Per molti anni la sor. White provò il desiderio di presentare in modo esaustivo la vita di Cristo, il Suo ministerio, i Suoi insegnamenti, il Suo sacrificio. Ciò che lei scrisse durante il decennio 1870-80, mentre era dedicata al tema del conflitto, fu pubblicato nei volume 2 e 3 di Spirit of Prophecy e in una serie di opuscoletti; ma più tardi la White reputò che ciò non era abbastanza. Pertanto, quando finì di lavorare su Patriarchs and Prophets, si concentrò su una presentazione ampia e approfondita della vita di Cristo. A questa grande opera dedicò molte energie, e nelle sue lettere fa spesso riferimento al suo desiderio di avanzare rapidamente su questo grande progetto.
Quando si recò in Australia nell’autunno del 1891, Ellen White sperava vivamente di dedicarsi alla preparazione dell’opera sulla vita di Cristo. Tra il 1892 e il 1898 trascorse molto tempo alla stesura di capitoli per questo libro.
Ecco una citazione che dà un’idea dell’intensità con la quale lei lavorò alla preparazione di The Desire of Ages, citazione tratta da una lettera scritta nel 1892 al pastore O. A. Olsen, a quel tempo presidente della Conferenza Generale:
Cammino con grande timore alla presenza di Dio. Non so come parlare o come esprimere con la mia penna un argomento così profondo come il sacrificio espiatorio. Non so come presentare dei soggetti che mi vengono presentati con una potenza vivificante. Tremo per il timore di banalizzare con parole umane il grande piano della salvezza. Prosterno la mia anima alla presenza di Dio in timore e riverenza, e dico: “Chi è degno di fare tutto ciò?”—Lettera 40, 1892.
Una lettera scritta due anni dopo ci dà un’idea di quanto fosse occupata la sor. White, e spiega la ragione del ritardo nella preparazione del libro. Ella dice:
Ormai sono già tre anni che sono in questo paese, ma c’è ancora così tanto da fare prima che il libro sia pronto per essere stampato. Molte attività hanno assorbito il mio tempo. Sono molto presa: scrivere le testimonianze, l’avere cura dei poveri e il viaggiare con il mio mezzo di trasporto per otto, undici, tredici miglia per incontrarmi con le chiese.—Lettera 69, 1894.
Avendo tutte queste responsabilità e portando tutti questi pesi, era di notte che passava molto tempo a scrivere. “In genere inizio a scrivere alle tre di mattina” dice, “quando in casa stanno tutti dormendo. Spesso mi sveglio poco dopo mezzanotte o all’una o alle due.”—Lettera 114, 1896.