D07-01. Viene il Natale

“Viene il Natale”, è il ritornello che risuona in tutto il nostro mondo da Est a Ovest e da Nord a Sud. Per i giovani, per gli adulti in età matura e perfino per gli anziani è un periodo di gioia generale e di grande felicità. Ma cos’è il Natale per richiedere tanta attenzione?  Da secoli questo giorno è stato tenuto in grande considerazione.  E’ accettato sia da chi crede, che dai Cristiani, in tutto il mondo, come il giorno della nascita di Cristo. Ma quando il mondo nel suo insieme celebra questa ricorrenza , a Cristo non viene tributato alcun onore: la gente rifiuta di riconoscerlo come proprio Salvatore, di onorarlo con un’ubbidienza volontaria al suo servizio.  Accorda la sua preferenza al giorno, ma nessuna a colui per il quale il giorno è celebrato, Gesù Cristo.

Si suppone che il 25 dicembre sia il giorno della nascita di Gesù Cristo, e la sua osservanza è divenuta abituale e popolare, tuttavia non c’è alcuna certezza che stiamo osservando il vero giorno di nascita del Salvatore. La storia non ce ne dà alcuna conferma e la Bibbia non ne stabilisce il tempo con precisione.  Se il Signore avesse ritenuto questa conoscenza essenziale per la salvezza, ne avrebbe parlato per mezzo dei suoi profeti e degli apostoli, facendo in modo che noi conoscessimo tutto in proposito. Ma il silenzio delle Scritture su questo punto ci mostra che ci è tenuto nascosto per i più saggi motivi.

Nella sua saggezza il Signore ha tenuto nascosto il luogo in cui Mosè fu sepolto. Fu Dio a seppellirlo, a risuscitarlo e a portarlo in cielo. La segretezza fu mantenuta per prevenire il pericolo dell’idolatria. Quell’uomo contro il quale il popolo si ribellò mentre era ancora nell’esercizio di un servizio attivo, che fu provocato fino ai limiti dell’umana sopportazione, fu invece quasi adorato come un Dio dopo la sua separazione a causa della morte.

Proprio con lo stesso scopo il Signore ha tenuto nascosto il giorno preciso della nascita di Cristo; lo ha fatto perché il giorno non dovesse ricevere quell’onore che doveva essere tributato al Cristo come Redentore del mondo: lui che doveva essere accolto,  nel quale si doveva confidare, sul quale si doveva contare per la salvezza completa di tutti coloro che gli si avvicinano. L’adorazione della nostra anima doveva essere data a Gesù come Figlio del Dio infinito.

D07-02. Glorificare Dio, non l’Uomo

Sul 25 di dicembre non è riposta alcuna santità divina; e non è piacevole per Dio che qualunque cosa riguardi la salvezza degli uomini, per mezzo del sacrificio infinito compiuto in loro favore, debba essere così tristemente sviata dal suo progetto manifesto.  Cristo dovrebbe esserne l’oggetto supremo,ma nel modo in cui Il Natale è stato osservato, la gloria è diretta da Lui all’uomo mortale, il cui carattere volto al peccato e imperfetto rese necessaria la Sua venuta nel nostro mondo.

Gesù, la Maestà dei luoghi celesti, il Sovrano regale dei luoghi altissimi, depose la sua regalità, lasciò il suo trono di gloria, il suo alto dominio e venne nel nostro mondo per portare l’aiuto divino all’uomo caduto, indebolito nelle sue capacità morali e corrotto dal peccato.  Rivestì di umanità la sua divinità per poter raggiungere le profondità del dolore e della miseria umana, per risollevare l’uomo caduto.  Prendendo su di sé la natura umana, sollevò l’umanità al livello del valore morale di Dio. Questi grandi temi sono quasi troppo alti, troppo profondi, troppo infiniti per la comprensione delle menti finite.

I genitori dovrebbero presentare questi pensieri ai loro figli e istruirli, passo dopo passo, precetto dopo precetto, sui loro doveri verso Dio, non sui loro doveri reciproci consistenti nell’onorarsi l’un l’altro per mezzo di doni e offerte. Dovrebbero esser loro insegnato che Gesù è il Redentore del mondo, l’oggetto dei loro pensieri, dei loro sforzi più diligenti; che la sua opera è il grande tema che dovrebbe impegnare la loro attenzione; che dovrebbero portare a lui i loro doni e le loro offerte.

Così fecero i savi e i pastori.

Poiché il 25 Dicembre è celebrato per commemorare la nascita di Cristo; e  ai bambini è stato insegnato, verbalmente e con l’esempio, che questo fu in verità un giorno di felicità e di gioia, sarà difficile passare questo periodo senza prestarci una certa attenzione. E questo può essere fatto in modo che serva a un buon proposito.

I più giovani devono essere oggetto di grande attenzione. A Natale non dovrebbero essere lasciati a loro stessi nella ricerca di divertimenti vani e che producono piacere a detrimento della loro spiritualità. I genitori possono controllare questa tendenza volgendo le menti e le offerte dei loro figli a Dio e alla sua causa, in vista della salvezza delle anime.

Il desiderio di divertimento, invece di essere soffocato e arbitrariamente represso, dovrebbe essere controllato e diretto per mezzo di un impegno diligente da parte dei genitori. Il loro desiderio di fare dei regali può essere diretto verso obiettivi puri e santi in modo che porti al bene dei nostri simili sostenendo la tesoreria della chiesa nella grande, stupenda opera per compiere la quale Cristo venne in questo mondo. L’abnegazione, il sacrificio di sé distinsero la sua azione. Che questo stesso spirito segni anche il comportamento di noi che professiamo di amare Gesù, perché in lui è il centro della nostra speranza e della vita eterna.

D07-03. Sostituite dei piaceri innocenti a divertimenti peccaminosi

I giovani non possono diventare seri e composti come gli anziani,né i figli assennati come i padri. Mentre condannano i divertimenti immorali, come è necessario,  i genitori, gli insegnanti, e i tutori dei giovani offrano in cambio dei piaceri innocenti che non guastano né corrompono la morale. Non imprigionate i giovani in leggi rigide e in obbligazioni che li faranno sentire oppressi, portandoli a infrangerle e a gettarsi in sentieri di follia e distruzione. Con mano ferma, gentile e premurosa  mantenete le redini del comando, guidando e controllando le loro menti e i loro propositi, ma fatelo con gentilezza, con saggezza, con amore, in modo che vogliano ancora confidare nel fatto che voi perseguite il loro bene migliore.

Quanti genitori si lamentano di non riuscire a tenerli a casa, dicendo che i figli non hanno alcun amore per la famiglia. In un’età abbastanza precoce questi desiderano la compagnia di persone esterne e, non appena sono cresciuti abbastanza, fuggono da ciò che appare loro come un vincolo e una limitazione irragionevole. Così non vogliono ascoltare né le preghiere della madre né i consigli del padre. Basterà loro una ricerca più accurata per scoprire che il peccato non risparmia neppure i loro genitori. Questo avviene perché essi non hanno fatto della casa quello che dovrebbe essere: un luogo attraente, piacevole, rischiarato dalla luce di parole gentili, di sguardi gradevoli,e di vero amore.

Il segreto della salvezza dei vostri figli sta nel fare della casa un luogo amabile e attraente.  L’indulgenza dei genitori non vincolerà i figli né a Dio né alla famiglia, ma un’autorità ferma, ispirata dalla devozione religiosa e volta a formare e educare la mente, salverà molti figli dalla rovina.

D07-04. Un albero di Natale

In occasione del Natale, che verrà tra breve, i genitori non assumano la posizione che un sempreverde, collocato in chiesa per il piacere degli scolari della Scuola del Sabato, è un peccato, infatti può essere reso una grande benedizione. Tenete deste le loro menti con oggetti benefici. In nessun caso il puro divertimento dovrebbe essere l’oggetto di queste riunioni. Se alcuni trasformeranno queste occasioni in periodi di noncurante frivolezza , e allora le loro menti non riceveranno l’impronta divina, ad altri, caratterizzati da diversa mentalità,  questi periodi porteranno un gran beneficio.  Sono del tutto soddisfatta che degli innocenti sostituti possano essere ideati al posto di molte riunioni che sono fonte d’impoverimento morale.

Viene il Natale. Tutti voi abbiate la saggezza per farne un periodo prezioso. Che i membri più anziani della chiesa si uniscano, cuore e anima, con i loro figli in divertimenti e svaghi innocenti, nell’individuare la via e il modo di mostrare un rispetto vero per Gesù, portando a lui doni e offerte.

Che ciascuno ricordi le richieste divine perché la sua causa non può prosperare senza il vostro aiuto. I doni che in genere avete dedicato gli uni agli altri siano posti nel tesoro di Dio… In ogni chiesa le vostre piccole offerte siano poste sul vostro albero di Natale. Che il prezioso simbolo “sempreverde” suggerisca la santa opera di Dio e la sua benevolenza verso di noi; allora l’opera di un cuore amorevole sarà quella di salvare altre anime che sono nelle tenebre. Che le vostre azioni siano conformi alla vostra fede…

Ogni albero nel giardino di Satana è carico di frutti di vanità, orgoglio, autocompiacimento, di cattivi desideri, di eccessi: sono tutti frutti avvelenati, ma molto gratificanti per un cuore carnale.  Che le varie chiese offrano a Dio degli alberi di Natale e poi li adornino con frutti di carità e di gratitudine: offerte che provengono da cuori e mani ben disposti, frutti che Dio accetterà come un’espressione della nostra fede e del nostro grande amore per lui in risposta al dono del suo figlio, Gesù Cristo. Che il sempreverde sia carico di frutti, ricco, puro e santo, gradito a Dio.  Non trascorreremo dunque un Natale come questo, una festa che riceve l’approvazione di Dio?

D07-05. Regali di Natale

Ogni anno vengono spesi inutilmente,per lo scambio dei doni, migliaia di dollari. Questo significa che sono persi per Dio, persi per la sua causa. Solleticano la vanità, incoraggiano l’orgoglio, producono ogni tipo d’ insoddisfazione, di protesta e di lamentele, perché forse non erano esattamente quelli desiderati, né del valore voluto o che ci si aspettava.

Il Natale non è osservato come il suo nome richiede. L’uomo ha dimenticato Dio in quasi tutte le circostanze e ha rivolto la sua attenzione all’io. Ha abbandonato le sorgenti pure di acqua viva che sgorgano dal trono di Dio e si è costruito delle cisterne rotte che non possono trattenere l’acqua. Dio ha dato all’uomo una prova in modo che potesse essere idoneo per il cielo. Egli doveva guardare in alto a Dio che avrebbe dovuto essere l’oggetto di adorazione della sua anima, invece il talento, l’abilità, e le capacità creative sono tutti esercitati per fare dell’io l’oggetto di attenzione più elevato. L’uomo ha allontanato il suo sguardo dalla Divinità, e ha fissato i suoi occhi sulle cose finite, terrene ,corruttibili.

Satana è impegnato in questa opera che consiste nel cacciare Dio fuori dai nostri pensieri sostituendovi il mondo e l’io, in modo che il nostro sguardo non sia più rivolto alla gloria di Dio. Satana imprigiona e intrappola la mente. La sua sapienza infernale si esercita continuamente nell’atto di plasmare e di foggiare il materiale con cui ha a che fare per rendere Dio l’oggetto meno importante e ultimo della nostra devozione.

D07-06. Volgete la vostra attenzione verso il cielo

Gli svariati allettamenti offerti dalla società sono stati la rovina di migliaia di persone che, se non fosse stato per questi stratagemmi satanici, avrebbero potuto essere servitori del Dio vivente. Ci sono esempi ogni dove di caratteri rovinati da piaceri dorati e alla moda e, quest’opera continua tuttora. Migliaia di persone ancora andranno incontro a un disastro personale per non aver aperto gli occhi per vedere e comprendere che, anche se sono dei Cristiani dichiarati, in realtà sono amanti del piacere più che di Dio…. Ora, fratelli, per Natale, mettiamo un impegno particolare per presentarci davanti al Signore con doni e offerte gradite, in risposta al dono di Gesù Cristo come Redentore del mondo. Nulla in questo tempo sia speso inutilmente, ma ogni centesimo che possa essere risparmiato sia reso disponibile perché porti frutto. Satana si è comportato a modo suo sfruttando queste occasioni per il proprio vantaggio.  Ma ora volgiamo la nostra rotta verso il cielo invece che verso la terra. Dimostriamo con le nostre offerte che apprezziamo l’atto di rinuncia e di sacrificio compiuto da Cristo in nostro favore. Dio sia richiamato alla memoria da ogni figlio e da ogni genitore; e le offerte, piccole o grandi che siano, siano portate nei magazzini di Dio. Voi che avete delle proprietà, che avete avuto l’abitudine di fare dei doni ai vostri parenti e amici fino al momento che vi siete trovati perplessi su cosa inventare di nuovo e interessante per loro, cercate di mettere alla prova la vostra ingegnosità, come anche la vostra influenza, per vedere quante ricchezze potete raccogliere per far crescere l’opera del Signore.  La vostra bravura e le vostre capacità siano usate per fare del prossimo Natale una festa di grande importanza mostrando la vostra gratitudine al Dio dei cieli con offerte spontanee e riconoscenti.  Non attenetevi più alle usanze del mondo. Introducete in questo un cambiamento deciso e constatate se questo Natale non possa mostrarvi migliaia di dollari  che si riversano nel tesoro divino, in modo che il magazzino di Dio non possa mai essere vuoto.

Può essere che non siate ricompensati sulla terra, ma lo sarete nella vita futura e abbondantemente. Quelli che per molto tempo hanno fatto piani per se stessi inizino ora a farli per la causa di Dio e certo il vostro discernimento aumenterà.  La vostra coscienza sia illuminata,e  l’amore di Cristo e della verità prenda il posto dei pensieri idolatri e dell’amore di sé. Non vi leverete, cari fratelli e sorelle Cristiani , e non assumerete il vostro dovere nel timore del Signore, gestendo questa circostanza  in modo tale che non risulti vuota e priva d’interesse, ma piena di piacere innocente che porterà il sigillo del Cielo?  So che i più poveri risponderanno a questi suggerimenti. Ma anche i più ricchi dovrebbero  dimostrare interesse e  concedere i loro doni e le loro offerte in proporzione ai beni che Dio ha loro confidato. Questo sia registrato nei libri celesti come un Natale senza precedenti, a motivo dei doni che saranno dati per il sostegno dell’opera di Dio e per l’edificazione del suo regno.   Review and Herald, 9 Dicembre,1884. ( Una parte è tratta da Adventist Home, pp.477-483; trad. italiana La Famiglia Cristiana, pagg.194-196).

D07-07. Doni per le Vacanze

Il periodo delle vacanze si avvicina rapidamente e porta con sé l’usanza dello scambio reciproco di doni: giovani e vecchi dirigono tutta la loro attenzione  a quello che possono dedicare ai loro amici come segno di un ricordo colmo di affetto.  E’ piacevole ricevere doni, anche se piccoli, da parte di coloro che amiamo. Ci danno la sicurezza di non essere dimenticati e sembrano legarci a loro in modo un po’ più stretto.

Fratelli e sorelle, nell’atto di progettare i vostri doni reciproci, vorrei ricordarvi il vostro Padre celeste, perché non siate negligenti alle sue richieste. Non sarà contento se mostriamo di non averlo dimenticato? Gesù, il Principe della vita, ha dato tutto per porre la salvezza alla nostra portata. Ha sofferto fino alla morte, per poterci donare la vita eterna.

E’ per mezzo di Gesù Cristo che riceviamo ogni benedizione…E il nostro Benefattore celeste non dovrebbe condividere i segni della nostra gratitudine e del nostro amore?  Venite, fratelli e sorelle, venite con i vostri bambini, anche i più piccoli che ancora portate in braccio, e portate le vostre offerte a Dio secondo le vostre possibilità.  Intonate un canto per lui nei vostri cuori, e la sua lode sia sulle vostre labbra. Rallegriamoci perché il nostro Salvatore vive per intercedere per noi alla presenza di Geova. Come popolo abbiamo apostatato da Dio; torniamo a lui e lui tornerà a noi e sanerà tutte le nostre trasgressioni. In occasione del prossimo Natale e delle festività del nuovo anno non limitiamoci a fare un’offerta a Dio secondo le nostre possibilità, ma offriamo a Lui noi stessi senza riserve, come un sacrificio vivente…

Se insisto in primo luogo sul dovere di portare a Dio le nostre offerte, non voglio condannare del tutto la pratica di fare ai nostri amici regali di Natale e per le feste del Nuovo Anno.  E’ giusto scambiarci vicendevolmente segni tangibili di amore e di ricordo, purché, nel far questo, non dimentichiamo Dio, il nostro migliore amico.  Dovremmo fare dei regali che si dimostrino un vero beneficio per chi li riceve. Raccomanderei per esempio dei libri che possano essere un aiuto per la comprensione della Parola di Dio, o che aumentino il nostro amore per i suoi comandamenti.   Fornite loro qualcosa da leggere durante queste lunghe sere invernali…

Abbiamo bisogno di pensare più a Dio e meno a noi stessi.  Se solo pensassimo a lui tutte le volte che abbiamo la prova della sua sollecitudine per noi,  lo terremmo sempre nei nostri pensieri, e ci rallegreremmo di parlare di lui e di lodarlo. Noi parliamo di cose terrene perché suscitano il nostro interesse; parliamo dei nostri amici perché li amiamo; le nostre gioie e i nostri dolori dipendono strettamente da loro.  Ma abbiamo una ragione per amare Dio infinitamente più grande di quella che abbiamo per amare i nostri amici terreni; riceviamo più da lui che da ogni altro amico, per cui sarebbe la cosa più naturale del mondo porre al primo posto Dio nei nostri pensieri, parlare della sua bontà, raccontare la sua potenza, e rispondere al suo amore  con doni e offerte volontarie per la sua causa.  Review and Herald, 26 dicembre, 1882.

D07-08. Distratti da ciò che conta

I nostri bambini sono stati educati ad aspettarsi dei regali da parte di genitori e amici per Natale. Ma il Natale è celebrato per commemorare la nascita di Cristo.  Se lo celebriamo solo nel tentativo di arrecare piacere ai nostri bambini e gli uni agli altri, le nostre offerte sono distolte da ciò che conta. Dovremmo portare le nostre offerte di ringraziamento al Signore, deponendo i nostri doni ai piedi di Colui che ci ha aperto i tesori del cielo.

Il nemico organizza i suoi piani in modo che le menti e i cuori degli uomini siano distolti da Dio e dalla sua causa, e li dirige verso lo scopo di compiacerci e onorarci a vicenda.  Dio è stato messo fuori causa e di fatto disonorato.  Il Natale è stato trasformato in un giorno di intrattenimento, di ghiottoneria, di appagamento egoistico.

Ora, ogni famiglia prenda in considerazione questo argomento in tutte le sue conseguenze. I genitori presentino ai loro figli e ai loro amici il suo meraviglioso significato, e dicano: “ Quest’anno noi non spenderemo denaro in regali per noi stessi, ma onoreremo e glorificheremo Dio. Gli testimonieremo la nostra gratitudine per aver dato alla morte suo figlio come sacrificio per noi, affinché noi ricevessimo il dono della vita eterna.”

Dimostriamo il nostro apprezzamento per questo dono, e rispondiamo per quanto ci è possibile con offerte di ringraziamento.  Celebriamo il Natale ricordando Dio, invece di ricordare i nostri amici e parenti con doni di cui non hanno bisogno.

D07-09. La Ricompensa dell’Abnegazione

Non accoglierà Dio le offerte che gli sono così dedicate? Non benedirà quei piccoli che porteranno al Maestro un’offerta personale? Certamente!  Non si tratta forse di una preziosa opportunità per educare i vostri bambini nell’opera di abnegazione per amore di Gesù? Raccontate ai bambini del vasto campo missionario e parlate loro dell’amore di Cristo, del grande sacrificio che ha compiuto perché ci ha amato e ha voluto che avessimo una dimora con Lui nel suo regno.  E’ venuto nel nostro mondo per benedirlo con la sua divina presenza, per portare pace, e luce e gioia.   Se il mondo non l’ ha accolto e ha messo a morte il Principe della Vita, tuttavia la sua morte doveva  avvicinare i tesori del cielo a tutti coloro che avrebbero creduto in Gesù.

Fate in modo che questo soggetto glorioso sia chiaro per i vostri bambini e, quando i loro cuori saranno riempiti dall’amore per Dio, essi presentino le loro piccole offerte in maniera che possano dare il loro contributo per far pervenire agli altri la luce preziosa della verità.  In questo modo i bambini possono diventare dei piccoli missionari al servizio del Maestro. Le loro piccole offerte, che si riversano nel tesoro come molti minuscoli ruscelli, possano gonfiare il torrente fino a farlo diventare un fiume che ristorerà molte anime assetate della verità divina; e perfino questi bambini  potranno vedere nel Regno di Dio alcune anime salvate come risultato della loro abnegazione. Review and Herald Extra, 11 Dicembre, 1888.

D07-10. Le Vacanze

Ci avviciniamo rapidamente alla stagione delle vacanze, e molte persone coscienziose si interrogano su quale atteggiamento possano adottare che sia gradito agli occhi di Dio. Il mondo trascorre le vacanze nella frivolezza e nella stravaganza, nella ghiottoneria e nell’ostentazione. In quest’ epoca prevale l’abitudine di fare  e ricevere regali.  E non è di piccolo peso per la nostra mente sapere come distribuire questi doni tra gli amici in modo che nessuno si senta trascurato. E’ un fatto che molta invidia e gelosia siano spesso suscitate da quest’usanza di fare dei regali.

Migliaia di dollari saranno peggio che buttati al vento in occasione del prossimo Natale e del Nuovo Anno per dei piaceri inutili.  Ma è nostro privilegio prendere la distanza dalle usanze e le abitudini di quest’epoca degenerata, e invece di spendere le nostre risorse per il puro soddisfacimento del desiderio, o per inutili ornamenti o articoli di abbigliamento, possiamo fare delle vacanze che si avvicinano un’occasione nella quale onorare e glorificare Dio.

Noi consigliamo tutti i nostri fratelli e sorelle di compiere una risoluta riforma in relazione a questi giorni di festa. Quanti apprezzano il dono del caro Figlio di Dio al fine di salvarli dalla distruzione, hanno ora un’opportunità favorevole per dare prova tangibile della loro gratitudine restituendo a Dio le proprie offerte di ringraziamento. Gli anziani e i giovani mettano da parte i loro modesti contributi come offerte consacrate a Dio. Se daremo per la causa del nostro Redentore la metà di quanto abbiamo speso per i nostri amici, faremo un gran bene e riceveremo una benedizione in cambio.

D07-11. Seguite l’Esempio di Cristo

Nei prossimi giorni di festa, facciamo in modo di rappresentare Cristo imitandone l’esempio che consisteva nell’attendere a fare del bene. E’ impossibile godere dell’approvazione divina se si vive solo per se stessi. Come Cristiani che professano una fede vivente nella prossima venuta del Figlio dell’uomo, che osservano tutti i comandamenti di Dio, facciamo degli sforzi sinceri per accostarci a Dio per mezzo di Gesù Cristo e stabiliamo un patto con lui per mezzo del sacrificio. Nei nostri principi di condotta dobbiamo elevarci al di sopra delle usanze e delle mode del mondo.  Cristo è venuto nel nostro mondo per innalzare le menti degli uomini fino al livello divino, e per metterle in un rapporto di simpatia con la mente di Dio.

Poiché ogni benedizione di cui godiamo ci è trasmessa grazie alla condiscendenza, all’umiliazione e al sacrificio di Gesù Cristo, dovremmo restituirgli i nostri doni migliori, soprattutto non negando l’offerta di noi stessi. Il sacrificio infinito che Cristo ha fatto per liberarci dalla colpa e dal dolore del peccato dovrebbe produrre in ogni cuore uno spirito di gratitudine e di abnegazione che non è manifestato dal mondo. Il dono che Dio ha fatto di Cristo all’uomo ha riempito tutto il cielo di stupore e ha ispirato, alla sua nascita, il canto angelico: “ Gloria a Dio nei cieli altissimi, e pace in terra agli uomini di buona volontà.”

Il giorno di Natale, ricordo prezioso del sacrificio fatto a favore dell’uomo, non dovrebbe essere dedicato alla ghiottoneria e all’indulgenza verso se stessi,  tanto da esaltare la creatura al di sopra del Creatore.  Noi che siamo partecipi di questa grande salvezza,mostriamo una qualche forma di apprezzamento di questo dono restituendo a Dio le nostre offerte di gratitudine.

In queste occasioni, se indulgessimo meno in festeggiamenti e baldoria , e invece le trasformassimo in strumenti per far del bene all’umanità, incontreremmo meglio la mente di Dio. E’ un piacere e una soddisfazione scambiare doni con i nostri amici, ma non ci sono oggetti più nobili e gloriosi per i quali offrire le nostre risorse , facendo del bene e illuminando il sentiero degli altri ?Molti non possiedono libri e pubblicazioni sulla verità presente: ecco qui un vasto settore in cui il denaro può essere investito in modo sicuro. C’è un gran numero di piccoli che dovrebbero essere provvisti di letteratura: The Sunshine Series, Golden Grain Series, Poem, Sabbath Readings,* ect. sono tutti dei libri preziosi e possono essere introdotti senza alcun pericolo in ogni famiglia.  Le piccole somme di denaro che abitualmente sono spese in dolciumi e in giocattoli inutili possono essere messe da parte per comprare questi volumi.

[*Nota: in questo articolo si fa riferimento a pubblicazioni di uso corrente allora e a progetti di costruzione. Poiché i principi espressi in relazione a questi sono applicabili anche oggi, i riferimenti specifici vengono mantenuti invariati nell’articolo che viene così riprodotto.]

I bambini necessitano di letture appropriate che produrranno divertimento e ricreazione e non corromperanno la mente o affaticheranno il corpo. Se verrà loro insegnato ad amare gli scritti romanzeschi e i racconti fantastici, i libri di carattere istruttivo e la saggistica diverranno sgradevoli per loro. La maggior parte dei bambini e dei giovani possederanno della letteratura che, se non è selezionata appropriatamente per loro, essi selezioneranno da soli.  Possono trovare ovunque delle letture scadenti che presto impareranno ad apprezzare. Ma se vengono loro fornite delle buone letture, allora coltiveranno un gusto in tal senso.

 

Degli sforzi particolari dovrebbero essere compiuti per escludere dalle nostre case quel tipo di letteratura che non può avere alcun effetto benefico sui nostri bambini.  Molti volti sono stata rattristata nel trovare sui tavoli o nelle librerie degli osservatori del Sabato pubblicazioni e libri pieni di storie romanzesche che i loro figli leggevano avidamente.

 

Ci sono persone che pur dichiarandosi fratelli non acquistano la Review, Signs, Instructor o Good Health ( si tratta di pubblicazioni periodiche della Chiesa Avventista contemporanea), ma che prendono una o più pubblicazioni secolari.  I loro bambini sono molti interessati nella lettura di racconti fantastici e di storie d’amore che possono trovare su tali giornali e che il loro padre può permettersi di pagare, mentre afferma di non potersi permettere di pagare i nostri periodici e le pubblicazioni sulla verità presente.  In tal modo i genitori educano il gusto dei loro figli a divorare avidamente le storie malsane, sensazionali che si trovano nelle rubriche dei quotidiani. Questo genere di lettura è dannoso; esso lascia una macchia nell’anima e incoraggia l’amore per una letteratura di poco valore che abbasserà gli standard morali e rovinerà la mente.

 

I genitori dovrebbero proteggere i loro bambini e insegnare loro a coltivare un’immaginazione pura e a fuggire, come se si trattasse della lebbra, le illustrazioni sentimentali che sono presentate nei quotidiani.  Sui vostri tavoli e nelle vostre librerie si trovino piuttosto pubblicazioni su argomenti di carattere morale e religioso, in modo che i vostri bambini possano coltivare un gusto per una lettura di valore. Quanti vogliano fare dei regali di valore ai loro figli e ai loro nipoti, procurino per loro i libri menzionati sopra.  Per i giovani la Vita di Joseph Bates( Life of Joseph Bates)  è un tesoro,  come anche i tre volumi dello Spirito di Profezia ( Spirito of Prophecy).  Questi libri dovrebbero essere collocati in ogni famiglia di questo paese.  Dio sta diffondendo la sua luce dal cielo e non una sola famiglia dovrebbe esserne priva.  I regali che farete siano tali da diffondere raggi di luce sul sentiero che conduce ai luoghi celesti.

D07-12. Offerte Consacrate a Dio

Nei tempi antichi ai figli d’Israele fu richiesto di celebrare tre feste annuali: la Pasqua , la Festa dei Tabernacoli, la Festa delle Settimane. Il Signore diede istruzioni affinché in tali occasioni i doni e le offerte fossero consacrate a Lui e nessuno Gli si presentasse dinanzi a mani vuote. Ma ai nostri giorni si è imposta una specie di moda che consiste nell’osservare queste occasioni di festa in modo tale da allontanare la mente da Dio piuttosto che portare gloria al suo nome.  Quelli che Dio ha benedetto dando loro prosperità dovrebbero riconoscere il Donatore, e riflettere sul fatto che dove molto è dato, molto deve essere richiesto.

 

Le nostre vacanze hanno perso di vista il loro vero proposito. Gli uni gli altri si sono colmati di regali, e la lode che doveva essere rivolta a Dio, al quale tutto appartiene, è diretta invece ai miseri mortali.

Le nostre case di adorazione in Oakland e a Battle Creek sono sotto il peso dei debiti. Il tabernacolo della Decima  appartiene a tutti e tutti dovremmo avere un interesse particolare per esso.

Per accogliere gli studenti nel College, i pazienti nel sanitario, i lavoratori negli uffici e il gran numero di adoratori che vengono costantemente dall’estero, la costruzione di una casa di adorazione spaziosa era una concreta necessità. Grandi responsabilità sono poste dinanzi ai fratelli di Battle Creek, come anche su coloro le cui braccia dovrebbero stendersi per sostenere questi interessi che sono al centro dell’opera del Signore.  In tutto il resto del mondo non esiste un campo di battaglia per la verità e la riforma simile a questo: qui sono in ballo grandi interessi.  La Scuola del Sabato e i College educano i giovani e determinano il destino futuro delle anime.  C’è qui una necessità costante di individuare strategie e risorse per l’avanzamento della verità e per la conversione delle anime. Il nostro popolo non è abbastanza vigile per far fronte alle richieste imposte dai tempi. La voce della Provvidenza fa appello a tutti quelli che hanno nei loro cuori amore per Dio, affinché si levino pronti di fronte a questa grande emergenza. Non c’è mai stato un tempo in cui come oggi fossero in questione fatti così decisivi.  Non c’è mai stato un periodo in cui sia stato richiesto al popolo che osserva i comandamenti di Dio l’espressione di altrettanta energia e di un più grande sacrificio personale.

D07-13. Un Albero di Natale

Ci stiamo approssimando alla fine di un altro anno: non coglieremo tutte le opportunità offerte da questi giorni festivi per portare a Dio le nostre offerte?  Non parlo di sacrifici, perché di fatto non faremo altro che restituire a Dio quello che è già suo, e che lui ci ha solo affidato finché non ce lo richiederà.  Dio si compiacerebbe davvero se a Natale ogni chiesa avesse un albero di Natale sul quale si appenderanno le offerte, grandi e piccole, per queste case di adorazione.  Ci sono pervenute delle lettere in cui ci era chiesto: -Dobbiamo avere un albero di Natale? Non sarebbe come imitare il mondo? Noi rispondiamo così: – Potete imitare il mondo se vi disponete in tal senso, oppure potete discostarvi da esso il più possibile.  Non c’è alcun peccato particolare nella scelta di un fragrante sempreverde e nel collocarlo nelle nostre chiese; il peccato invece sta nella motivazione che ci spinge ad agire e nell’uso che è fatto dei doni che sono posti sull’albero.

L’albero può essere tanto alto e i suoi rami tanto ampi per quanto l’occasione lo richiede; ma i suoi rami siano carichi dei frutti d’oro e d’argento della vostra beneficienza e presentatelo al Signore come il vostro regalo di Natale.  Le vostre donazioni siano santificate dalla preghiera e il frutto che porrete su quest’albero consacrato sia volto a rimuovere i debiti dalle nostre case di adorazione a Battle Creek, nel Michigan, e a Oakland, in California.

Una sola parola è sufficiente per chi è saggio.   Review and Herald, 11 dicembre, 1879.

D07-14. Un Albero per il Nuovo Anno

Alla fine del mio lungo viaggio a Est, ho raggiunto la mia casa in tempo per trascorrere l’ultimo dell’anno a Healdsburg. L’aula magna del College era stata preparata per una riunione della Scuola del Sabato. Ghirlande di cipresso, foglie autunnali, piante sempreverdi e fiori erano sistemate con gusto e una grande campana fatta di piante sempreverdi era appesa sul vano a forma di arco  all’ingresso della stanza.  L’albero era carico di doni, che dovevano essere impiegati a beneficio dei poveri e per contribuire all’acquisto di una campana. A parte pochi casi, i nomi dei donatori non erano riportati, ma si leggevano testi biblici e citazioni appropriati quando i doni erano tolti dall’albero. In questa occasione nulla era detto o fatto che potesse appesantire la coscienza di alcuno.

Alcuni mi hanno detto: “ Sorella White, che cosa ne pensa? E’ in accordo con la nostra fede?” Io rispondo: “ Lo è con la mia fede.”  A Healdsburg, San Francisco e Oakland ci sono molte cose che possono attrarre i nostri bambini; grandi somme di denaro sono spese ogni anno, a Natale a Capodanno, per acquistare doni per gli amici.  Questi doni in genere non producono soddisfazione, perché molti ricevono regali di cui non hanno bisogno, mentre sarebbero felici di ricevere qualche articolo diverso; alcuni ricevono lo stesso articolo da persone diverse, e altri non ricevono assolutamente nulla.

D07-15. Vacanze Interessanti

Abbiamo cercato di rendere le vacanze il più possibile interessanti per i giovani e per i bambini, impegnandoci contemporaneamente a cambiare quest’ordine di cose. Il nostro obiettivo è stato quello di tenerli lontani dai luoghi di divertimento consueti tra i non credenti.  Invece di seguire abitudini egoistiche che consistono nel dare a coloro dai quali ci aspetteremo dei regali in contraccambio, facciamo le nostre offerte al Signore. Questo piano si è dimostrato efficace in molte delle nostre chiese, ed è stato un successo in questa occasione, producendo un totale di 138 dollari di donazioni. Il nuovo anno, quindi, si è aperto con le offerte rese al Donatore di tutte le misericordie e benedizioni.

Ho  pensato che, se allontaniamo i nostri figli dai piaceri mondani che tendono a corrompere e a sviare, dovremmo offrire loro una ricreazione innocente per condurli in sentieri piacevoli ma privi di pericolo. Nessun figlio di Dio è necessario che abbia esperienze tristi o luttuose. I comandamenti divini, le promesse divine, mostrano che le cose stanno così. Le vie della saggezza “sono vie di piacevolezza , e tutti i suoi sentieri portano alla pace.” I piaceri di questo mondo producono infatuazione; e per il loro momentaneo diletto molti sacrificano l’amicizia del Cielo, insieme alla pace, all’amore e alla gioia  che questa comporta. Ma questi oggetti che scegliamo per il nostro godimento presto diventano ripugnanti, insoddisfacenti.

D07-16. Le Attrattive della Vita Cristiana

 

Vogliamo fare tutto quello che è in nostro potere per conquistare le anime, presentando loro le attrattive della vita Cristiana. Il nostro Dio è un amante del bello. Avrebbe potuto rivestire la terra di marrone e di grigio, e gli alberi con abiti da lutto invece che col loro fogliame di un verde vivace; invece egli vuole che i suoi figli siano felici.  Ogni foglia, ogni gemma che si apre e ogni fiore che sboccia è un segno del suo tenero amore, e noi dovremmo aspirare a rappresentare agli altri quest’ amore meraviglioso che si esprime nelle opere da lui create.

Dio vuole far sì che ogni famiglia e ogni chiesa eserciti un potere vittorioso per allontanare i bambini dai piaceri seducenti del mondo, e dall’associazione con coloro la cui influenza produrrebbe una tendenza alla corruzione.  Mettete ogni studio per conquistare i giovani a Gesù. Lasciate nelle loro menti l’impronta della misericordia e della bontà divine permettendo loro, per quanto siano peccatori, di gioire dei vantaggi, della gloria e dell’onore di essere figli e figlie dell’Altissimo. Che pensiero stupendo, che condiscendenza inaudita, che amore sorprendente,il fatto che degli uomini finiti possano essere simili all’Onnipotente ! “A loro egli ha dato la possibilità di divenire i figli di Dio, proprio a quelli che credono nel suo nome.”  “ Amati, ora voi siete i figli di Dio.”  Può un qualsiasi onore mondano eguagliare tutto questo?

Rappresentiamo la vita cristiana per quello che è veramente; rendiamo il cammino gioioso, invitante, interessante. Possiamo farlo se lo vogliamo.  Possiamo riempire le nostre menti di immagini vive di cose spirituali ed eterne, e così facendo contribuire a trasformarle in realtà anche per altre menti.  La fede vede Gesù che si pone come nostro Mediatore alla destra di Dio. La fede contempla le dimore che Egli è andato a preparare per quelli che lo amano. La fede vede l’abito e la corona preparati per il vincitore. La fede ode i canti dei redenti e avvicina a noi le glorie dell’eternità. Dobbiamo accostarci a Gesù in atto di obbedienza amorevole, se vogliamo vedere il Re nella sua bellezza.  — Review and Herald, 29 gennaio, 1884.


Ellen G. White Estate
Settembre, 1962
Rivisto nel Dicembre 1989
Silver Spring, Maryland