La pubblicazione dell’edizione “revisonata” del 1911 sollevò di nuovo dei quesiti sulla relazione tra le opera storiche lette da Ellen White e ciò che lei scriveva su temi di carattere storico. In una lettera scritta nel 1912, W. C. White fa riferimento alle fonti delle informazioni che la sor. White presenta nel The Great Controversy:
Per quanto riguarda gli scritti di mia madre, ho una profonda convinzione che essi siano la trascrizione di ciò che Dio le ha rivelato in visione. — W. C. White lettera to W. W. Eastman, 4 Novembre 1912.
Alcuni anni più tardi, rispondendo ad alcune domande, in una lettera indirizzata a L. E. Froom, egli offrì queste spiegazioni:
Il quadro d’insieme delle verità contenute nei suoi scritti fu le fu presentato chiaramente in visione. In varie occasioni, le furono date informazioni dettagliate. Riguardo alcuni aspetti della rivelazione, come ad esempio punti relativi alla cronologia profetica, le celebrazioni nel santuario e i cambiamenti che ebbero luogo nel 1844, tali questioni le furono presentate molte volte e anche in modo dettagliato. Ciò le permise di parlare con molta chiarezza e positivamente (ingl. positively) sui pilastri portanti della nostra fede.
Su alcune questione di carattere storico presenti in Patriarchs and Prophets, in Acts of the Apostles e in Great Controversy, gli schemi generali le furono rivelati in modo chiaro; quando giunse il momento di scrivere su questi argomenti, per aggiungere dettagli cronologici e geografici e al fine di perfezionare la sua opera, Ellen White dovette affidarsi alla Bibbia e a opere storiche. — Lettera di W. C. White a L E. Froom, 13 Dicembre 1934.
Secondo questa dichiarazione è chiaro che Ellen White in visione osservò lo scorrere della storia, sia passata che futura e le fu chiesto di “to trace this history.” E questo è ciò che fece.