Viviamo nel tempo della fine. I segni dei tempi che si compiono in rapida successione dichiarano che il ritorno di Cristo è vicino, alle porte. I giorni in cui viviamo sono solenni e importanti. Lo Spirito di Dio si sta gradualmente, ma anche sicuramente, ritirando dalla terra. Piaghe e atti di giudizio si stanno già riversando su quanti disprezzano la grazia di Dio. Le calamità sulla terra e sul mare, le instabili condizioni della società, i pericoli dello scoppio di guerre, sono segni funesti. Essi preannunciano eventi di grandissima portata.
Gli agenti del male uniscono le loro forze e si consolidano; si fortificano in vista dell’ultima grande crisi. Nel mondo si verificheranno presto grandi cambiamenti e i movimenti finali saranno rapidi. (Testimonies for the Church, vol.9, p.11).
“È giunto il tempo in cui il mondo sarà in una tale sofferenza che nessun balsamo umano potrà alleviarla. Lo Spirito di Dio sta per essere ritirato. I cataclismi si susseguono. Infatti, sentiamo parlare sempre più frequentemente di terremoti e uragani, di incendi e inondazioni, con ingenti perdite di beni e di vite umane! Apparentemente queste calamità sono capricciose espressioni delle disorganizzate e sregolate forze della natura che sfuggono completamente al controllo dell’uomo. In realtà sono tutti mezzi usati da Dio per sensibilizzare gli uomini e le donne al pericolo che li minaccia” (Prophets and Kings, p. 277).