Un’attenta osservazione rivela che tra le comunicazioni che abbiamo citato, che siano rivolte ai pastori Prescott e Daniells, o solamente al pastore Daniells, emerge che l‘argomento principale è il pastore Prescott e i pericoli che egli correva. Ma anche il pastore Daniells aveva fatto i suoi errori e aveva bisogno di correzioni. Il modo in cui questi due uomini reagirono alle osservazioni della White è significativo.
E già stata esaminata la riluttanza con la quale il pastore Prescott andò nella direzione consigliata; il fratello non ricevette la benedizione promessa perché non accettò con gioia le nuove responsabilità.
Le parole indirizzate al pastore Daniells, il presidente della Conferenza Generale, sebbene fossero severe e taglienti, come ad esempio il messaggio che lo invitava a riconvertirsi, non fu preso alla leggera. Ci fu un’occasione nella quale il pastore Daniells parlò liberamente di questo. Quest’uomo sapeva che la sua sicurezza e la sua forza, così come la prosperità della causa, dipendevano dal prestare attenzione ai consigli che Dio dava attraverso il Suo messaggero speciale. Tutto ciò suscitò una crisi nella sua esperienza. Egli chiese consiglio ai suoi fratelli dirigenti e al suo amico di lunga data e collega, W. C. White.
Per un certo periodo affidò le responsabilità della direzione della chiesa ad altri e andò nella città di New York dove condusse uno sforzo evangelistico che ebbe successo. Questa esperienza gli premise di avere una visione di cosa era necessario fare riguardo all’evangelizzazione nelle grandi città. Ora era pronto a replicare ad alcune intimazioni di Ellen White, secondo la quale forse era giunto il momento di cambiare i dirigenti della chiesa. Daniells pensò a rinunciare al lavoro amministrativo per dedicare il resto della sua vita alla diffusione dell’evangelo nel mondo.
Ma Ellen White disse: “No.” Ora che aveva sviluppato una nuova visione, ora che si trovava in linea con i consigli dello Spirito di Profezia, il fratello doveva restare al timone e usare la sua dedizione e la sua esperienza per dirigere la chiesa verso un maggiore sforzo evangelistico. E così egli rimase dove era. Ellen White dimostrò fiducia in lui un anno o due dopo, designandolo come uno dei cinque amministratori di fiducia chiamati a gestire i suoi scritti alla sua morte. Sul suo letto di morte Daniells affermò che il successo che forse aveva avuto durante gli anni di lavoro come dirigente era da attribuire al fatto che accettò e seguì i consigli della messaggera del Signore. (White Estate D. F. #312c. Brani citati in Leader of Men, di May Cole Kuhn).