Se la famiglia coinvolta accettò l’accaduto come una manifestazione della potenza dello Spirito di Dio, non c’era ancora la disponibilità a credere che era la potenza divina che si era a volte manifestata su Ellen, privandola delle sue naturali energie e riempiendole l’anima della pace e dell’amore di Gesù. La consideravano come una che illudeva se stessa sotto l’influenza di una sovreccitazione emotiva. Questo lasciò Ellen in una grande perplessità, pur ricercando vigorosamente il Signore . Ella riferisce che alcuni giorni dopo:
“ Mentre eravamo inginocchiati davanti al Signore, il mio cuore fu sollevato in preghiera e ricolmo di una pace che solo Cristo può dare. La mia anima gioì nell’amore del Salvatore e la forza fisica mi abbandonò. Con la fiducia di un fanciullo potei appena dire: ‘Il cielo è la mia dimora e Cristo il mio Redentore.”
“Un membro della famiglia prima ricordata che si opponeva al riconoscimento delle manifestazioni della potenza di Dio su di me, in questa occasione affermò la sua convinzione che mi trovassi in uno stato di eccitazione alla quale egli riteneva fosse mio dovere resistere, mentre io, al contrario, lo incoraggiavo come un segno del favore divino. I suoi dubbi e la sua opposizione non ebbero alcun effetto su di me quella volta, perché mi sentivo in totale comunione col Signore e al di sopra di ogni influenza esterna. Ma, egli aveva appena finito di parlare che un uomo forte, Cristiano umile e devoto, fu gettato a terra davanti ai suoi occhi dalla potenza divina e la stanza fu ricolma di Spirito Santo.
Ripresami, fui molto felice di dare la mia testimonianza per Gesù e di raccontare del suo amore per me…
Il fratello che mi si era opposto allora si alzò e, in lacrime, confesso che i suoi sentimenti verso di me erano stati del tutto sbagliati. Mi chiese umilmente perdono e disse: ‘ Sorella Elena, non la ostacolerò mai più nel suo cammino. Dio mi ha mostrato la freddezza e l’ostinazione del mio cuore, che però ha infranto con la prova della sua potenza. Io sono stato davvero in errore… Il mio cuore è convinto di aver lottao contro lo Spirito Santo.’” Ibid. pp.45-47.
Quando, nel 1860, presentò la storia della sua vita in Spiritual Gifts, volume 2, ritornò al 1843, scrivendo quanto segue.
“ Lo spirito del Signore spesso riposava su di me in modo abbondante. Il mio fragile corpo non poteva sopportare il peso della gloria che la mia mente percepiva e della quale si appagava e la mia forza fisica non di rado mi abbandonava.” p. 29.