D06-01. Lo studio della Bibbia contrapposto alle asperienze estatiche

Gli avventisti del settimo giorno e le esperienze estatiche – 2

 

LO STUDIO DELLA BIBBIA CONTRAPPOSTO ALLE ESPERIENZE ESTATICHE

  • Visione sulla dipendenza dalle esperienze estatiche
  • Esortazione a uno rinnovato studio della Bibbia
  • Satana è all’opera in molti modi

La seconda delle quattro esperienze di glossolalia, appartenenti alla storia dell’avventismo delle origini, delle quali abbiamo parlato nell’articolo della scorsa settimana, verteva sullo sviluppo della dottrina. Il racconto completo del modo in cui il Signore guidò il suo popolo nell’ambito dottrinale merita uno studio dettagliato. Procedendo nel nostro esame, dobbiamo ricordare che il Signore conduce il suo popolo che ama la verità a un ritmo che esso può seguire in cui non risulti indebolita la fiducia in ciò che nella sua esperienza appare più importante. Egli non guiderà mai il suo popolo in modo da diminuire l’importanza dello studio della Bibbia.

Trai primi avventisti, Joseph Bates fu l’apostolo della verità del sabato. Nell’agosto del 1846, egli pubblicò un opuscolo di 48 pagine sul riconoscimento del diritto vincolante di osservare il sabato.

Attraverso uno studio attento delle inconfutabili prove scritturali presentate in quel pamphlet, James ed Ellen White accettarono tale verità, unendosi a un gruppo di circa 50 avventisti osservatori del sabato. Iniziarono l’osservanza di quel giorno dal venerdì sera, ma fu solo dopo sei o sette mesi che una visione data a Ellen White confermò la verità del sabato e le presentò con forza la sua grande importanza. (vedi Early Writings, pp. 32-35)

Tuttavia, benché le prove scritturali indichino con chiarezza che il sabato inizia il venerdì sera, questo principio non era chiaro per i nostri pionieri. Il vecchio capitano di mare, Joseph Bates, che era consapevole dei problemi di orario nelle diverse zone del mondo, concluse che per osservare il sabato ci si dovesse attenere all’“ora equatoriale”. Pertanto sostenne che il sabato dovesse iniziare alle 18.00 del venerdì e terminare alle 18.00 del sabato (questo era in evidente contrasto con il modo normale di contare l’inizio e la fine del giorno alla mezzanotte). Sussistendo alcune divergenze di opinione trai credenti su quando dovesse cominciare il sabato, l’orario delle 18.00 ebbe la meglio.

Nel 1848, alcuni avventisti sabatisti residenti nel Maine, leggendo in Matteo 28:1 le parole “alla fine del sabato, verso l’alba del primo giorno della settimana”, trassero la conclusione che il sabato iniziasse e terminasse all’alba. Infine, Ellen White ebbe una visione nella quale sentì l’angelo ripetere: “Dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato” (Levitico 23:32). Questo contribuì a risolvere la questione, indicando che era un errore fissare l’alba come inizio del sabato.

Più o meno nello stesso periodo, in un incontro avvenuto nel Connecticut, durante il quale gli avventisti discutevano proprio il problema dell’inizio del sabato, si verificò una nuova esperienza di glossolalia. James White scrisse quanto segue:

“C’è stata una certa divisione sull’ora di inizio del sabato. Alcuni lo iniziavano al calar del sole, ma la maggior parte alle sei del pomeriggio. Così una settimana fa, di sabato, presentammo il problema a Dio in preghiera. Lo Spirito Santo discese e il fratello Chamberlain fu rivestito della sua potenza e pronunciò alcune parole ad alta voce in una lingua sconosciuta. Ne seguì questa interpretazione: ‘Dammi del gesso, dammi del gesso’. Bene, pensai, se nella casa non ce n’è alcuno allora avrò ragione di dubitare. Ma in un attimo un fratello portò un pezzo di gesso. Allora il fratello Chamberlain lo prese e, con la potenza dello Spirito, disegnò una figura sul pavimento che rappresentava le parole di Gesù: ‘Non ci sono dodici ore in un giorno?’. Il disegno rappresentava il giorno, ovvero l’ultima metà del giorno. La luce del giorno si è già dileguata per metà quando il sole è a sud o a metà strada da ciascun orizzonte, alle 12 in punto. Procedete ora in un senso e nell’altro per la durata di sei ore e otterrete le dodici ore del giorno. In ogni periodo dell’anno il giorno finisce alle sei pomeridiane. Satana vorrebbe allontanarci da questo orario, ma rimaniamo fermi a quel che Dio ha rivelato a noi e al fratello Bates”. (Lettera di James White a “My Dear Brother”, 2 luglio 1848, scritta da Berlin, Connecticut).

Questa esperienza fu convincente  tra i credenti che continuarono a osservare l’inizio del sabato alle 18.00. Fu in questo ambito che Dio fornì al suo popolo una guida di vasta portata.

Visione sulla dipendenza dalle esperienze estatiche

Nel mese di dicembre del 1850, durante un congresso a Paris, nel Maine, dove tutti i presenti avvertirono il bisogno profondo della discesa dello Spirito di Dio, Ellen White ricevette una visione:

“L’ultima sera eravamo tutti uniti nella preghiera ed esprimevamo la richiesta che lo Spirito del Signore cadesse su di noi. Il Signore prestò ascolto alle nostre sentite implorazioni. Fui rapita in visione e vidi tutta la grandezza e la santità di Dio. L’angelo disse: ‘Cammina attentamente davanti a lui, perché egli è innalzato, risiede nell’alto dei cieli e il corteo della sua gloria riempie il tempio’. Vidi che ogni cosa in cielo era in perfetto ordine…[La parte tolta qui non è in relazione con questo argomento]

“L’angelo disse: ‘Guardate e imparate a conoscere quanto è perfetto e bello l’ordine celeste: prendete esempio da esso…’. Vidi che gli esercizi spirituali correvano il rischio di essere contraffatti, perché erano in gran parte influenzati dalle opinioni e conoscenze di quanti li praticavano, quindi non potevano essere accolti con piena fiducia. Ma se qualcuno dovesse trovarsi nella condizione dell’apostolo Paolo che non sapeva più se era dentro o fuori dal suo corpo, senza più alcun contatto con quanto lo circondava, e in quella circostanza Dio dovesse mettersi in comunicazione con lui per mezzo dei suoi angeli, allora non ci sarebbe nessun pericolo di sbagliarsi.

Vidi che dovremmo lottare in ogni tempo per liberarci da qualunque tipo di insana e inutile eccitazione. Vidi che correvamo il grande pericolo di abbandonare la Parola di Dio per appoggiarci e confidare invece sugli esercizi. Vidi che Dio, per mezzo del suo Spirito, si era manifestato sul vostro gruppo durante alcuni esercizi e riflessioni, ma vidi che in seguito nel tempo ci sarebbero stati dei pericoli…

Vidi che il messaggio ora doveva concentrarsi sulla verità. La Parola di Dio doveva essere seguita con scrupolo e innalzata per il beneficio del popolo di Dio. Sarebbe stato molto bello se il popolo di Dio fosse stato condotto in un luogo angusto, per contemplare le dinamiche di Dio attraverso gli esercizi delle visioni”. (Manoscritto 11, 1850)

Il paragrafo seguente pone nuovamente l’accento sull’effetto funesto della dipendenza da esperienze o esercizi estatici, specialmente se intese come strumento per la ricerca della sana dottrina:

“Vidi, durante il nostro incontro, che alcuni esponevano l’idea che l’opera di Dio consistesse nell’elargire esercizi spirituali e quanti vi si opponevano dovevano essere esclusi dalle riunioni. Allora le persone oneste e coscienziose iniziarono a tremare. ‘Temo di essere espulso’, pensavano. Così essi allontanavano le loro menti da Gesù e le concentravano su se stessi e sugli altri. In conclusione, le riunioni li lasciavano in condizioni peggiori di come erano prima. Vidi che dobbiamo cercare di sollevare le nostre menti al di sopra del nostro io in modo che dimorino in Dio, il sommo e l’eccelso”. (Ibid.)

Il significato di questa visione, data alla signora White il 24 dicembre 1850, non può essere sopravvalutato. Si tratta in effetti di un documento chiave. I credenti pregavano per l’effusione dello Spirito Santo, nella speranza di poter assistere a dimostrazioni concretamente osservabili. Le testimonianze di quel periodo mostrano che ci fu un’accelerazione delle esperienze estatiche.

Venendo al dunque, a Ellen White fu mostrato che nelle esperienze estatiche (altrimenti dette “esercizi”) si nascondeva il grave pericolo dell’inganno, poiché i preconcetti individuali “influenzavano comunque in parte gli esercizi stessi”. Di conseguenza non era possibile prestare automaticamente fede a tali esperienze. Esisteva però un mezzo di comunicazione sul quale ci si poteva basare fermamente e questo era costituito dalle visioni che Dio aveva dato ai profeti. In queste “non ci sarebbe stato alcun pericolo, né alcun errore”.

Le furono ancora mostrati i possibili effetti negativi di un’“inutile” eccitazione e il serio pericolo di allontanarsi dalla Parola di Dio “per confidare negli esercizi spirituali”. Le fu mostrato che esistevano sì delle esperienze genuine in quelli che erano considerati esercizi carismatici, ma che comunque essi potevano serbare dei pericoli in futuro.

In questa visione venne magnificata la Parola di Dio. Quando il popolo di Dio si fosse trovato in condizioni difficili, Dio lo avrebbe guidato e istruito per mezzo delle visioni.

Esortazione a uno rinnovato studio della Bibbia

L’inquietudine mostrata da alcuni membri sull’orario d’inizio del sabato e il reiterato insegnamento rivolto loro attraverso il dono profetico, che li indirizzava alla Bibbia, probabilmente portò James White*, nel 1855, a insistere perché J. N. Andrews, giovane pastore residente a Paris, nel Maine, investigasse attentamente le Scritture per ritrovare nella Parola di Dio gli elementi relativi al momento d’inizio del sabato. Durante l’estate, dopo svariate settimane di accurata ricerca nelle Scritture,  egli dimostrò per mezzo di nove testi dell’Antico Testamento e di due del Nuovo che il sabato iniziava all’ora del tramonto.

Le sue conclusioni furono lette al congresso di Battle Creek del novembre 1855, e dall’evidenza scritturale presentata, i presenti si presero la responsabilità di spostare dalle 18.00 all’ora del tramonto l’orario d’inizio del sabato. Tuttavia, la decisione non fu del tutto unanime. Joseph Bates, membro più anziano del gruppo dei pionieri e apostolo della verità del sabato, si dissociò non volendo rinunciare alle sue consolidate opinioni. Ellen White, da parte sua, pensò che, dato che avevano osservato il sabato in questo modo per dieci anni, perché avrebbero dovuto cambiare ora? Ne scaturì allora una frattura.

Tuttavia, alla fine del congresso a Ellen White fu mostrato in visione che il sabato iniziava al tramonto. Illuminante è la sua conversazione con l’angelo durante la visione:

“Vidi che le cose stanno proprio così: ‘Dalla sera all’altra sera celebrerete il vostro sabato’. L’angelo disse: ‘Prendi la Parola di Dio, leggila, comprendila e non potrai sbagliare. Leggila con attenzione e vi troverai che cosa è e quando avviene’. Chiesi all’angelo se Dio disapprovasse il fatto che il suo popolo aveva iniziato a osservare il sabato in un modo diverso. Fui guidata a ritroso fino all’origine del sabato e seguii il cammino del popolo di Dio fino a oggi, ma non vidi che il Signore fosse dispiaciuto né che avesse espresso disapprovazione. Indagai sul perché le cose fosse andate in modo tale che dovessimo cambiare l’orario di inizio del sabato così tardi. L’angelo rispose: ‘Lo comprenderete, ma non ancora, non ancora’. E aggiunse: ‘Se la luce viene e quella stessa luce è messa in disparte e rifiutata, allora si manifesta la condanna e la disapprovazione di Dio; ma prima che la luce si mostri, non c’è peccato, perché non c’è alcuna luce da poter rigettare’. Vidi che, secondo la convinzione di alcuni, il Signore aveva mostrato che il sabato cominciava alle 18.00 in punto, mentre io avevo semplicemente visto che cominciava a ‘sera’, e molti avevano dedotto che la sera significasse le 18.00, appunto. Vidi che i servitori di Dio devono avvicinarsi gli uni agli altri ed essere più uniti”. (Testimonies, vol.1, p.116).

Due punti sono di primaria importanza. Primo: i credenti devono riferirsi alla Parola di Dio per essere guidati in ambito dottrinale. Secondo: essi dovevano raggiungere l’unità. Negli anni seguenti James White si servì di questa esperienza per illustrare il ruolo del dono delle profezia nella chiesa: esso non doveva sopravanzare lo studio della Bibbia, ma svolgeva la sua funzione nel proteggere la chiesa e nel consolidare la verità. La Bibbia doveva sempre essere ritenuta sovrana e la sua autorità non doveva mai essere subordinata ai sentimenti o a esperienze di tipo estatico.

Non esiste alcuna testimonianza in cui Ellen White sostenga esplicitamente o dia il suo beneplacito a queste esperienze estatiche espresse in lingue ignote, benché lei stessa ne fosse stata testimone in tre o quattro casi. Era probabilmente rimasta in silenzio mentre osservava con interesse gli sviluppi  della storia del fratello Ralph. Anche quando costui parlò in lingue non ne fu convinta. Le fu in seguito mostrato che il pensiero e i sentimenti di una persona esercitano un influsso considerevole in tali situazioni.

Nel descrivere gli eventi che portarono alla sua presa di posizione in favore dei fondamenti biblici relativamente al problema dell’inizio del sabato, abbiamo fatto un salto di cinque anni in avanti rispetto alla visione del 1850 che avvertiva dei pericoli di fare eccessivo affidamento sulle manifestazioni di tipo estatico. Seguirono altre visioni che rivelavano come uno spirito diverso dallo Spirito Santo poteva influenzare i sentimenti individuali. In una visione del 1851, tratteggiò l’esperienza di alcune persone che, in modo inconsapevole, erano sotto l’influsso di uno “spirito profano”. Ella dice che “tale spirito influiva con forza sui sentimenti e molti di questi sentimenti erano ritenuti come sacri, come se fossero stati promossi dallo Spirito Santo”. (Lettera 2, 1851)

* James White, nella Review del 4 dicembre 1855, affermò: “Non siamo mai stati del tutto soddisfatti della testimonianza presentata in favore dell’orario delle 18.00… Il soggetto ci aveva tormentato, ma non avevamo mai trovato il tempo di fare su di esso una ricerca approfondita”.

Satana è all’opera in molti modi

Vidi che Satana era all’opera in vari modi tramite i suoi intermediari. Agiva per mezzo di ministri di culto che avevano respinto la verità ed erano destinati a cocenti delusioni per il fatto di credere in una menzogna che poteva condannarli. Mentre predicavano o pregavano, alcuni potevano cadere prostrati e inermi, non per la potenza dello Spirito Santo, ma per quella di Satana, infusa sui suoi agenti e, tramite loro, sulla gente”. (Early Writings, 1849, pp. 43, 44).

Negli anni successivi, Ellen White mise in guardia sulle esperienze estatiche ingannevoli:

“Ogni volta e ovunque il Signore opera dando una benedizione autentica, non tarda a manifestarsi una contraffazione, allo scopo di annullare l’azione di Dio. bisogna quindi essere estremamente prudenti e camminare umilmente dinanzi a Dio, affinché il collirio divino ci permetta di distinguere le opere dello Spirito di Dio dalle manifestazioni di uno spirito che genera disordine e fanatismo. ‘Li riconoscerete dai loro frutti’ (Matteo 7:20). Coloro che veramente contemplano Cristo saranno trasformati a sua immagine, proprio per opera dello Spirito del Signore. Essi cresceranno fino a raggiungere la completa statura di uomini e donne in Cristo Gesù. Lo Spirito Santo di Dio ispirerà amore e purezza; apparirà una notevole distinzione nel loro caratteri”. (Selected Messages, vol. 1, p. 142).

D06-02. Esperienze e ammonimenti nel passato

All’approssimarsi della fine della storia mondiale, e guardando con impazienza al prossimo ritorno di Gesù, constatiamo l’interesse crescente, in mezzo al popolo di Dio, per il ruolo dello Spirito Santo. Parlando di una prima e di un’ultima pioggia , gli scrittori biblici ci hanno resi certi che lo Spirito Santo sarà attivamente coinvolto negli eventi conclusivi della storia ( Osea 6:3; Zaccaria 10:1; Giacomo 5:7). Gli Avventisti del settimo giorno pensano che le profezie relative alla prima e all’ultima pioggia si applichino alla storia della Chiesa Cristiana e all’esperienza del popolo di Dio. Storicamente,  le profezie che parlano della prima pioggia  ebbero compimento nella potenza divina accordata il giorno della Pentecoste, in seguito alla quale la Chiesa primitiva diede il primo impulso alla sua missione mondiale; ma una dimostrazione più grande della potenza dello Spirito Santo, l’ultima pioggia, accompagnerà il completamento del mandato evangelico.  Il simbolismo che descrive la concessione dell’ultima pioggia viene invece identificato nell’opera dell’angelo che aveva grande potestà di Apocalisse 18:1.

Le profezie che trattano della prima  e dell’ultima pioggia si sono compiute anche nella vita individuale.  Così come la prima pioggia cade sui semi appena piantati nel Medio Oriente producendo il germoglio e rendendo effettiva la crescita della pianta, lo Spirito Santo guida il peccatore che si pente all’esperienza della nuova nascita e a una relazione sempre più piena con Gesù. Come l’ultima pioggia prepara il grano per la mietitura, così il dispiegamento finale della potenza dello Spirito, proprio prima del ritorno di Gesù, porterà a compimento l’opera della redenzione nei cuori in trepidante attesa del popolo di Dio, e  li metterà in condizione di essere pronti per la traslazione.

Molti Avventisti del settimo giorno si sono chiesti: – Le esperienze di tipo estatico e il libero dispiegamento delle emozioni costituiscono una prova del battesimo dello Spirito Santo? E, inoltre, accompagneranno l’effusione dell’ultima pioggia?  Le primitive dimostrazioni di tal genere all’interno del movimento millerita, includenti svenimenti, grida, lodi rese a Dio a voce alta, continuarono ben dopo il 1844 nell’esperienza di quanti diedero vita alla Chiesa Avventista del Settimo giorno, e si affiancarono ad almeno quattro esperienze documentate del parlare in lingue.  Ora, l’assenza di tale tipo di esperienze indica che la chiesa è divenuta fredda e formale, priva della potenza dello Spirito, e, quindi, dovremmo oggi far sì che le vive esperienze dei primi anni rinascano con la discesa della potenza dell’ultima pioggia sulla chiesa?

Un documento eccellente si trova all’ Ellen G. White Estate: esso ripercorre e valuta le esperienze occorse trai primi credenti nel messaggio Avventista del Settimo giorno.  Questo documento, “Charismatic Experiences in Early Seventh-day Adventist History,” consiste in una serie di 12 articoli preparati per la “Review and Herald” nel 1972 e nel 1973 da Arthur L. White, a quel tempo Segretario dell’Ellen G. White Estate. I dettagli storici riportati da Arthur White non hanno bisogno di essere qui ripetuti. Un riassunto di questa serie sarà tuttavia utile per comprendere il consiglio dato da Ellen White alla chiesa che pregusta la caduta dell’ultima pioggia. Il lettore interessato a queste originarie esperienze carismatiche è incoraggiato a studiare autonomamente questo documento.

Esperienze religiose di tipo estatico sono riferite nei primi scritti sia di James che di Ellen White, insieme con dei resoconti di glossolalia avvenuti nel 1847,1848,1849, e 1851 ( “Tongues in Early SDA History”, Review and Herald , 15 marzo, 1973).  Arthur White riassumeva il suo studio sulla glossolalia,  relativo ai primi tempi della storia avventista, in questo modo: “ Non c’è alcuna documentazione di un sostegno esplicito, o di personale approvazione, dati da Ellen White a queste esperienze estatiche con lingue sconosciute, benché essa sia stata testimone oculare di tre su quattro fra queste… Le fu in seguito mostrato che il pensiero e i sentimenti di una persona  esercitano una vasta influenza su tali esperienze” ( “Bible Study Versus Ecstatic Experiences,”  Review and Herald,  22 marzo 1973).

Arthur White notava anche: “ E’ interessante osservare che Ellen White, dopo le moltissime visioni ricevute nel corso degli anni, e dopo le moltissime esperienze compiute , si sentì incapace di dichiarare in modo inequivocabile che in connessione con l’effusione dello Spirito di Dio si sarebbe verificata  un’esperienza di tipo estatico, come parlare in lingue sconosciute.  Infatti, in nessuna circostanza ella collegò le prove dell’effusione dello Spirito – in alcuni casi definito come il battesimo dello Spirito – con le esperienze estatiche” ( “The Gift of Tongues at Portland, Maine,”Review and Herald,  5 aprile, 1973).

A proposito del coinvolgimento fanatico, comprendente anche il parlare in lingue, che accompagnò un gruppo di persone che avevano fissato il tempo del ritorno di Gesù nel 1854, Ellen White scrisse: “Alcune di queste persone presentano delle manifestazioni che chiamano doni, affermando che è il Signore che li ha posti nella chiesa. Essi producono un borbottio che chiamano “lingua sconosciuta”, che è ignota non solo all’uomo, ma anche al Signore e a tutto l’universo celeste.  Tali doni sono fabbricati da uomini e donne con il sostegno del grande ingannatore.  Il fanatismo, la falsa eccitazione , l’espressione ingannevole in lingue, e esercizi rumorosi sono stati considerati doni che Dio ha posto nella chiesa…. Ma l’influsso di tali incontri non è benefico .  Dopo che lo slancio felice del sentimento si è espresso, essi sprofondano in una condizione peggiore che prima delle riunioni, perché la loro felicità non proviene dalla giusta sorgente” ( Testimonies for the Church, vol.1, p.412).

In un tempo sufficientemente remoto come il 1850 , fu mostrato ad Ellen White l’ordine esistente in cielo e tra gli angeli di Dio.  Di conseguenza ella fu avvertita a proposito degli “esercizi” e le fu detto che essi erano “a forte rischio di contraffazione…quindi non si poteva porre un’implicita fiducia in tali esercizi.” Poi essa aggiunse: “ Vidi che in tutti i tempi noi dovremmo lottare per liberarci da un’eccitazione insana e non necessaria.  Vidi che esisteva un grande pericolo di abbandonare la parola di Dio per appoggiarci e porre la nostra fiducia sugli esercizi. Vidi che Dio, per mezzo del suo Spirito, si è avvicinato al vostro gruppo in alcuni dei loro esercizi e sollecitazioni; ma vidi anche un pericolo davanti a loro” (MS 11,1850, vedi  Manuscript Releases,  vol. 5 ,pp. 226,227).

Qual era il pericolo che il profeta vide spargere la sua ombra sul sentiero del popolo di Dio ? E’ possibile che ella si rendesse conto che Satana avrebbe introdotto delle esperienze estatiche nei nostri servizi di adorazione, con lo scopo di sviare il popolo dalla Parola di Dio e dalla sua funzione di giudice dell’esperienza religiosa connessa con quegli esercizi emozionali che vorrebbero costituire il criterio di un’esperienza spirituale genuina? Una cosa è chiara, via via che la comprensione di Ellen White si approfondiva,  e Dio le rivelava i metodi di Satana per assumere il controllo delle chiese cristiane  nei tempi conclusivi del gran conflitto: le sue parole che esortavano alla cautela divennero  sempre più chiare e forti, nel tentativo di far allontanare la chiesa dalle esperienze estatiche ed emozionali.

D06-03. Ammonimenti relativi ad esperienze presenti e future

Gli Avventisti del settimo giorno hanno saputo per decenni che, proprio prima dell’effusione della ultima pioggia promessa, Satana avrebbe compiuto una mossa tattica in un tentativo di attutire l’impatto della potenza dello Spirito sul mondo cristiano.  Ellen White predisse quanto segue: “Prima del giudizio finale di Dio sulla terra, in mezzo al popolo di Dio, ci sarà un risveglio della originaria religiosità tale che non  è più stato testimoniato dai tempi apostolici. Lo Spirito e la potenza di Dio saranno riversati sui suoi figli. Allora , molti si separeranno da quelle chiese dove l’amore di questo mondo ha soppiantato l’amore di Dio e della sua Parola. Molti, sia pastori che laici, accetteranno con gioia quelle grandi verità che Dio ha fatto sì che fossero proclamate in questo tempo per preparare un popolo alla seconda venuta del Signore. Il nemico delle anime desidera ostacolare quest’opera e, prima che il tempo di questo movimento venga, egli cercherà di prevenirlo introducendo una contraffazione.  In quelle chiese che può assoggettare al suo potere ingannatore farà apparire come se fosse loro accordata una benedizione speciale di Dio.  Ci sarà la manifestazione di un presunto grande interesse religioso e le moltitudini esulteranno per la meravigliosa opera di Dio in loro favore, mentre in verità si tratta dell’opera di un altro spirito. Sotto il manto di una veste religiosa, Satana cercherà di estendere la sua influenza sul mondo cristiano.” ( The Great Controversy,p.464).

Nel movimento carismatico, gli Avventisti del settimo giorno hanno riconosciuto almeno un compimento parziale di questa profezia.  Gli esercizi emozionali compresi nei servizi di culto carismatici sono visti come operazioni dello Spirito Santo e considerati prova della presenza e della benedizione divine.  I Cristiani che restano intrappolati in queste esperienze estatiche accolgono i sentimenti di felicità e gli stati di eccitazione emotiva , originati negli incontri carismatici, come il criterio della verità spirituale.  Se gli insegnamenti della Bibbia non sono direttamente associati con l’esperienza carismatica e con gli insegnamenti dei responsabili di tali servizi, in quanto tali vengono messi in questione come rappresentativi della verità e così vengono rigettati completamente da molti.

Ciò solleva dunque una domanda che deve essere affrontata dagli Avventisti del settimo giorno  oggi: – E’ possibile che questa stessa cosa avvenga nella nostra chiesa ? In base alla nostra storia passata, Ellen White non solo crede che sia possibile, ma afferma in modo deciso che Satana introdurrà  una contraffazione dell’esperienza dell’ultima pioggia, nel tentativo o di impedire che avvenga, o di produrre un fallimento nella capacità di riconoscerla e riceverla quando verrà. Il seguente consiglio impedirà al popolo di Dio di accettare un’esperienza carismatica al posto della genuina esperienza che si produrrà con l’ultima pioggia.

Entusiasmo salutare

I  nostri servizi di culto non devono essere freddi e privi di vita.  Ellen White dice che esiste quello che può essere chiamato un sano entusiasmo, ma che cos’è effettivamente? “ Solo lo Spirito Santo di Dio può creare un sano entusiasmo : permettiamo a Dio di operare e lasciamo che l’agente umano cammini con leggerezza dinanzi a lui, vigile, nell’attesa e nella preghiera, con lo sguardo sempre rivolto a Gesù, guidato e controllato dall’azione preziosa dello Spirito, che è vita e luce” ( Selected Messages, vol.2, pp.16,17). Un sano entusiasmo consiste in una gioia santa che deriva dalla contemplazione delle opere di Dio e si esprime nella lode e nell’adorazione  di un uomo che cammina silenzioso e riverente alla presenza del grande Creatore e Redentore.

L’esperienza spirituale  deve essere fondata sulla Parola

Dobbiamo aver cura che la nostra esperienza spirituale sia fondata sulla Parola di Dio piuttosto che su esperienze estatiche. A coloro che ricercano un eccitamento emotivo per mezzo di un ‘”esperienza spirituale” sono indirizzati vigorosi avvertimenti. La Parola di Dio deve essere il fondamento solido sul quale costruire la nostra esperienza e qualsiasi altro fondamento si rivelerà in definitiva una costruzione sulla sabbia.  Fate attenzione all’enfasi posta sulla Parola come base delle nostre vite spirituali.

“ Il Signore desidera che i suoi servitori oggi predichino la vecchia dottrina del vangelo: il dolore per il peccato, il pentimento e la confessione personale. Noi vogliamo dei sermoni di vecchio stampo, dei costumi di vecchio stampo, delle madri e dei padri alla vecchia maniera in Israele.  Il peccatore deve essere afflitto, in modo perseverante, sincero, saggio, finché non si renda conto di essere un trasgressore della legge di Dio e, quindi, sia condotto a esercitare il pentimento verso Dio, e la fede nel Signor Gesù Cristo” (  Selected Messages, vol.2, p.19).

“E’ per mezzo della Parola di Dio – non le sensazioni, né l’eccitamento – che vogliamo spingere il popolo ad ubbidire alla verità. Sul fondamento della Parola di Dio noi possiamo rimanere in piedi sicuri”  Selected Messages, vol.3, p.375).

“ Essi [ i cristiani di nome ] si illudono di essere in armonia con la volontà di Dio perché sentono di essere felici; ma quando vengono messi alla prova, quando la Parola di Dio viene posta come unità di misura della loro esperienza , chiudono le loro orecchie all’ascolto della verità e dicono, ‘Io sono santificato’. Così, con questo mettono fine alla controversia. Essi allora non avranno nulla a che fare con l’investigazione delle Scritture alla ricerca della verità, che li porterà infine a provare il loro pericoloso disinganno. La santificazione vuol dire molto più che un volo del sentimento.

L’eccitazione non è santificazione.  Può dirsi santificazione solo la completa conformità  al volere del nostro Padre che è nel cielo e la volontà divina si esprime nella sua legge santa. L’osservanza di tutti i comandamenti divini costituisce quindi la santificazione. Dimostrarsi figli obbedienti della Parola di Dio è santificazione. La Parola di Dio deve essere  la nostra guida, non le opinioni né le idee degli uomini” ( Selected Messages, vol.3, p. 204).

Lo Spirito Santo non è presente nella confusione e nel rumore

La dichiarazione seguente non è solo utile per il suo carattere di avvertimento, ma è istruttiva per quanto possiamo attenderci che accada proprio prima della conclusione dell’opera del giudizio: “Quanto avete descritto come avvenuto in Indiana, il Signore mi ha mostrato che si ripresenterà esattamente prima della conclusione del giudizio.  Ogni azione grossolana sarà resa manifesta. Ci saranno grida, accompagnate da suono di tamburi, musica e danze. Il discernimento degli esseri razionali diverrà così confuso che non si potrà riporre in loro la fiducia che  prendano le decisioni giuste. E questa è definita opera che si compie per impulso dello Spirito Santo!

Ma lo Spirito Santo mai si rivela in tali metodi, in un’atmosfera di confusione e di rumore. Si tratta di un’invenzione satanica per dissimulare i suoi metodi ingegnosi volti a neutralizzare l’effetto della pura, sincera, esaltante, nobilitante, santificante verità per il tempo presente” (Selected Messages,vol.2, p.36)

Ellen White si stava riferendo agli errori fanatici compiuti dal movimento detto della “carne santa”, il quale s’insinuò trai ranghi degli Avventisti dell’Indiana, nei primi anni del XX secolo. I servizi di culto erano caratterizzati da ogni tipo di dimostrazioni emozionali accompagnate da musica fragorosa, vibrante prodotta da ogni genere di strumento.  Tali dimostrazioni pubbliche furono chiamate opera dello Spirito Santo.

A più riprese la chiese ricevette parole di avvertimento contro il fanatismo che si manifestava nelle dimostrazioni emozionali durante il culto.  Per esempio, nel 1909 Ellen White scrisse quanto segue: “La vera religione non richiede grandi manifestazioni corporee… Queste non sono proprio una prova della presenza dello Spirito di Dio” ( 2 Selected Messages, p.26). Nel 1908, dopo aver ripercorso la primitiva esperienza dei credenti avventisti, disse : “ Durante quei giorni di prova alcuni dei nostri fedeli più preziosi incorsero nel fanatismo. Dissi inoltre che, prima della fine, avremmo visto delle strane manifestazioni compiute da coloro che professarono di essere guidati dallo Spirito Santo. Ci sono delle persone che attribuiranno grande importanza a queste manifestazioni eccentriche, le quali non sono da Dio, ma sono volte calcolatamente ad allontanare le menti  di molti dall’insegnamento della Parola” ( Selected Messages, vol. 2, p. 41).

E ancora: “Non potrebbe essere arrecato un danno più grande alla parola di Dio che  permettere che uno spirito di fanatismo si diffonda nelle nostre chiese, accompagnato da strane operazioni, erroneamente interpretate come azioni dello Spirito divino” ( 2 Selected Messages, p. 42).

“Si presenteranno pericolose ondate di fanatismo, ma Dio libererà quel popolo che ricercherà sinceramente il Signore e si consacrerà al suo servizio” (  Selected Messages,vol.2, p.47).

 

La musica può tendere una trappola

Come nel caso del movimento della carne santa , la musica sarà usata nuovamente da Satana nel tentativo di introdurre il popolo di Dio in esperienze che attutiranno l’impatto della vere operazioni dello Spirito.  “ Ciò che è stato nel passato, sarà in futuro.  Satana farà della musica una trappola per il modo in cui essa viene eseguita” ( Selected Messages, vol.2, p. 389.

Un aumento dei decibel non indica la presenza dello Spirito, né conduce alla vera adorazione. Ellen White pronunciò delle parole dure per una persona che pensava che l’alto volume fosse sinonimo di santo: “ Una stranezza oppure una stravaganza raffinata attrae l’attenzione delle persone  e distrugge la seria, solenne impressione  che dovrebbe risultare dall’ascolto della musica sacra. Qualsiasi cosa strana ed eccentrica  nel canto distoglie dalla serietà e dalla sacralità del culto.

“ Le manifestazioni corporali giovano a poco. Qualsiasi cosa sia connessa col culto religioso dovrebbe avere un carattere dignitoso, solenne ed emozionante. Dio non ha piacere quando i  ministri  che dichiarano di essere suoi rappresentanti tradiscono a tal punto la rappresentazione di Cristo da coinvolgere il corpo in atteggiamenti da commedia, da compiere gesti non dignitosi, rozzi e dozzinali.  Tutto ciò diverte, e magari solleciterà la  curiosità di quanti  vogliono vedere cose strane, bizzarre, eccitanti, ma queste cose non eleveranno le menti e i cuori di quelli che ne sono testimoni.

La stessa cosa può dirsi del canto nel quale voi assumete atteggiamenti privi di dignità. Voi vi mettete tutta la potenza e il volume di voce che possedete; voi soffocate le melodie più belle e i toni di voci che sono più musicali della vostra . Questo esercizio fisico e la voce sgradevole, forte non producono alcuna melodia per coloro che ascoltano sulla terra e nel cielo.  Questo modo di cantare è imperfetto e non è accettabile a Dio come lo sono dei motivi musicali perfetti, delicati e dolci.  Tra gli angeli del cielo non ci sono esibizioni come quelle che a volte ho visto nelle nostre riunioni; note aspre e varie gesticolazioni non sono esibite nel coro celeste.  Il loro canto non irrita l’orecchio, ma è soave e melodioso e si produce senza quello sforzo che ho visto personalmente.  Non è forzato, non è eccessivo , non richiede un esercizio di fisicità” (  Selected Messages,  vol.3, p.333).

La presenza dello Spirito s’identifica con la serenità

Come possiamo sapere quando lo Spirito di Dio  è presente tra noi e benedice i nostri servizi di culto? Ellen White dice: 2 Non diamo spazio a degli esercizi strani, che veramente sviano la mente dai moventi profondi dello Spirito Santo.  L’opera di Dio è sempre caratterizzata dalla calma e dalla dignità” (  Selected Messages, vol.2, p.42).

“ Dobbiamo presentarci alle persone  con la solida Parola di Dio; e quando la riceviamo allora lo Spirito Santo può venire , ma sempre viene, come ho affermato prima, in una maniera che si raccomanda al giudizio della gente. Nel nostro modo di parlare, di cantare, e in tutti i nostri esercizi spirituali, dobbiamo rivelare quella calma e quella dignità , unità al timor di Dio, che motiva ogni vero figlio di Dio.” (  Selected Messages, vol. 2, p.43).

Nel comportamento di Dio verso il suo popolo tutto è calmo; con quelli che confidano in lui, tutto è calmo e naturale”   Selected Messages,  vol.2, p. 97).

La comprensione che Ellen White ha dell’opera dello Spirito in mezzo al popolo di Dio,quando si riunisce in assemblea,può riassumersi nel modo migliore con la seguente affermazione: “ Gli incontri più proficui per  un progresso spirituale  sono quelli caratterizzati dalla solennità e da una profonda ricerca interiore: ciascuno cerca di conoscere se stesso, e sinceramente, e con profonda umiltà, cerca di imparare da Cristo” (  Testimony for the Church , vol.1,p.412).

 

George E. Rice

Ellen G. White Estate

Settembre 1990.