella nuova edizione riguarda il miglioramento delle illustrazioni. L’intestazione di ognuno dei 42 capitoli, ma anche la prefazione, l’introduzione e l’indice sono stati arricchiti con una bella immagine; alcune illustrazioni sono state sostituite con una decina di nuove immagini, le dimensioni di una pagina.
“Le 13 appendici della vecchia edizione, che occupavano 13 pagine, sono state sostituite da 31 note che ora occupano 12 pagine. Queste sono quasi tutte reference notes, fornite per aiutare il lettore che desidera approfondire lo studio, a trovare prove storiche a sostegno delle affermazioni presenti nel libro.
“`Le Note Biografiche sono state eliminate e l’indice è passato da 12 a 22 pagine, per facilitare notevolmente la ricerca di specifici brani.
“Il contenuto del libro è stato arricchito con l’introduzione di riferimenti storici. Nella edizione precedente erano presenti oltre 700 riferimenti biblici, ma erano molto pochi i riferimenti storici relativi alle autorità citate o alle quali si faceva riferimento. Nella nuova edizione il lettore troverà oltre 400 riferimenti che rimandano a 88 autori e fonti bibliografiche.
“Presentammo a mia madre le richieste di alcuni dei nostri colportori, i quali chiedevano che nella nuova edizione non fossero presenti solo le referenze bibliche ma anche delle note che si riferiscono agli eventi storici citati. Lei ci chiese di fare delle ricerche e di aggiungere questi riferimenti storici. Ci chiese inoltre di verificare le citazioni e di correggere le eventuali imprecisioni; mia madre precisò che qualora le citazioni provenissero da traduzioni diverse, dovevamo scegliere le citazioni la cui traduzione risultasse più esatta e fedele.
“La ricerca dei testi citati dagli storici à stata impegnativa e la verifica di tali citazioni ha indotto a fare alcuni cambiamenti nel testo del libro. Questo lavoro è più evidente con le citazioni tratte dal libro History of the Reformation, di J. Merle D’Aubigne. Abbiamo scoperto che ne esistevano almeno sei diverse traduzioni in inglese, inglese americano e britannico, che esprimevano gli stessi pensieri, ma con diverse parole; nella vecchia edizione de The Great Controversy tre di queste traduzioni furono usate , tenuto conto della chiarezza e la bellezza del linguaggio. Ma in seguito abbiamo saputo che solo una di queste numerose traduzioni era stata approvata dall’autore; è quella utilizzata dalla American Tract Society nelle edizioni successive.
Pertanto, le citazioni tratte dal libro di D’Aubigne in questa nuova edizione de The Great Controversy sono state tratte da questa traduzione approvata.
“`In svariate occasioni sono state utilizzate nuove citazioni di storici, predicatori e scrittori contemporanei per sostituire le vecchie citazioni sia perché le nuove sono più incisive o perché non siamo riusciti a rintracciare le vecchie. Ogni volta che abbiamo cambiato qualcosa, mia madre ha valutato le sostituzioni che avevamo proposto e ha approvato i cambiamenti.
“Potrà essere notato che cambiamenti di questo genere sono stati fatti alle pagine 273, 277, 306-308, 334, 335, 387, 547, 580, e 581.
“Ci sono ancora alcune decine di citazioni nel libro per le quali non siamo stati in grado di rintracciarne l’autore. Fortunatamente esse hanno a che fare con argomenti che non dovrebbero essere oggetto di dispute e contenziosi.
“Per quanto riguarda l’ortografia, la punteggiatura e le parole in maiuscolo, dei cambiamenti sono stati fatti per uniformare questo libro allo stile degli agli altri volumi della serie.
“In otto o dieci posti i riferimenti cronologici sono stati aggiornati a causa del periodo di tempo che à trascorso rispetto alla prima edizione.
“Alcune espressioni sono state cambiate con lo scopo di evitare il rischio di offendere qualcuno. Per esempio la parola “Romish” è stata cambiata in “Romano” o “Romano Cattolico.” In due posti l’espressione “divinità di Cristo” (NDT ingl. Divinity) è stata cambiata in “deità (NDT inglese deity) di Cristo.” E le parole “tolleranza religiosa” sono state sostituite con “libertà religiosa.”
“Le dichiarazioni fatte alle pagine 285-287 riguardo alle azioni dell’Assemblea e i suoi blasfemi decreti contro la religione e la Bibbia sono stati riformulate per far capire che l’Assemblea abolì e successivamente ristabilì non solo la Bibbia ma anche Dio ed il Suo culto.
“Nella nuova edizione, il sorgere del papato nel 538 e il suo crollo del 1798 sono descritte con le parole “supremazia” e “caduta” al posto di “inizio” and “abolizione,” presenti nella vecchia edizione.
“In ognuno di questi punti sono state utilizzate espressioni più accurate, le quali sono state approvate dall’autore del libro.
“Alle pagine 50, 563, 564, 580, 581 e in alcune altre pagine erano presenti delle affermazioni sul papato che sono state aspramente criticate dai Cattolici Romani e che sono difficilmente documentabili, ma nella nuova edizione le parole sono state cambiate e le affermazioni dell’autrice sono più facilmente documentabili.
“Riguardo a questi brani e altri simili che hanno suscitato aspre reazioni e controversie, mia madre ha spesso detto: “Ciò che ho scritto sull’arroganza e le presunzioni del papato, è vero. Molte delle prove storiche relative a certe questioni sono state distrutte intenzionalmente; tuttavia, affinché anche i cattolici e altri possano beneficiare del libro, e per evitare inutili controverse, è meglio usare espressioni più pacate per descrivere le pretese del papa e del papato, usando parole che siano facilmente capite e sostenute da prove storiche che sono a disposizione di pastori e studenti.”
“Se avete sentito di voci secondo le quali alcune parti della nuova edizione sono state cambiate contro la volontà di mia madre, o senza che lei ne fosse a conoscenza, vi posso assicurare che tali voci sono false e non meritano alcuna considerazione.'”
Brani tratti dalla vecchia e la nuova versione sono stati letti e confrontati per illustrare (NDT:?) the statement read from the speaker’s letter del 24 Luglio. Poi il fratello White disse:
“Da quando è stata stampata la nuova edizione, a mia madre piace moltissimo rileggere il libro. Quando vado a casa sua, ogni mattina, ne parla e mi dice che le piace rileggerlo e che è lieta di vedere che il lavoro che abbiamo svolto per perfezionare questa edizione sia stato realizzato quando lei era ancora in vita, e di essere stata in grado di dirigere ciò che è stato fatto.
“Mia madre non ha mai detto di essere un’autorità sulla storia. Le cose che lei ha scritto sono descrizioni di immagini-flash e di altre rappresentazioni che le sono state date sulle gesta di certi uomini e di visioni relative alla storia passata, presente e futura. Nel mettere per iscritto queste visioni lei ha utilizzato chiare e affidabili affermazioni storiche per aiutare il lettore a capire facilmente le cose che lei ha cercato di presentare. Quando ero un ragazzino ascoltavo mentre mia madre leggeva a mio padre il libro di D’Aubigne, History of the Reformation. Lei gli lesse grandi porzioni, tratte dai cinque libri che componevano l’opera. Mia madre ha letto anche altre storie della Riforma. Queste letture l’hanno aiutata a situare e descrivere molti degli eventi che le sono stati presentati mediante delle visioni. Questa esperienza è simile a quella che lei ha, quando lo studio della Bibbia la aiuta a localizzare e descrivere le numerose rappresentazioni figurative che lei riceve, sugli sviluppi della grande presente controversia tra la verità e l’errore.
“Mia madre non ha mai sostenuto l’ispirazione verbale (NDT o letterale) (vedasi Introduzione del The Great Controversy, pp. 11 e 12), e non mi risulta che mio padre o i fratelli Bates, Andrews, Smith o Waggoner l’abbiano mai sostenuta. Se mia madre avesse scritto dietro ispirazione verbale, perché dovrebbe fare un lavoro di aggiunta e di adattamento? E’ una realtà che mia madre spesso riprende in mano uno dei suoi manoscritti e lo rilegge attentamente per fare delle aggiunte o per sviluppare ulteriormente un pensiero.”
“La prima edizione di questo libro fu pubblicata in California nel 1884. Quando il terzo volume de Spirit of Prophecy fu pubblicato, del materiale fu escluso. Parte di questo materiale fu pubblicato sotto forma di opuscolo e fu distribuito; poco dopo ci si aspettò che mia madre avrebbe/avesse immediatamente aggiunto materiale a tale opuscolo, per preparare il quarto volume della serie. Prima che mio padre morisse, egli fece la promozione del libro Spirit of Prophecy, volume IV.
“Quando mia madre finì di preparare il quarto volume, lei e chi collaborava con lei in vista della sua pubblicazione, pensarono che in questo modo si potesse realizzare il progetto di mio padre. Tenemmo anche conto del fatto che tale libro fu scritto per gli avventisti che vivevano negli Stati Uniti. Pertanto, non senza difficoltà, il materiale fu compresso per portare il volume alla stessa dimensione degli altri libri della serie.
“Più tardi, quando si decise che il libro poteva essere venduto a tutti, gli editori took the plates e stamparono una edizione su fogli più grandi. Furono inserite delle illustrazioni e un esperimento fu fatto vendendo il libro in abbonamento a $1.50.
“Nel 1885 mia madre ed io fummo mandati in Europa e in quell’occasione nacque la proposta di tradurre il libro in tedesco, francese, danese e svedese. Riflettendo su questa proposta, mia madre decise di aggiungere del materiale.
“I contatti di mia madre con persone europee le fecero ritornare alla mente decine di eventi che gli furono presentati in visione durante gli anni trascorsi negli Stati Uniti, certe visioni si sono ripetute due o tre volte, altre scene anche più frequentemente. L’aver visitato molti luoghi storici e l’aver incontrato tante persone, risvegliarono in lei molti ricordi relativi a questi eventi e decise pertanto di aggiungere molto materiale al libro. Questo fu fatto e i manoscritti furono preparati per la traduzione.
“Una volta rientrati in America, fu pubblicata una edizione alquanto più voluminosa. In questa edizione non è presente del materiale che era contenuto nella prima edizione in inglese. La ragione per cui fu fatto questo cambiamento è che la nuova edizione era destinata ad essere diffusa a livello mondiale.
“Durante il suo ministerio mia madre ha rivelato una capacità di attingere dai tesori della verità materiale che sia adatto ai bisogni della congregazione alla quale si rivolge; ha sempre pensato che nel selezionare materiale da essere pubblicato nei suoi libri la scelta dovesse essere fatta con grande attenzione, tenendo conto dei bisogni di coloro che un giorno avrebbero letto il libro.
“Pertanto quando la nuova edizione de The Great Controversy fu pubblicata nel 1888, furono escluse circa venti pagine – quattro o cinque tutte insieme — che risultavano utili per gli avventisti residenti in America, ma che non erano appropriate per lettori di altri parti del mondo.
“Molte delle ricerche relative a citazioni storiche usate per le edizione sia americana che europea de The Great Controversy sono state realizzate a Basel, dove avevamo accesso alla grande biblioteca del pastore Andrews, e dove i traduttori avevano accesso alle biblioteche universitarie.
“Quando si trattò di ricercare riferimenti storici, non fummo in grado di trovare le citazioni a sostegno. In alcuni casi furono trovate altre citazioni, che affermavano la stessa cosa, provenienti da altre fonti storiche. Trovammo tali citazioni in libri che erano disponibili in molte biblioteche pubbliche. Quando spiegavamo a mia madre che non potevamo trovare una specifica citazione, le mostravamo un’altra citazione, che diceva la stessa cosa; e lei diceva: `Usate la citazione per la quale avete la referenza di modo che se il lettore desidera risalire alla fonte, potrà farlo.’ Pertanto, alcune informazioni storiche sono state sostituite.
“Ora, in riferimento ad affermazioni secondo le quali delle persone a Washington, o membri del comitato della Conferenza Generale, abbiano fatto questo o quello, cose giuste o sbagliate in relazione a questo libro, è importante che siano fatte delle dichiarazioni chiarificatrici.
“I nostri fratelli di Washington e di Mountain View hanno fatto solo ciò che è stato loro richiesto. Come affermato in precedenza, ci siamo consultati con i responsabili del Dipartimento delle Pubblicazioni, con i colportori dello Sato (ingl. State canvassing agents) e con i membri dei comitati delle pubblicazioni non solo a Washington, ma anche in California. Chiesi loro di identificare i brani che potevano essere oggetto di una revisione, in vista della preparazione della nuova edizione del libro.
“Quando alcuni espressero delle perplessità su alcune informazioni di carattere storico, chiedemmo loro di fornirci dichiarazioni scritte che ci potessero aiutare nella nostra ricerca. E fecero proprio questo, niente di più. Tutte le decisioni relative a cosa dovesse essere cambiato e cosa dovesse essere pubblicato o no parola per parola seguendo il testo della prima edizione, venivano prese nell’ufficio di mia madre, da persone impiegate da lei e che lavoravano sotto la sua direzione. Pertanto è fuori luogo accusare il comitato della Conferenza Generale o gli uomini colti (ingl. literary men) a Washington, o il libro (NDT? against the book), di aver fatto qualcosa in connessione con questa opera.
“Siamo molto grati ai nostri fratelli di Washington e a molti altri, per aver cercato con pazienza e fedeltà quei passi che potevano essere oggetto di critica da parte dei cattolici o altre persone. Siamo profondamente grati anche per l’assistenza dei nostri fratelli in Inghilterra e nel Continente (NDT?), e anche ai fratelli in Boston, New York e Chicago, per averci aiutato cercando e verificando nelle grandi biblioteche quelle citazioni alle quali era difficile risalire. Hanno svolto questo lavoro dietro nostra richiesta assistendoci in qualcosa che pensavamo dovesse essere fatto. I risultati di tali ricerche sono visibili nelle note a piè di pagina e nell’appendice.
“L’appendice nel vecchio libro, come ricorderete, era di natura in parte esplicativa e in parte apologetica; ma abbiamo reputato che tali note non fossero più necessarie. Le 31 note nella nuova edizione sono essenzialmente dei riferimenti relative ad affermazioni storiche che mostrano la correttezza delle affermazioni contenute nel libro. Abbiamo creduto che
i lettori attenti avrebbero apprezzato queste referenze che rimandano a dichiarazioni di storici ben conosciuti.” — W. C. White, 24 Luglio 1911.