La lettera di Prescott, datata 6 Aprile1915, fu scritta in risposta a quella che W. C. White gli scrisse il 12 Marzo. (Entrambe le lettere appaiono in Appendice). White scrisse dell’incidente di sua madre che la obbligò a cessare la sua opera letteraria; scrisse anche della produzione di libri, ormai terminate. Scrisse inoltre della sua recente visita a Washington e della sua conversazione con Prescott e della loro discussione sulle “perplessità che” si aggiungevano sul suo “fardello di tristezza.” Menzionò anche l’ “amore e la tenerezza di sua madre ” manifestati nei suoi confronti e dell’alta stima che lei aveva di suo figlio.
La stima di Ellen White nei confronti di Prescott si rivelò in occasione di un evento che ebbe luogo nei primi anni dopo il 1890. Nel 1892 apparve in seno alla chiesa americana una certa Anna Philipps che sosteneva di essere guidata da Dio mediante visioni e che trasmetteva i suoi messaggi ai membri di chiesa e ai dirigenti attraverso delle “testimonianze.” Entrambi A. T. Jones e W. W. Prescott la sostennero e portarono i suoi messaggi in alcune delle nostre grandi chiese. La sor. White era in Australia quando la raggiunse la notizia che l’opera della signorina Phillips non era da approvare e che tale opera fu sostenuta senza averla esaminata e messa alla prova; cio imbarazzò notevolmente sia Jones che Prescott. Si ritrovarono in una posizione impacciata e rischiavano di essere severamente criticati dai fratelli. Ma Ellen White il primo giugno del 1894 scrisse, dall’Australia:
“Provo dei sentimenti molto teneri nei confronti dei nostri fratelli che hanno fatto questo sbaglio … i fratelli Jones e Prescott sono i messaggeri che il Signore ha scelto e che ama. Per molti anni hanno collaborato nell’opera di Dio. Sebbene io non posso approvare i loro errori, sono vicina a loro e mi sento unita a loro e alla loro opera.
“Il Signore vede che hanno bisogno di umiliarsi alla Sua presenza e di imparare lezioni che li aiutino a fare più attenzione ad ogni passo che fanno e a ciò che dicono. Questi fratelli sono degli ambasciatori di Dio. Hanno colto con rapidità i brillanti raggi che emanano dal Sole di giustizia e sono stati pronti a condividere la luce celeste con altri.”–Lettera 27, 1894.
Il 12 Marzo 1915, concludendo una sua lettera al pastore Prescott, W. C. White scrisse:
“Vorrei sinceramente trovare le parole o fare qualcosa per consolarla, per aiutarla a riscoprire la gioia, la speranza e la fiducia nella sua opera; che è durata una vita e nella quale i fratelli hanno visto la mano presenza di Dio.”
Le implicazioni sono interessanti e apportano dei chiarimenti. Prescott si trovava in uno stato di delusione e scoraggiamento. W. C. White cercava di sollevare il suo cuore.