Tra il 1840 e il 1842, Ellen partecipa insieme ad altri membri della sua famiglia all’evento evangelistico avventista di Portland.
In seguito accetta le dottrine presentate da William Miller e dai suoi collaboratori. Pertanto attende con fiducia l’imminente ritorno di Cristo. Ellen è una missionaria onesta e sincera. Ella cerca di testimoniare ai suoi amici di gioventù e da il suo contributo per ciò che riguarda la diffusione del messaggio avventista.
Ellen non si lascia scoraggiare dalla Grande Delusione del 22 ottobre 1844, data fissata per il secondo ritorno di Gesù. Insieme ad altri, Ellen continua a studiare la Bibbia e a pregare sinceramente, per ricevere nuova luce che li conducesse fuori da un momento di sconcerto. Mentre molti vacillano o abbandonano addirittura il movimento avventista, Ellen Harmon decide, assieme ad altre quattro donne, di organizzare degli incontri famigliari di preghiera, nella casa di un fedele nella parte sud di Portland. Durante tale riunione, il cielo pare avvicinarsi a tale gruppo di preghiera. Pertanto, la potenza di Dio dimora su Ellen ed essa vede attraverso una visione il popolo dell’avvento incamminarsi verso la città di Dio (Early Writings, pp. 13-20). Questa ragazza di 17 anni decide di raccontare con atteggiamento timido e con voce tremante tale visione al gruppo avventista di Portland. Quest’ultimo accetta tale visione come luce divina. Dopo una serie di altre visioni, Ellen decide di viaggiare con amici e parenti di città in città, per rivelare le stesse visioni a gruppi di avventisti confusi e scoraggiati. Non erano tempi facili per gli avventisti delusi. Essi dovevano affrontare non solo lo scherno del mondo intero, ma anche le divisioni, i fanatismi e ogni sorta di conflitto all’interno della stessa chiesa. Dio interviene rivelando a Ellen Harmon i pericoli derivanti da certe correnti fanatiche nella chiesa. Pertanto ella viene chiamata a far luce su tali errori e a correggere il percorso. Ellen si rende conto della difficoltà derivante da tale compito.