Le tavole del decalogo conservate nel santuario terreno erano nell’arca quando, poco prima della distruzione del tempio ad opera dei babilonesi all’epoca di Geremia, fu nascosta in una grotta da alcuni uomini giusti. Tuttavia, le seguenti dichiarazioni dello Spirito di Profezia non menzionano Geremia come colui che ha avuto una parte nel nascondere l’arca:
“Prima della distruzione del tempio, Dio fece conoscere ad alcuni dei suoi fedeli servitori il destino del tempio, orgoglio d’Israele, ma anche oggetto di idolatria quando il popolo peccava contro Dio. Egli rivelò loro anche la futura cattività di Israele. Questi uomini giusti, proprio prima della distruzione del tempio, rimossero l’arca consacrata che conteneva le tavole di pietra e, con cordoglio e tristezza, la nascosero in una grotta, dove doveva restare nascosta al popolo d’Israele e di Giuda a causa dei loro peccati. In seguito, non doveva più esser loro restituita. Così l’arca consacrata è ancora oggi nascosta e non è mai stata disturbata, fin dal tempo del suo occultamento” (4SG, 1864, pp. 114 e115; 1SP, 1870, p.414; SR, p. 195).
“Tra gli uomini giusti di Gerusalemme, ai quali il proposito divino era stato rivelato, ce n’erano alcuni che decisero di porre lontano da mani profane la sacra arca che conteneva le tavole di pietra sulle quali erano stati impressi i precetti del decalogo. E così fecero. Con spirito di cordoglio e di tristezza, celarono l’arca in una grotta, dove doveva restare nascosta al popolo d’Israele e di Giuda a causa dei loro peccati e, da allora, non doveva più essere loro restituita. Quell’arca consacrata è nascosta ancora oggi. Non è mai stata disturbata dal tempo del suo occultamento”. (PK, pubblicato nel 1917, p. 453).
Notate in modo particolare che Ellen White dichiarò che l’arca “ non è mai stata disturbata dal tempo del suo occultamento”.