D13-A-01. Introduzione

(Osservazioni di W. C. White al College View, Nebraska, Sabato Mattina, 25 Novembre 1905)

  • Apparente Mancanza di Armonia
  • Influsso Personale
  • L’Integrità degli Scritti di Helen White
  • Lettere Ricevute
  • Informazioni Provenienti da Uomini
  • Un Chiarimento Dovuto

Da tempo speravo di avere l’opportunità di presentare ai nostri medici e pastori dei fatti riguardanti le Testimonianze alla chiesa, fatti che daranno una risposta a questioni che sono presenti tra di noi. Forse questa mattina ne ho l’opportunità.

Il tempo è prezioso e l’argomento è importante; vi chiedo di pregare per me affinché io possa parlare con chiarezza e precisione. Desidero parlare di queste problematiche per amore della nostra opera.

Come chiesa avventista del 7° giorno crediamo che questa chiesa esisterà fino al ritorno di Cristo. Coloro che hanno studiato la storia della chiesa sanno che ogni denominazione che è emanata emersa da altri corpi ecclesiastici, ha proclamato grandi verità. Uomini di Dio hanno iniziato un’opera di riforma con forti motivazioni e nobili ideali; ma poi, piani piano, il nemico ha attaccato la loro integrità al punto che ogni chiesa con il passar del tempo ha abbandonato i suoi princìpi fondatori. Noi crediamo che la chiesa avventista del 7° giorno resisterà sino alla fine, ma se ci riuscirà, lo sarà grazie alla potenza di Dio e alla nostra obbedienza ai Suoi messaggi di avvertimento. Speriamo di non cadere nell’apostasia e la delusione che hanno attaccato e indebolito altre chiese.

Il nemico ha attaccato questa chiesa secondo una strategia precisa, la stessa che ha utilizzato con i nostri primi genitori. Prima di tutto li ha separati e poi ha sedotto Eva mettendo in dubbio l’obbedienza a Dio. Il nemico sferra gli attacchi più violenti contro questa chiesa cercando di creare separazioni e combattendo contro la sua unità. Satana ha tentato di allontanare dalla chiesa la parte più preziosa di essa. Egli ha sempre cercato di ostacolare l’insegnamento dell’evangelo e la guarigione dei sofferenti. Sono stati fatti numerosi tentativi per sminuire il Sabato, al punto tale da farci credere che l’opera umanitaria sia così importante che, nello svolgerla, si possa trascurare l’osservanza del sabato di Geova.

Una energica opposizione è stata fatta contro gli strumenti che Dio ha scelto per dirigere e fortificare la Sua chiesa, un’opposizione che si è manifestata nel minare la fiducia nei messaggi che Dio manda al Suo popolo attraverso i ministri dell’evangelo, gli insegnanti delle nostre scuole e la persona che Egli ha chiamato per dare il Suo avvertimenti e consigli speciali alla chiesa. E per finire anche la Divinità (ingl ‘Deity’) ha subìto attacchi. E stato tentato di mettere l’uomo al posto di Dio e se questo succede siamo ad un passo dall’apostasia completa.

Se studiate le Testimonianze, i suoi avvertimenti e consigli rivolti a questa chiesa, noterete che i messaggi contenuti in queste Testimonianze rispondono agli attacchi del nemico. Esse sono piene di avvertimenti contro la separazione, contro l’idea di creare ed elevare in modo inopportuno delle attività relative all’opera dell’evangelo, al punto tale che tutto ruoti intorno ad esse. Tale ambiziosa opera, che temiamo, non è ancora terminata; si manifesterà sotto varie forme. Ma qualunque sia la forma con la quale essa si presenti a noi, dobbiamo temerla.

Le Sacre Scritture  dicono che una casa divisa non può reggere. Ma in seno al nostro popolo c’è stato un movimento che per molti anni ha promosso la divisione.  Sono lieto di vedere davanti a me   un popolo che lavora insieme per una casa unita. Continuiamo a lavorare in questa direzione. Ma come raggiungeremo una completa unità? Alcuni anni fa il pastore Irwin, in Australia, presentò a mia madre alcune perplessità e ricordo bene la sua risposta (o replica) . “Questa controversia,” disse, “non si risolverà fino a quando i nostri fratelli e le nostre sorelle lavoreranno insieme sul terreno.” Via via che passa il tempo mi rendo sempre più conto che se cerchiamo la perfetta unità è sul terreno, in mezzo a noi, che dobbiamo lavorare per risolvere le difficoltà.

Se coloro che sono qui presenti ritornano nelle loro case, nelle chiese e federazioni per promuovere un senso di unità tra le varie attività, riceveremo luce e potenza. Operando in favore dell’umanità il Salvatore predicava l’evangelo e guariva i malati. Se in questa opera facessimo di più, non dovremmo  passare molto tempo nel discutere piani e progetti nei nostri comitati.

D13-A-02. Apparente mancanza di armonia

Per molti anni in seno al nostro popolo sono state presenti delle perplessità concernenti  delle apparenti contraddizioni presenti negli insegnamenti contenuti nelle Testimonianze. Vorrei illustrare il punto facendo riferimento a ciò che fu scritto sull’opera medica prima e dopo la Conferenza Generale del 1897. Prima di tale incontro mia madre mi leggeva molte delle cose che lei stava scrivendo, cose che il Signore le aveva rivelato con estrema chiarezza, che riguardavano attività che avevano luogo nell’ambito dell’opera medico-missionaria, critiche riguardo il ministerio e la chiesa, e il rischio di esaltare troppo l’opera medica al di sopra delle altre attività della chiesa. Le fu indicato chiaramente quali sarebbero state le conseguenze di tutto questo.

Dopo gli incontri della Conferenza Generale, sembrava che fosse giunto il momento di pubblicare queste cose, ma, sorprendendomi, mia madre dopo aver letto questi documenti li mise in disparte, per poi più tardi spedirli privatamente a medici di spicco e ai loro assistenti, per avvertirli su certi pericoli. Altri documenti furono spediti privatamente anche a dei pastori. Poi scrisse degli articoli per le nostre riviste, per rimproverare il nostro popolo per non essere riuscito a vivere in armonia con i princìpi della riforma sanitaria. Criticò anche i ministri per non aver promosso l’opera medica missionaria nelle chiese. Il nostro popolo fu rimproverato severamente per non aver sostenuto il dottor Kellogg e il Sanitarium.

Per alcuni fratelli era presente quella che sembrava una contraddizione; essi erano molto disturbati e altri continuano ad esserlo. Alcuni dicevano che doveva essere stata una dura prova per la sor. White scrivere severi rimproveri ad amici personali di lunga data. Essi dicevano che quando lei dovette mettere per iscritto dei messaggi da parte del Signore riguardo l’opera medica, la lunga amicizia, la simpatia e il rispetto che lei provava per il dott. Kellogg erano così forti che non ebbe il coraggio di esprimerli, ma che invece rivolse questi appelli a coloro che erano vicino al dottore, perché lo sostenessero. Sapevo che le cose non stessero così, ma a quel tempo non capivo cosa stesse succedendo e le ragioni per le quali le cose prendessero una certa direzione.

A quel tempo questa situazione suscitò in me ed in altri serie perplessità, ma oggi posso dire che fu proprio questa esperienza a offrire evidenze convincenti su come la saggezza e la potenza di Dio dirigono i Suoi servitori verso il modo appropriato di dare voce alle Testimonianze. Alcune delle testimonianze, alcuni avvertimenti e consigli furono dati privatamente e fu dato loro del tempo perché dessero i loro frutti. Altre rivelazioni furono archiviate e rivelano che i pericoli riguardanti l’opera medica furono rivelati al Suo messaggero molto tempo prima che il messaggio fosse consegnato.

Chiediamoci, quale sarebbe stato il risultato degli avvertimenti e i rimproveri relativi all’opera medica, se fossero stati subito resi pubbici? A quel tempo molti dei nostri fratelli erano così scettici  riguardo alla riforma sanitaria, che l’avrebbero abbandonata e avrebbero dato le spalle a medici e infermieri; molti sarebbero tornati ben volentieri al loro flesh pots, così come alcuni lo stanno facendo oggi. La conseguenza naturale sarebbe stata che la chiesa avrebbe abbandonato la riforma sanitaria.

Le persone non erano pronte per accogliere le cose che furono rivolte ai dirigenti, pertanto i messaggi destinati ai dirigenti furono inviati solamente a loro e i fratelli ricevettero solo le informazioni di cui avevano bisogno. Quale fu il risultato? Per la grazia di Dio abbiamo conosciuto la vittoria e il nostro popolo ha adottato con entusiasmo la riforma sanitaria; centinaia di fratelli si sono dati all’assistenza cristiana e sono stati elaborati dei piani per aiutare dei membri a svolgere un’opera educativa e medica. Ringrazio Dio per la maniera in cui Egli ci ha guidato, a volte anche in modi apparentemente misteriosi.

Ci sono alcune questioni riguardo alle Testimonianze e all’opposizione contro di esse, che sono state una dura prova per me; in periodi di grande perplessità ho prosternato la mia anima davanti a Dio in agonia dicendogli: O Dio, perché per svolgere quest’ opera hai scelto mia madre? Perché hai permesso che si manifestassero così tante perplessità? Fu in questo periodo che lessi il manoscritto di quei capitoli di Desire of Ages, nei quali si narra di come i discepoli erano alquanto perplessi a causa del fatto che gli insegnamenti e lo stile di vita del Maestro sembravano prestarsi a incomprensioni e critiche (capitoli 40 – 43). Allora in preghiera, dissi: Padre se è la tua volontà che il Tuo popolo da sempre viva nelle perplessità e dei momenti difficili, aiutami a vivere questa esperienza con umiltà e spirito di discernimento.

Molte volte mi sono ritrovano a confrontarmi con delle questioni nelle Testimonianze e nella Bibbia che non capivo e che non potevo spiegare o armonizzare. Allora le ho presentate al Signore in preghiera dicendogli: Signore, ci sono alcune cose che non capisco, le rimetto nelle tue mani; aiutami ad andare avanti e a fare il lavoro che mi è stato affidato; e quando tu vorrai, aiutami a comprendere meglio quello che Tu vuoi che io capisca. Signore, prendimi per mano e conducimi nella sentiero stretto.

Non arrivo a comprendere molte delle Testimonianze. Spesso accadeva che se mi chiedeva di usare la mia discrezione su una questione, e rifiutavo di inoltrarla. Ma queste cose non mi riguardano. Molti documenti passano dalle mie mani e sono inoltrati alle persone, con la preghiera che le Dio assisti a capire il messaggio, che io stesso non arrivo a comprendere. Non è comunque un dato di fatto che un certo messaggio sia più chiaro e comprensibile al destinatario che a colui che ne fa una copia, e a volte all’autore stesso?

Vorrei illustrare questo concetto. In occasione di un incontro della Conferenza Generale, fu riorganizzata  l’Associazione della Conferenza Generale ed ad un certo punto eravamo perplessi sul metodo da seguire nel nostro lavoro. Mia madre convocò nella sala riunioni del tabernacolo presidenti di federazioni e amministratori di istituzioni e lesse loro una testimonianza basata su Isaia 8:12-14 con la quale esprimeva la sua disapprovazione riguardo alla confederacy.

A quel tempo stavamo valutando studiando due tipi di confederacy. Una possibilità era di associare persone esterne, all’opera della Libertà Religiosa; l’altra era di valutare quali fossero i campi di azione dell’Associazione della Conferenza Generale. Alcuni applicarono in massa le istruzioni delle Testimonianze alla prima questione; altri credettero che tali consigli si dovessero estendere ad entrambe le problematiche.

Ma invece di incontrarci per studiare e pregare su queste problematiche fintanto che arrivassimo a capire cosa tutto ciò volesse dire, decidemmo di convocare un’altra riunione e di chiedere alla sorella White di venire ad assisterci nelle nostre perplessità. Le chiedemmo se il suo messaggio si applicasse ai princìpi che volevamo applicare nella riorganizzazione dell’Associazione della Conferenza Generale. Lei disse che non poteva rispondere a quella domanda. Poi noi dicemmo: “Naturalmente non si applica.”

Non studiammo la questione e non pregammo fino a quando le cose apparivano chiare , ma andammo avanti ed elaborammo i nostri piani. Sei o otto anni più tardi a mia madre fu chiaro che quella testimonianza ci fu data a quel tempo per evitarci di elaborare dei piani che avrebbero legato insieme molti campi di azione in un modo insoddisfacente e inefficacie.

Più volte andavamo da mia madre per chiederle di darci spiegazioni su cose che lei aveva detto o scritto, e lei rispondeva così:  “Non posso darvi spiegazioni; dovreste capire queste cose meglio di me. Se non capite, pregare il Signore ed Egli vi assisterà.” Non è forse questo il modo corretto di comprendere le Testimonianze?

D13-A-03. Influsso personale (ndt. Influence)

La questione dell’influsso personale ha sollevato delle perplessità in molti. La domanda è: Può qualcuno presentare i propri bisogni e le loro opinioni alla sorella White allo scopo di influenzare il carattere delle Testimonianze al punto tale che esse dicano qualcosa che sia in armonia con le loro opinioni? – No, se qualcuno crede in questo, sia assicurato che tale cose non succedono.

Saprete che nel decennio del 1890 si stava costruendo per espandere l’opera in Battle Creek in modo sproporzionato. Tale pressone veniva da potenti finanziatori, uomini che erano in grado di avere influenza sul presidente della Conferenza Generale. Degli avvertimenti erano stati dati subito dopo la Minneapolis Conference e negli anni successivi, che mettevano in guardia contro la concentrazione di potere in Battle Creek e che incoraggiavano la decentralizzazione delle responsabilità e la creazione di sovrintendenti di distretti; tuttavia c’erano uomini che operavano senza sosta per difendere la concentrazione di potere.

Lo sforzo era quello di raggruppare tutto insieme, di concentrare il potere nelle mani di pochi uomini a Battle Creek e di espandere in modo anomalo le istituzioni della città. Mia madre si oppose con forza a tutto questo. Lei mandò molti messaggi di rimprovero e portò nel cuore un pesante fardello riguardo all’orientamento che si stava dando all’opera. Non capivo come mia madre poteva continuare a portare questi pesi, dopo aver scritto più volte ai responsabili, e la implorai che dedicasse più tempo ed energie a scrivere i suoi libri.

Per anni ho creduto che era mio privilegio fare tutto il possibile per attirare l’attenzione di mia madre verso gli aspetti gioiosi del nostro lavoro, verso le belle esperienze vissute nelle nostre istituzioni e federazioni. Il Signore ha scelto mia madre come Suo messaggero per correggere i mali della chiesa e poiché il Signore le espone i pericoli, gli errori, la malvagità  e le debolezze degli uomini. Vedendo che queste rivelazioni sono un grande fardello sul suo cuore, ho pensato quindi che fosse una buona idea dirle parole di incoraggiamento e di condividere con lei episodi che rivelano la potenza di Cristo all’opera nella chiesa e che rivelano i lati positivi di uomini che portano pesanti fardelli nell’opera di Dio.

Pertanto faccio uno sforzo per portare alla sua attenzione i lati positive delle cose. Quando un fratello parla bene di ciò che un altro fratello sta facendo, cercherò di dirlo a mia madre. Ma terrò per me le critiche e le accuse che i fratelli fanno gli uni contro gli altri. Mi rendo conto che ciò che sto dicendo è molto in contrasto con la maniera in cui è rappresentato il mio lavoro, ma vi assicuro che questo è ciò che sto cercando di fare.

Bene. Un giorno, mentre abitavamo a Cooranbong, New South Wales, ricevemmo una lettera dal presidente della Conferenza Generale. Era piena di rapporti incoraggianti e parlava di benedetti camp meeting durante i quali alcuni uomini di affari parlavano raccontando di come avevano accettato le riprensioni delle Testimonianze, e dicevano che stavano avendo una nuova esperienza spirituale. I rapporti dicevano di come queste testimonianze erano fonte di benedizioni per coloro che erano presenti ai camp meeting.

La lettura di queste lettere ci resi molto felici e lodammo Dio per questi rapporti. Immaginate la mia sorpresa quando nel pomeriggio del giorno successivo mia madre mi disse che aveva scritto a questi uomini dai quali aveva ricevuto questi bei rapporti. Mi lesse un messaggio estremamente critico, in risposta ad una lettera di mia madre con la quale lei diceva che loro che stavano lavorando con dei principi e dei progetti sbagliati. Questa fu una grande lezione per me sulla questione dell’influsso personale.

Durante gli anni scorsi tale esperienze si sono ripetute. Molte persone hanno visitato mia madre a casa sua credendo di poter ricevere da lei una approvazione sul loro lavoro e i loro progetti. Le abbiamo accolte volentieri a casa nostra, abbiamo trascorso dei bei momento insieme  ed eravamo lieti di essere amici; ma quando mia madre si metteva a scrivere, trascriveva fedelmente i messaggi che il Signore le aveva dato. A volte tali messaggi erano molto incoraggianti e a volte erano come delle lame che trafiggono un cuore; poiché lo spirito di saggezza sapeva quali sarebbero stati i risultati se certi pani fossero stati eseguiti e che avrebbero danneggiato la causa di Dio. Ma il messaggero era obbligato a dire quello che Dio gli aveva detto di proclamare.

Cosa dire dei casi in cui ci sono persone che hanno avuto la possibilità di presentare alla sor. White i loro piani, che credono di averla influenzata, e che poi aspettano di vedere se lei si manifesti in favore di una posizione o di un’altra? Fratelli, il campo di battaglia tra il bene e il male è vasto e si estende molto oltre le nostre comuni concezioni. Ogni aspetto ha i suoi lati deboli e spesso quando le questioni sono chiare nella mente di mia madre, le viene presentato il fatto che se si fa una certa scelta, ne seguiranno certi risultati e se viene fatta un’altra scelta altri risultati ne seguiranno. Considerata la situazione sul terreno, la maniera e il momento di inviare messaggi alla chiesa dipende soprattutto dal reale progresso dell’opera.

Quando uomini forti e validi come prominenti insegnanti nelle nostre scuole hanno delle perplessità, vengono e presentano a mia madre le loro vedute sui pericoli e le problematiche del momento e le chiedono consiglio, cosa fa lei? Inizia subito a far loro vedere dove stanno sbagliando? No, assolutamente. Lei sa che questi uomini portano grandi responsabilità e che spesso non sono apprezzati e sa che per riuscire ad aiutarti deve dire loro che lei capisce le loro motivazioni e il peso delle loro responsabilità. Ovviamente la prima cosa che fa è esprimere tutta la sua fiducia in loro e nel loro lavoro; in seguito lei riconosce che loro vedono dei pericoli nella chiesa e poi mostra loro che alcuni di tali pericoli le sono stati rivelati. Dopo lei spesso mette in evidenza i punti deboli del loro lavoro, i pericoli che li aspettano e poi presenta loro dei punti che potrebbero aver trascurato.

Può succedere che un fratello che rappresenta un altro aspetto dell’opera le parli della stessa problematica. Anche a lui, la sorella White esprima fiducia nei suoi sforzi. Lei riconosce i pericoli della situazione e poi mette in evidenza i punti deboli del suo lavoro, e i pericoli che ne derivano. A questo punto se questi uomini vanno avanti con il loro lavoro ricordandosi di ciò che è stato loro detto e che è in armonia con le loro opinioni, e se dimenticano ciò che fu detto loro per aiutarli a correggere le debolezze nel loro lavoro, i loro punti di vista e i consigli dati loro dalla sor. White, saranno spesso in conflitto.

Riguardo al mio rapporto con il lavoro di mia madre , molti dicono che W.C. White si tiene vicino a sua madre, e che le dà dei suggerimenti e che dice la sua su vari argomenti, influenzando così il suo lavoro. Ma quali sono i fatti? Spesso settimane prima di un incontro generale importante e a volte mesi prima di una Conferenza Generale, mia madre sente il peso del lavoro che deve essere realizzato in vista degli incontri. Quando ogni giorno ci incontriamo lei mi dice cosa le è stato presentato durante la notte riguardo ad un imminente incontro.

Prima della Oakland Conference, mia madre mi presentò mattina dopo mattina, a volte anche tre o quattro giorni di fila, quello che stava scrivendo; poi posò la penna per spiegarmi la natura delle problematiche e dei conflitti di un certo incontro. Mi diceva qualcosa del genere: all’incontro avranno luogo queste dinamiche e se io sarò presente dovrò presentare delle dure parole di rimprovero. Mi presentò i pericoli che sarebbero sorti se i medici avessero esposto le loro errate visioni, ma anche i pericoli a seguito delle erronee opinioni difese dagli uomini della Conferenza Generale. E poi mia madre mi avrebbe illustrato quale posizione lei avrebbe preso all’incontro.

Spesso ero impaziente di ritornare nel mio ufficio e riprendere il mio lavoro, ma sentivo che mia madre mi presentava queste cose per un motivo e così elevavo al Signore una preghiera silenziosa: Aiutami a ricordare queste cose affinché se un giorno sarà necessario, possano ritornarmi in mente con chiarezza. Ne consegue che prima dell’incontro io avevo già una chiara idea della direzione nella quale sarebbe andata mia madre a quella Conferenza Generale.

Quando fu convocata la Conferenza Generale mia madre diceva spesso che il peso era talmente pesante che non osava parteciparvi e a volte credevamo che lei non avesse la forza per recarsi all’incontro. Ma il Signore le dette la forza e il coraggio necessari e andrò agli incontri. Su richiesta di mia madre i pastori Daniells e Prescott vennero per parlare con lei sull’andamento degli incontri e loro presentarono le loro opinioni, i loro progetti e le loro perplessità, e le chiesero consigli. In seguito, dietro sua richiesta, anche i fratelli Paulson e Sadler vennero e presentarono le loro idee sui vari punti. Si ricordi che il fratello Sadler lavorò con noi in California. A seguito di tutti questi incontri, mi chiesi se mia madre avrebbe cambiato qualcosa nei suoi discorsi alla Conferenza, rispetto a ciò che aveva previsto di dire.

Quando giunse il momento che mia madre parlasse alla Conference, notai che ogni parola era in perfetta armonia con ciò che mi disse giorno dopo giorno, durante i mesi precedenti. Ricorderò per tutta la vita che non si spostò di un millimetro da quello che aveva previsto di dire prima dell’incontro. Queste sono le mie osservazioni per quanto riguarda la questione dell’influsso personale.

D13-A-04. L’integrità degli scritti della sor. White

Per quanto riguarda l’integrità degli scritti che uscivano dall’ufficio di mia madre, posso assicurare che lei è interamente responsabile delle lettere, i manoscritti e altri documenti che portano la sua firma e che lasciano il suo ufficio.

Il Signore ha benedetto mia madre mettendo a suo fianco assistenti buoni e coscienziosi, persone gentili e timorose di Dio che non oserebbero mai mettere le mani sui suoi documenti e le testimonianze.

Mia madre scrive molto rapidamente. Lo fa soprattutto la mattina presto. Spesso scrive su una varietà di argomenti in una lettera o un manoscritto, via via che i soggetti si presentano alla sua mente. Poi lei consegna tali manoscritti a una persona esperta nel leggere la sua scrittura e che batte il testo a macchina per poi restituirlo a mia madre, che lo rilegge, lo esamina e se necessario aggiunge qualcosa come crede meglio. Poi il testo viene di nuovo ribattuto e spedito secondo le istruzioni di mia madre. A volte una lunga lettera personale può contenere materiale che lei desidera usare in una lettera più ampia, magari da indirizzare ad un gruppo di operai. A volte una lettera contiene del materiale che può essere utilizzato per un articolo per uno dei nostri periodici o per un capitolo di un libro.

Alcuni dei più preziosi capitoli di  The Desire of the Ages attingono da lettere che lei scrisse a degli uomini che hanno lavorato in circostanze difficili, lettere scritte con l’intenzione di confortarli e di dare consigli sul loro lavoro. Alcune di queste belle lezioni di esperienza cristiana tratte dalla vita del nostro Salvatore, facevano parte di lettere scritte a mio fratello Edson, quando doveva fare fronte a numerose difficoltà mentre lavorava in Mississippi. Alcune lettere furono dapprima scritte al pastore Corliss, quando doveva far fronte and un wily Campbellite in Sydney.

D13-A-05. Lettere ricevute

Mia madre riceve molte lettere. Alcune sono un resoconto sui progressi e sviluppi; in altre si narra di come il Signore ha avuto cura del Suo popolo. Alcune lettere rallegrano il cuore di mia madre e le fanno del bene. Altre sono scoraggianti e producono tristezza. Altre ancora provengono da stranieri  che rivolgono delle domande alle quali lei non può rispondere, perché non sceglie lei gli argomenti sui quali lei riceve della luce.

Ci sono lettere che provengono da uomini che portano pesanti responsabilità e che chiedono consigli riguardo a questioni complesse. Alcuni preferiscono mandare a me le loro lettere piene di perplessità e mi chiedono di presentarle a mia madre al momento opportuno, di metterle in disparate quando mia madre è molto presa o è molto debole. Spesso ricevo queste lettere quando la mente di mia madre è occupata con alcune difficili problematiche, allora le metto da parte in attesa di un momento più appropriato. Succede spesso che dopo una, due settimane noto che mia madre sta trattando alcuni degli argomenti citati nelle lettere. Poi mi chiede, Ci sono novità riguardo a questo argomento? Allora le dico che ci sono diverse lettere nel suo ufficio su questi argomenti e, dietro sua richiesta, le consegno tali documenti. In momenti come questi, queste lettere non preoccupano mia madre . Ma quando il Signore dirige i pensieri di mia madre verso un argomento, lei lo studia in profondità.

D13-A-06. Informazioni provenienti da uomini (ndt: men)

Quando si tratta di contribuire all’evoluzione degli eventi gli uomini hanno un ruolo, rivolgendosi a parole o per iscritto ai messaggeri del Signore. Questo punto è illustrato dall’esperienza che troviamo in 1 Corinzi 1:11.

Mentre eravamo in Australia, i piani relativi all’opera educativa furono chiaramente rivelati a mia madre e lei li presentò alle persone che lavoravano in tale opera. Dovevamo far fronte ad enormi difficoltà e il lavoro da fare sembrava impossibile da realizzare. Alcuni volevano far avanzare l’opera rapidamente; altri erano più prudenti  e volevano essere certi che potessimo completare l’opera che volevamo iniziare. Erano presenti delle tensioni.

In occasione di un incontro importante decisi di non presentare a mia madre le perplessità relative al nostro lavoro ma e di presentarle al Signore , chiedendogli di darci istruzioni secondo i nostri bisogni. Quando rientrai a casa dai comitati, la sera tardi, presentai la questione al Signore e gli chiesi di assisterci e di mandarci messaggi se Lui desiderava. Ogni mattina chiedevo a mia madre: non hai nessun messaggio per noi, stamani? A volte diceva: non lo so, ma la notte scorsa  I was in council (NDT:??) ,e abbiamo parlato di questi argomenti. A volte ciò che lei mi diceva non aveva nessun legame con le mie preoccupazioni  e a volte le sue parole rispondevano alle problematiche che avevo presentato al Signore la notte precedente. Molte volte quello che lei mi diceva erano una risposta diretta alle mie preghiere.

Una mattina chiesi a mia madre se avesse qualcosa di nuovo per noi, e lei rispose: “Cosa fate nei vostri comitati? Qual è il clima di lavoro?” Io le risposi: “Non desidero dirtelo; il Signore ti dirà ciò che hai bisogno di sapere, se parlo potrei non essere imparziale”. Lei replicò: “Willie White, dimmi cosa state facendo.” E io le chiesi, “perché?” E lei rispose: “Mi è stato rivelato che state avendo delle difficoltà e che quando raggiungete un certo punto, vi dovrò dire qualcosa. Voglio sapere se siete arrivati a quel punto critico.” “Mamma”, le dissi, “stiamo avendo dei momenti difficili, ma per varie ragioni io non te ne volevo parlare.” Ma lei ha insistito e le esposi il mio punto di vista sulla situazione nella quale si trovava il nostro lavoro. Quando finii lei disse: “Bene. Non credo che oggi verrò al vostro comitato ma credo che presto dovrò venire e presentare la mia testimonianza.” Un paio di giorno dopo mia madre venne e ci espose ciò che le fu presentato.

Alcuni si chiedono perché a volte la sorella White quando parla in pubblico verso la fine della sua esposizione si rivolge a me e mi chiede: “Willie, ho presentato tutti i punti?”. Questi episodi inducono alcuni a concludere che io ho un influsso su ciò che mia madre dirà in un incontro.

Spesso succede che mia madre pochi giorni o poche ore prima di un incontro, mi dica verso quale direzione desidera andare e a volte, quando parla, con un po’ di ansia, mi chiede se ha dimenticato alcuni punti importanti.

D13-A-07. Un chiarimento dovuto (ndt: A Misunderstanding)

Alcuni si sono chiesti se W. C. White non abbia insistito con sua madre perché agli operai o agli uomini di affari lei dicesse quali fossero le loro responsabilità nel loro lavoro. Presenterò adesso un episodio per mostrare che ciò che a volte faccio e per far vedere come una buona donna ebbe la convinzione che io mi fossi impuntato perché mia madre dicesse certe cose ad un ministro che stava passando attraverso un periodo molto difficile e che aveva bisogno di consigli.

Quando si concluse la Conferenza Generale che si tenne a Battle Creek nel 1901, i fratelli insistettero perché a mia madre andasse a Indianapolis per partecipare ad una assemblea che doveva far fronte ad un gruppo di operai che insegnava la dottrina della holy flesh.

Mia madre era molto debole e credeva di non avere le forze per intraprendere questo impegno. Disse più volte a me e altri parenti che non se la sentiva di andare a questo incontro e di non avere le forze per partecipare a tale assemblea. In seguito ci disse molte delle cose che lei avrebbe detto ai fratelli che insegnavano questa strana dottrina in Indiana. Mia madre ripeté queste cose varie volte e pertanto ricordavo bene ciò che lei voleva affermare, se fosse andata all’incontro in Indiana. Ma alla fine decise di partire. Il Signore le dette la forza di intraprendere il viaggio e dette ai numerosi fratelli la sua chiara e incisiva testimonianza. Dopo questo incontro le fu richiesto di parlare a un altro grande raduno, la domenica pomeriggio. Questo impegno la sfiancò e alla fine dell’incontro era sfinita.

La domenica pomeriggio ebbi una lunga conversazione con uno dei pastori che difendeva la dottrina contro la quale mia madre si era battuta e lui mi chiese se poteva incontrarsi con mia madre. Gli dissi che mia madre era esausta. Ma quando vidi che il pastore si sarebbe risentito se non fosse stato accolto, gli dissi che avrei tentato di organizzare un incontro con mia madre il lunedì mattina.

Speravo di vedere mia madre quella domenica sera per parlarle del fratello che aveva un forte desiderio di incontrarla la mattina successiva, ma a causa di un comitato io noi potei vederla.

Il lunedì mattina presto andai in camera di mia madre e la trovai intenta a scrivere. Poi mi disse che durante la notte un importante argomento si era chiarito nella sua mente e che intendeva mettere il tutto per iscritto prima di farsi distrarre da altre cose. Le dissi che avevo promesso a un pastore di tentare di organizzare un incontro con lei il lunedì mattina. Mia madre disse: “Ora la mia mente è concentrata su un altro argomento. Ho già dato la mia testimonianza alla nostra gente e la mia presentazione mi ha stancato moltissimo, e ora sto scrivendo su un altro argomento. Perché ora devo incontrarmi con questo fratello?” Le ripetei che il pastore ci teneva molto ad incontrarla. Poi lei disse: “Ma cosa posso dirgli?” Poi capii che l’incontro della domenica pomeriggio e il tema sul quale lavorava erano ben lontani dalla questione del fanatismo relativo alla holy flesh, e così le ripetei alcune cose che lei ci presentò a Battle Creek e che avrebbe dovuto dire ai fratelli in Indiana se ci fosse andata. Dopo aver richiamato la sua attenzione su alcuni punti sui quali lei aveva insistito con noi e che doveva presentare ai fratelli se fosse andata in Indiana, la sua menteprese una certa direzione (ingl.: took up that line of thought), e andai a cercare il pastore.

Parte di questa conversazione fu udita da una cara sorella che si trovava nella stanza accanto. Io avevo alzato un po’ la voce e la sorella sentì ciò che avevo detto, ma forse non sentì quello che mia madre disse. La sorella fu grandemente sorpresa nel sentire che W. C. White stava dicendo a sua madre cosa lei avrebbe dovuto dire al pastore perplesso. Ovviamente l’episodio si diffuse rapidamente e passarono alcuni mesi prima che la cosa mi fosse riferita. Quando il pastore Hankins mi scrisse sulla questione io gli presentai questi fatti e da allora non l’ho più sentito; ma l’episodio illustra il fatto che un qualcosa di giusto e corretto possa essere percepito come un grave errore da coloro che hanno solo una comprensione parziale dei fatti.

È successo spesso che a causa delle informazioni che mi dava mia madre, nei comitati io abbia preso una posizione contraria a quella proposta da alcuni fratelli. In seguito, quando mia madre ebbe occasione di scrivere su certi argomenti, i nostri fratelli rimasero alquanto sorpresi nello scoprire che io difendevo certe posizioni e ne conclusero che io avevo influenzato mia madre, quando invece io cercai di presentare in comitato ciò che mia madre aveva insegnato e difeso. La testimonianza di mia madre concordava con i regolamenti e i piani che io difendevo semplicemente perché io sostenevo ciò che lei mi aveva detto. – (Firma) W. C. White. – DF 107d.

Pubblicazioni Ellen G. White
General Conference of S.D.A.
Takoma Park, Washington 12, D. C.
20 Maggio 1954