Nella cronologica narrazione degli eventi, Ellen White non intendeva essere esaustiva ma, al contrario, selettiva, soffermandosi su quegli eventi sui quali avrebbe costruito la presentazione del tema del Gran Conflitto. Ellen White non si considerò una storica (INGL. historian. Nei suoi scritti, comunque, i particolari storici erano sempre subordinati al grande tema del gran conflitto. Anche quando sono esposti i fatti della Bibbia o della storia, sullo sfondo sono sempre presenti le forze del bene e del male; nessun altro autore ha fatto qualcosa di simile. La sua comprensione del ruolo della storia nei suoi scritti è ben espressa in queste parole:
(NDT vedasi libro in italiano) In the annals of human history, the growth of nations, the rise and fall of empires, appear as if dependent on the will and prowess of man; the shaping of events seems, to a great degree, to be determined by his power, ambition, or caprice. But in the word of God the curtain is drawn aside, and we behold, above, behind, and through all the play and counterplay of human interest and power and passions, the agencies of the All-merciful One, silently, patiently working out the counsels of His own will.—Prophets and Kings, pp. 499, 500.
(NDT vedasi libro in italiano) We are to see in history the fulfillment of prophecy, to study the workings of Providence in the great reformatory movements, and to understand the progress of events in the marshaling of the nations for the final conflict of the great controversy.—The Ministry of Healing, pp. 441, 442.
La lettura di autori come D’Aubigne, Wiley e altri risultò utile quando Ellen White mise per iscritto le sue vedute sugli eventi passati e moderni, in modo particolare quelli relative alla grande riforma del sedicesimo secolo. W. C. White in questa dichiarazione del 1911, letta e approvata da Ellen G. White, offre queste spiegazioni:
Mia madre non ha mai preteso di essere un’autorità su questioni di storia. Per quanto riguarda le cose che ha scritto, si tratta di rapide immagini e altre rappresentazioni che le sono state date riguardo alle azioni di uomini e l’impatto che tali azioni hanno avuto sul modo in cui Dio ha operato per la salvezza degli uomini. Al fine di descrivere queste visioni, relative a eventi storici passati, presenti e futuri, Ellen White ha utilizzato affermazioni storiche che esprimono in modo chiaro per il lettore, le cose che lei cercava di presentare.
Quando ero un ragazzo, sentivo che mia madre leggeva a mio padre il libro “Storia della Riforma” (“History of the Reformation”) di D’Aubigne. Lesse grandi porzioni tratte dai cinque volumi che componevano l’opera. Mia madre lesse anche altre opere sulla Riforma. Queste letture l’aiutarono a descrivere e a localizzare molti degli eventi che le furono presentati in visione. Qualcosa di simile succede quando lo studio della Bibbia la aiuta a localizzare e descrivere le numerose rappresentazioni visive che le vengono date sullo sviluppo del gran conflitto tra la verità e l’errore, che hanno luogo nei nostri giorni. — Lettera di W. C. White, 24 Luglio 1911.
Quando il quarto volume della serie Spirit of Prophecy, fu pubblicato nel 1884 e i nostri pastori e membri iniziarono a leggerlo, essi scoprirono che Ellen White aveva utilizzato numerose citazioni storiche e questo suscitò delle domande. Perché lo aveva fatto? Prese le informazioni su eventi storici dalle citazioni di questi storici o ricevette tali informazioni da Dio? Il suo uso di queste citazioni è stato fatto sotto ispirazione? Lei rispose affermando che ciò che lei aveva esposto le fu dato da Dio in visione ma anche che trovò i resoconti storici utili per localizzare (ambientare) e descrivere alcuni di questi eventi. Visto che erano presenti certe questioni, alla prima occasione, e cioè nell’edizione del 1888 del libro, rispose a tali quesiti nella sua “Introduzione” e precisamente alle pagine xi e xii:
(NDT Vedasi traduzione in Italiano) The great events which have marked the progress of reform in past ages are matters of history, well known and universally acknowledged by the Protestant world; they are facts which none can gainsay. This history I have presented briefly, in accordance with the scope of the book, and the brevity which must necessarily be observed, the facts having been condensed into as little space as seemed consistent with a proper understanding of their application.
In some cases where a historian has so grouped together events as to afford, in brief, a comprehensive view of the subject, or has summarized details in a convenient manner, his words have been quoted: but in some instances no specific credit has been given, since the quotations are not given for the purpose of citing that writer as authority, but because his statement affords a ready and forcible presentation of the subject….
It is not so much the object of this book to present new truths concerning the struggles of former times, as to bring out facts and principles which have a bearing on coming events. Yet viewed as a part of the controversy between the forces of light and darkness, all these records of the past are seen to have a new significance.