D10-09. Come la Luce raggiunse Ellen White

Considerato che stiamo esponendo le varie fasi di sviluppo del Gran Conflitto, è opportuno esaminare le modalità con le quali Ellen White ricevette le informazioni che lei ha presentato (NDT esposto) nel corso della sua vita.

E’ già stato accennato al resoconto quasi ‘condensato’ presente nel primo volume di  Spiritual Gifts, del 1858, nel quale è frequente l’uso di espressioni come “ho visto”  (“I saw”) e “mi è stato mostrato” (“I was shown”). Il terzo volume, del 1864, che commenta i primi libri biblici, contiene una prefazione dell’autrice, che esordisce con queste parole:

Nel presentare al pubblico questo mio terzo volumetto, sono consolata dalla convinzione che il Signore ha fatto di me il Suo umile strumento, attraverso il quale s’irradiano raggi di preziosa luce verso il passato.—Pagina v.

All’interno della sua prefazione, lei afferma:

I grandi fatti della fede riguardo la storia di santi uomini del passato, mi sono stati rivelati in visione, (ingl. have been opened to me in vision).—Ibid.

Nella sua introduzione all’edizione del 1888 de The Great Controversy, spiega:

Grazie all’illuminazione dello Spirito Santo, le scene di questo millenario conflitto tra il bene e il male sono state rivelate (ingl. opened) a chi ha scritto queste pagine. Di tanto in tanto mi è stato permesso di contemplare l’evolversi, attraverso i secoli, del gran conflitto tra Cristo, il Principe della vita, il Realizzatore (ingl. author)  della nostra salvezza, e Satana, il principe del male, l’autore del peccato, colui che ha trasgredito per primo la santa legge di Dio. — Introduzione, p. x. (corsivo aggiunto)

Essa poi aggiunge:

Lo Spirito di Dio ha aperto la mia mente alle grandi verità contenute nella Sua parola e alle scene del passato e del futuro; mi è stato ordinato di far conoscere agli altri ciò che mi è stato rivelato—ho tracciato la storia del conflitto nel corso dei millenni, e l’ho presentato in modo tale da fare luce sull’imminente conflitto futuro. — Ibid., p. xi. (corsivo aggiunto)

Sebbene Dio non limiti ad una sola modalità la Sua rivelazione relative ad eventi storici, accade spesso che il profeta la riceva con una modalità visiva, che riguarda eventi passati e futuri.

In altre parole, sembra che Ellen White abbia osservato gli eventi storici come se lo avesse fatto un testimone oculare. Qualcosa di molto simile deve aver avuto luogo quando a Mosé, prima di morire, fu permesso di vedere, in anticipo, la storia e fortunes (NDT: sorte?) del popolo d’Israele. Il resoconto che Ellen White fa nel suo libro Patriarchs and Prophets chiarisce la dinamica:

NDT cercare la citazione nel libro in italiano

And now a panoramic view of the Land of Promise was presented to him. Every part of the country was spread out before him, not faint and uncertain in the dim distance, but standing out clear, distinct, and beautiful to his delighted vision. In this scene it was presented, not as it then appeared, but as it would become, with God’s blessing upon it, in the possession of Israel. He seemed to be looking upon a second Eden. There were mountains clothed with cedars of Lebanon, hills gray with olives and fragrant with the odor of the vine, wide green plains bright with flowers and rich in fruitfulness, here the palm trees of the tropics, there waving fields of wheat and barley, sunny valleys musical with the ripple of brooks and the song of birds, goodly cities and fair gardens, lakes rich in “the abundance of the seas,” grazing flocks upon the hillsides, and even amid the rocks the wild bee’s hoarded treasures….

Moses saw the chosen people established in Canaan, each of the tribes in its own possession. He had a view of their history after the settlement of the Promised Land; the long, sad story of their apostasy and its punishment was spread out before him. He saw them, because of their sins, dispersed among the heathen, the glory departed from Israel, her beautiful city in ruins, and her people captives in strange lands. He saw them restored to the land of their fathers, and at last brought under the dominion of Rome.

He was permitted to look down the stream of time and behold the first advent of our Saviour. He saw Jesus as a babe in Bethlehem. He heard the voices of the angelic host break forth in the glad song of praise to God and peace on earth…. He beheld Christ’s humble life in Nazareth, His ministry of love and sympathy and healing, His rejection by a proud, unbelieving nation. Amazed he listened to their boastful exaltation of the law of God, while they despised and rejected Him by whom the law was given. He saw Jesus upon Olivet as with weeping He bade farewell to the city of His love….

He followed the Saviour to Gethsemane, and beheld the agony in the garden, the betrayal, the mockery and scourging—the crucifixion…. He heard Christ’s agonizing cry, “My God, My God, why hast Thou forsaken Me?” He saw Him lying in Joseph’s new tomb. The darkness of hopeless despair seemed to enshroud the world. But he looked again, and beheld Him coming forth a conqueror, and ascending to heaven escorted by adoring angels and leading a multitude of captives. He saw the shining gates open to receive Him, and the host of heaven with songs of triumph welcoming their Commander. And it was there revealed to him that he himself would be one who should attend the Saviour, and open to Him the everlasting gates.—Pages 472-476. (Italics supplied.)

 

Questa drammatica descrizione continua, ma non abbiamo bisogno di proseguire. Affascinato, Mosé osserva gli eventi che si susseguono —vede, ascolta, osserva e sente anche degli odori. E’ mediante vivide immagini che al profeta viene rivelato il futuro. E’ probabile che gli siano state rivelate anche delle date. Probabilmente non conosceva i nomi delle città che vide. Questi sono comunque dettagli di secondaria importanza.

Senza dubbio è con le stesse modalità che la storia passata e futura fu presentata a Ellen White, storia sulla quale veniva intessuto, come su un arazzo, il tema del Gran Conflitto. La sorella ricevette delle visioni riguardanti la seconda venuta di Cristo e in una occasione scrisse: “Mi sono state presentate delle scene così emozionanti e solenni, che non ci sono parole per descriverle. (ingl. Scenes of such thrilling, solemn interest passed before me as no language is adequate to describe). Ai miei occhi appariva tutto come una realtà vivente.”—Selected Messages, libro 1, p. 76.

Così come Mosè osservò in anticipo lo scorrere della storia, Ellen White osservò in visione l’evolversi della storia, passata e futura, e poi le fu chiesto di “to trace this history.” (NDT ….) Questo è ciò che fece, aggiungendo al resoconto sempre più dettagli via via che la chiesa crescente poteva produrre e leggere libri sempre più voluminosi.