Verso la fine degli anni ‘20 fu creata l’Associazione Pastorale e L. E. Froom, il segretario aggiunto, iniziò a porre alcune domande a W. C. White, come emerge dalle lettere con le quali White gli rispose. Alcune di esse sono state pubblicate come appendice nel libro Selected Messages, libro 3. Grazie a uomini che iniziarono a studiare, materiale che era praticamente sconosciuto iniziò ad emergere. Al Pacific Union College il dottore Mary McReynolds introdusse un eccellente corso sullo Spirito di Profezia, ma dovettero passare altri anni prima che altre università offrissero un corso simile.
Durante gli anni ’30 il pastore A. G. Daniells, presidente del Comitato Direttivo del White Estate, fu trasferito sulla costa occidentale per presiedere i comitati del College of Medical Evangelists e della Pacific Press. Questo permise al comitato del White Estate di organizzare incontri mensili, con un quorum di tre. Daniells, il presidente, ebbe una nuova visione dell’opera. Le varie parti iniziarono ad intendersi meglio. Al segretario aggiunto, Arthur White, fu chiesto dal redattore di Ministry di preparare degli articoli su Ellen White, la sua opera e il lavoro del White Estate. Gli articoli che apparvero su Ministry furono poi ripubblicati sotto forma di libro, il cui titolo è Ellen G. White, Messenger to the Remnant. Un’attenta lettura di questi articoli, nei quali fu presentato il concetto di ispirazione concettuale, portò ad una migliore comprensione del concetto di ispirazione.
Nel 1936 fu chiesto a W. C. White di presentare una serie di lezioni agli insegnanti e agli studenti della Advanced Bible School, scuola che poi sarebbe diventata il nostro Seminario, presso il Pacific Union College. Egli trattò molti argomenti relativi all’opera di Ellen White, con lo scopo di infondere una sana comprensione dell’ispirazione. Il pastore F. M. Wilcox, durante gli anni ‘30, presentò una serie di editoriali nella Review and Herald su Ellen White e la sua opera, uno dei quali riguardava la questione della ispiriazione verbale. Questi editoriali furono poi raccolti in un libro.
Il Seminario Teologico, che si stava strutturando, introdusse un corso sulla Guida Profetica destinato agli studenti di teologia; tale corso fu offerto anche in molte scuole oltremare. Nel compendio syllabus si legge che lo scopo del corso era di stabilire delle corrette concezioni dell’ispirazione, non tanto da un punto di vista teologico ma piuttosto pratico – si intendeva spiegare come essa era all’opera nell’esperienza di Ellen G. White.
Il corso per corrispondenza sulla Guida Profetica fu creato e offerto dalla Voice of Prophecy. Anche in questo caso l’approccio era molto più pratico che teorico. Le varie ricerche incluse nel libro di A. L. White, The Ellen G. White Writings,offrono una notevole quantità di informazioni; da segnalare anche articoli apparsi recentemente nella Adventist Review e l’inserto nel numero del 4 giugno (ndt 1981?).
E’ vero che le intense ricerche che hanno studiato il rapporto tra certi scritti e libri di Ellen White e le opere di commentatori e storici hanno rivelato che Ellen White ha fatto un uso esteso di queste fonti esterne, più di quanto lo White Estate o i dirigenti di oggi ne fossero a conosenza. Il personale nel corso degli anni è stato troppo ridotto e troppo occupato per offrire risposte a domande che non venivano poste.
Non c’è stato un tentativo cosciente di nascondere certe problematiche, ma coloro che hanno lavorato in connessione con White Estate hanno riscontrato che il concetto di ispirazione verbale era così radicato nelle menti e nei cuori della nostra gente che sarebbe stato difficile realizzare un programma educativo. Questo è stato riscontrato anche da W. C. White.
Ma l’osservatore dei nostri giorni dovrebbe essere paziente e dovrebbe porsi la seguente domanda: “Come avrei realizzato ciò che altri non hanno fatto?” Se W. W. Prescott fosse con noi oggi, non avrebbe scritto in modo alquanto diverso?