In quella circostanza ci fu ancora un’occasione per parlare una lingua nuova. E’ Hiram Edson, come testimone oculare, che lo riferisce:
“ Dio dispiegò il suo potere di convinzione e il fratello Ralph parlò in una lingua nuova, gliene diede l’interpretazione per attestare la potenza e dimostrare l’azione dello Spirito Santo.” Ibid.,p.36.
Con tono trionfante Hiram Edson riferì quanto segue:
“Il fratello Rhodes finalmente acconsentì a venire con noi e si mise all’opera per sistemare alcuni affari in vista della partenza… Il 23 novembre, venerdì, arrivammo fino alla casa del fratello Arnold, a Volney…Tutti si rallegrano di vedere il fratello Rhodes.”
Questo interessante racconto si chiude con queste parole:
“Egli rimane saldo in tutta la verità presente; e noi di cuore gli auguriamo buona fortuna nell’opera che ha intrapreso per ritrovare e nutrire il gregge disperso di Gesù.” Ibid.
Con questo resoconto, proveniente da un testimone oculare , pubblicato su “The Present Truth”, un giornale che è stato letto ampiamente, è stata acquisita una conoscenza generale, dentro e fuori l’Avventismo, di questa esperienza relativa al parlare in lingue. La sua autenticità è senza discussione, ma se la lingua nuova parlata dal fratello Ralph era una lingua conosciuta non ci è dato sapere.
Un fatto, in connessione con questa esperienza, è di particolare interesse: la freddezza di Ellen White al riguardo. Anche dopo la dimostrazione della lingua ignota, la Signora White non fu convinta che il tentativo di venire in aiuto del fratello Rhodes fosse giustificato da un preciso piano di Dio. Concesse la sua piena approvazione ai tentativi di recuperare il fratello solo dopo che ebbe ricevuto una visione da Dio direttamente. Il fratello Rhodes divenne in seguito un valido operaio nella causa del Signore e, l’anno successivo, il suo nome figurò sulla testata della Review and Herald in qualità di membro del direttivo delle pubblicazioni.
Una quarta esperienza di glossolalia ebbe luogo nel Vermont, durante l’estate del 1851: essa ci è riferita, sulla Review and Herald attraverso una lettera scritta a James White dalla (Sorella) F.M. Shimper. Essa ci parla della ricca esperienza della chiesa di East Bethel, nella regione del Vermont, e racconta che il signore aveva di recente inviato tra noi il fratello Holt e ne aveva abbondantemente benedetto l’opera.
“Dopo il battesimo di sei persone fra di noi, il nostro caro fratello Morse fu consacrato per imposizione delle mani all’incarico di amministratore del culto nella casa di Dio. Lo Spirito Santo rese la sua testimonianza con il dono delle lingue e con solenni manifestazioni della presenza e della potenza di Dio. Il luogo in cui ci trovavamo era tremendo, ma glorioso. Sentimmo veramente che non l’avevamo mai visto in quel modo.” Review and Herald , 19 agosto, 1851.