Dal 1885 al 1887 Ellen White abitò in Europa. Durante questo periodo la sorella prese contatto con la popolazione europea e visitò dei luoghi storici che riportarono alla sua mente molte scene che le erano state presentate in visione negli anni precedenti, alcune due, tre volte, altre scene anche più frequentemente.
Un giorno, mentre era a Zurigo, in Svizzera, presso degli amici, la sor. White entrò nella cattedrale dove Zwingli aveva lavorato e riconobbe i luoghi; sebbene lei non fosse mai stata lì, fece da guida al gruppo, e dette dei cenni storici. In un’altra occasione, mentre si trovava nell’Italia settentrionale, visitò le caverne dove i Valdesi si nascondevano, tra le montagne sopra Torre Pellice. Anche in quell’occasione lei riconobbe i luoghi, che le erano già apparsi in visione e si ricordò nei dettagli, degli eventi che vi ebbero luogo.
Quando si stava decidendo di stampare The Great Controversy nelle principali lingue europee, la White decise di aggiungere del materiale al libro. Grazie a questa sua esperienza in Europa, mentre stava preparando il manoscritto per le traduzioni, lei fu in grado di aggiungere dettagli geografici relativi a eventi importanti.
E’ da notare inoltre, che mentre la sor. White si trovava in queste luoghi, molte scene le furono presentate più volte in visione. A riguardo, scrisse:
Mentre lavoravo al manoscritto del The Great Controversy, ero spesso cosciente della presenza degli angeli di Dio. Spesso le scene che stavo descrivendo mi venivano riproposte in visioni notturne e quindi esse erano fresche e vivide nella mia mente.—Colporteur Ministry, p. 128.
Fu in Europa che la sor. White sviluppò a pieno il piano per la presentazione di tutto il dramma del Gran Conflitto, sia per il pubblico, sia per la chiesa, che oggi si trova esposto nei cinque libri della collana Conflict of the Ages, arricchito da illustrazioni appropriate.
Pertanto, sebbene la sor. White avesse appena terminato la preparazione dei quattro volumi della collana Spirit of Prophecy, prese di nuovo in mano il progetto, per riscrivere e amplificare il tema del Gran Conflitto. I libri, non solo dovevano essere più grandi e completi, ma anche scritti per i lettori che non conoscevano la sor. White e la sua opera.
Durante il suo ministerio la sor. White ha sempre dimostrato un’abilità particolare nel presentare la verità, scegliendo materiale adatto ai bisogni degli uditori; anche quando si trattava di scegliere il materiale da pubblicare nei suoi libri, ha sempre usato buon senso e sensibilità nel selezionare materiale che venisse incontro ai bisogni dei lettori.
L’importante decisione di presentare il tema del Gran Conflitto non solo alla chiesa ma al mondo intero, la indusse a modificare la fraseologia da utilizzare. La sor. White decise di evitare di usare espressioni come “ho visto” o “mi fu rivelato,” che non solo non sarebbero state capite da chi non conosceva la sua opera, ma avrebbero forse distolto l’attenzione del lettore lontano dai messaggi importanti contenuto nei suoi libri.