D5-I-A-04. La Benedizione della Santificazione

Ora, io insegno che questa benedizione è la benedizione della santificazione che essi hanno ricevuto, che Dio accordò loro. E quando ricerchiamo Dio, se siamo peccatori, fino al momento in cui siamo convertiti, se poi ci convertiamo, allora innalziamo la preghiera per ricevere il potere della santificazione che ci permette di vivere delle vite pure, sane. Non è l’opera di un istante: non “ una volta santificati, sempre santificati”, questo non è vero. Ma dovremmo così fermamente e ardentemente innalzare la nostra richiesta da riceverne la benedizione. Ha lo stesso effetto fisiologico su di noi: oh, noi vogliamo semplicemente lodare Gesù e lui ci rende amabili e dolci e gentili.  Ma noi notiamo che i discepoli non erano ancora pronti per uscire ricchi di quella benedizione necessaria al compimento dell’opera del Maestro. Egli disse loro di attendere finchè non fossero rivestiti di potenza dall’alto.  Noi allora innalzammo la nostra richiesta e tenemmo duro per fede, e contro ciò che ci incoraggiava in questa direzione deponeva il capitolo intitolato “The Shaking Time” in  Early Writings .  Ripeto, noi ci aggrappammo saldamente per fede, finché grosse gocce di sudore imperlarono la nostra fronte. Convinti che quella stessa forza che era stata dei discepoli era per noi oggi, fummo incoraggiati a resistere.

Quando la benedizione promessa scese su noi, come risposta alle nostre richiese a Dio, facemmo la stessa esperienza che è registrata in Atti 2 a proposito degli apostoli.  Quando la potenza promessa scese su noi, parlammo in altre lingue nel modo che lo Spirito ci dava di esprimerci.

A Toledo, quando rendevamo la nostra testimonianza per la strada, un uomo che era un Polacco di religione cattolica si trovava per la strada nel mentre che la Signora Mackin parlava.  E quando lo Spirito di Dio venne su lei  e lui parlò per suo mezzo in un’altra lingua che lei non poteva comprendere, questo signore polacco esclamò: “Io so quello che la signora sta dicendo. Lei parla nella mia lingua di una calamità che tra breve dovrà colpire questa città.”