D03-07. “Non più morte, né cordoglio, né grido” Apocalisse 21:4

Nell’atmosfera del cielo non può esistere la sofferenza. Nella dimora dei redenti non ci saranno lacrime, né cortei funebri, né segni di lutto. “Nessun abitante dirà: ‘Io sono malato’. Il popolo che abita Sion ha ottenuto il perdono della sua iniquità” (Isaia 33:24). Una grande ondata di felicità ricadrà su di voi e aumenterà sempre più durante l’eternità.

Siamo ancora in mezzo alle tenebre e allo scompiglio delle attività terrene. Consideriamo più seriamente quale sarà la condizione futura dei beati e facciamo in modo che la nostra fede diradi le nuvole dell’oscurità e ci faccia contemplare colui che morì per i peccati del mondo. Egli ha aperto i cancelli del paradiso a tutti coloro che lo ricevono e credono in lui. A essi dà il potere di diventare figli e figlie di Dio. Adoperiamoci perché le afflizioni che ci rattristano tanto divengano delle lezioni utili a spingerci avanti verso il traguardo del premio della nostra alta vocazione in Cristo. Il pensiero che il Signore tornerà presto ci incoraggi e questa speranza rallegri i nostri cuori. “Ancora un brevissimo tempo e colui che deve venire verrà e non tarderà” (Ebrei 10:37). Siano benedetti quei servitori che, quando il loro Signore verrà, saranno trovati vigili e pronti.

Noi ci troviamo sulla strada del ritorno. Colui che ci ha amato tanto da morire per noi ci ha edificato una città: la nuova Gerusalemme è il nostro luogo di riposo. E non ci sarà alcuna tristezza nella città di Dio. Non si udirà più nessun pianto di dolore, né canto funebre per speranze infrante e affetti spezzati. Presto gli abiti del lutto saranno sostituiti dalla veste nuziale. Presto saremo testimoni dell’incoronazione del nostro Re. Coloro le cui vite sono nascoste in Cristo, coloro che su questa terra hanno combattuto il buon combattimento della fede, risplenderanno della gloria del Redentore nel regno di Dio.

Non passerà molto tempo e vedremo colui che è il centro delle nostre speranze di vita eterna. Alla sua presenza tutte le prove e le sofferenze di questa vita saranno insignificanti… “Ancora un brevissimo tempo e colui che deve venire verrà e non tarderà” (Ebrei 10: 37). Guardate in alto, guardate in alto e che la vostra fede sia in continuo aumento. Che essa vi guidi lungo lo stretto sentiero che conduce attraverso le porte della città di Dio nell’aldilà, verso l’immenso e incondizionato futuro di gloria riservato ai redenti. “Siate dunque pazienti, fratelli… perché la venuta del Signore è vicina” (Giacomo 5:7,8). (Testimonies for the Church, vol.9, pp. 285-287).