D05-H-01. Introduzione

Come possiamo distinguere tra il vero e il falso?  Possiamo riposare nella certezza che Dio non ci ha lasciati nella confusione in un tempo in cui i problemi sono così acuti da ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti.

A più riprese Ellen White ci ha indirizzati alla Parola di Dio come fonte della nostra sicurezza. In essa troviamo i criteri con i quali giudicare tra il vero e il falso , il genuino e lo spurio. Se c’è un punto a proposito del quale, più che su ogni altro, Dio ha fatto risuonare gli avvertimenti più solenni e ripetuti, è proprio questo.  Nessuno deve necessariamente cadere nell’inganno, benché molti vi cadranno.

Parlando del tempo dell’ultima pioggia, nel capitolo “ Risvegli Moderni” del Gran Conflitto                               Ellen White disse:

“Lo Spirito e la potenza di Dio saranno riversati sui suoi figli.  Allora molti lasceranno le chiese  nelle quali l’amore del mondo ha sostituito l’amore per Dio e per la sua Parola. Molti, predicatori e laici, accetteranno con gioia le grandi verità che Dio vuole siano proclamate in questo tempo per preparare un popolo per il secondo avvento di Gesù.” ( pag.339 ed. italiana 1977).

Poi con delle parole profetiche  ella descrive il modo in cui il nemico imporrà la sua presenza:

“Il nemico delle anime intende ostacolare quest’opera, e prima che giunga il tempo di questo movimento, egli cercherà di prevenirlo contraffacendolo.  Nelle chiese che egli riuscirà ad attirare sotto il suo potere ingannevole, farà credere che Dio sta  operando meravigliosamente per esse, mentre in realtà si tratta dell’azione di un altro spirito. Sotto l’aspetto della religione, Satana cercherà di estendere il suo influsso sul mondo cristiano.” Ibid.

In altri scritti ella mise l’accento sulla sottigliezza del conflitto in atto:

“ In questi ultimi giorni Satana è disceso per mettere in atto tutti gli inganni dell’empietà in coloro che periscono. La sua maestà satanica compie miracoli dinanzi ai falsi profeti e dinanzi agli uomini, avanzando la pretesa di essere lui stesso il Cristo.  Satana concede il suo potere a quanti lo aiutano nei suoi inganni; quindi coloro che affermano di possedere  la grande potenza di Dio possono essere  distinti solo dal grande rivelatore, la legge di Jehovah.

“Il Signore ci dice che, se fosse possibile, ingannerebbero anche gli eletti, perché la veste della pecora appare così reale, così genuina che il lupo può essere smascherato solo se ci riferiamo all’elevato standard morale di Dio, in base al quale riscontriamo che essi sono trasgressori della legge di Jehovah.”  Review and Herald,” 25 agosto 1885.

D05-H-02. Dove trovare la sicurezza

In questa dichiarazione noi troviamo la chiave di accesso ai criteri che daranno sicurezza agli Avventisti del Settimo giorno e agli altri che cercano la verità: si tratta della legge di Dio. Quelli che proclamano la salvezza , ma nel contempo trascurano le esigenze della legge di Dio, non sono in armonia con la Bibbia. Questa afferma un importante equilibrio tra la fede e le opere.  Udiamo spesso il seguente appello: “ E’ sufficiente credere in Gesù e sarete salvati.” Ma la salvezza non è una cosa così semplice.  Ellan White ci avverte:

“La fede in Cristo che salva le anime non è quella che molti si rappresentano.  ‘Credete, credete,’ è il loro appello; ‘ credete solo in Cristo e sarete salvi. Non c’è altro da fare tranne questo.’

“Quando la vera fede confida pienamente in Cristo per la salvezza, produrrà una perfetta conformità alla legge di Dio.  La fede è resa manifesta per mezzo delle opere. Così l’apostolo Giovanni dichiara:’ chi dice di conoscerlo e non osserva i suoi comandamenti, è un bugiardo, e la verità non è in lui.’

“E’ rischioso confidare nelle sensazioni e nelle impressioni perché sono guide inaffidabili.  La legge di Dio è il solo standard corretto di santità ed è per suo mezzo che un carattere deve essere giudicato. Se una persona che si trova alla ricerca della salvezza chiedesse: ‘Che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?’, i moderni maestri della santificazione risponderebbero : ‘Credete solamente che Gesù vi salva.’ Ma quando questa stessa domanda fu posta al Cristo egli disse : ‘Cos’è scritto nella legge? Cosa vi leggi?’”   Ibid. 5 ottobre 1886.

Ellen White non insegna la salvezza per opere e nessuno fu più chiaro di lei su questo soggetto:

“Ma l’uomo non è in grado di trasformarsi col semplice esercizio della volontà, gli manca la forza di operare questo mutamento.… La forza rinnovatrice deve venire da Dio. Solo lo Spirito Santo può produrre questo mutamento:tutti coloro che vogliono salvarsi, umili o altolocati, ricchi o poveri, devono sottoporsi all’azione di questa potenza.”  Parole di vita, p.57,58 trad. ital. di  Christ’s Object Lessons.

“ Per essere salvati dobbiamo conoscere per esperienza il significato della vera conversione. E’ un terribile errore, per uomini e donne, continuare giorno dopo giorno a professare di essere Cristiani senza avere alcun diritto di portare quel nome. Alla vista di Dio né la professione, né la posizione occupata sono nulla.  Egli piuttosto ci chiede: La tua vita è in  armonia con i miei precetti ? Ci sono molti che pensano di essere convertiti,ma non sono in grado di sostenere la prova del carattere che è richiesta nella Parola di Dio… Non dimentichiamo che sia nella conversione che nella santificazione personali l’uomo può cooperare con Dio. ‘ Compiete la vostra salvezza con timore  e tremore,’ dichiara la Parola. ‘Poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per la sua benevolenza’ ( Filippesi 2:12,13).”  In Heavenly Places,  p. 20.

D05-H-03. Due Remi

La relazione tra fede e opere viene così illustrata da E.G. White :

“Il Signore si rivolge a tutti quelli che pensano di sapere che cos’è la fede per accertarsi che non si muovano con un remo solo , che la loro piccola barca non giri intorno a se stessa, senza fare assolutamente alcun progresso. La fede senza opere intelligenti è morta perché resta sola. La fede nella forza salvifica di Dio non porterà alcuna salvezza a meno che non si combini con le buone opere.” Ms.86,1897.

E aggiunge questa esortazione:

“ Se siamo fedeli nel compiere la nostra parte, cooperando con lui, Dio agirà tramite noi per compiere il  beneplacito della sua volontà. Ma Dio non può agire per mezzo nostro se noi non compiamo alcuno sforzo.  Se noi otteniamo la vita eterna, dobbiamo operare, e operare seriamente…

“Non facciamoci ingannare dall’ abusata asserzione ‘Tutto ciò che avete da fare è credere.’ La fede e le opere sono due remi che dobbiamo usare ugualmente se vogliamo risalire il torrente contro la corrente dell’incredulità…  Con la fede e le buone opere il Cristiano mantiene la sua spiritualità forte e sana, e la sua forza spirituale  si accresce se egli si sforza  di compiere le opere di Dio.”  Review and Herald, 11 giugno,1901.

Con enfasi dichiarò che la genuina esperienza che è nutrita dallo Spirito sarà contrassegnata da “ una cosciente considerazione per tutti i comandamenti di Dio.”

“La nostra fede dovrebbe crescere ogni giorno.  Se diciamo, ‘Io so di essere un peccatore’, possiamo dire anche ,’Io so di avere un Salvatore.’ Gesù morì per i peccatori,e  perdonerà i miei peccati se mi pento sinceramente.  Non è di alcuna utilità affermare di credere in Cristo se non riconosciamo le esigenze della legge di Dio e se non ci sforziamo di obbedire ai suoi precetti giorno dopo giorno.” Ms.25 , 1886.

“ La vera santificazione  sarà testimoniata da una cosciente considerazione  per tutti i comandamenti di Dio,  da un accorto miglioramento di ogni talento, ad una cauta uso del linguaggio, dalla rivelazione, in ogni azione, della mansuetudine di Cristo…

“Mentre professano di essere senza peccato e si vantano della loro giustizia, coloro che rivendicano la santificazione  insegnano che gli uomini sono liberi di trasgredire la legge di Dio, e che quelli che obbediscono ai suoi precetti sono decaduti dalla grazia.  Una presentazione delle sue richieste risveglia la loro opposizione e suscita rabbia e disprezzo..  E’ per mezzo della legge di Dio che il peccatore è giudicato.” Review and Herald , 5 ottobre, 1886.

Ellen White indicò quanto è difficile entrare in contatto con quanti sentono di avere le prove dell’accettazione divina, pur violando la sua legge. Ci racconta  che anche gli Avventisti del Settimo giorno saranno tentati su questo punto:

“Nel corso dei congressi di Orebro, sono stata sollecitata dallo Spirito del Signore a presentare la sua legge come il grande modello di giustizia, e a avvertire  il nostro popolo contro una visione moderna, ma falsa della santificazione che ha la sua origine in un’adorazione individualistica piuttosto che nella sottomissione  alla volontà di Dio.  Questo errore sta rapidamente inondando il mondo e noi, come testimoni di Dio, saremo chiamati a rendere testimonianza in modo deciso contro di esso.  E’ uno degli inganni più perfetti degli ultimi giorni e risulterà una tentazione per tutti quelli che credono nella verità presente.

“Tutti coloro che non hanno una fede fermamente radicata nella parola di Dio saranno sviati. E l’aspetto più triste di tutto ciò è che pochissimi di coloro che sono ingannati da questo tipo di errore, troveranno ancora la via verso la luce.” Ibid.

“Nessuno di coloro che hanno ricevuto la luce della verità entreranno nella città di Dio come trasgressori dei comandamenti. La sua legge sta a fondamento del suo governo sulla terra e nel cielo.  Se hanno coscientemente calpestato e disprezzato la sua legge sulla terra, essi non saranno portati in cielo per compiere la stessa opera lassù; non si produrrà nessun cambiamento del carattere alla venuta di Cristo….

“Non ci possono essere che due classi di persone sulla terra   : gli obbedienti figli di Dio e i disobbedienti.”   Ibid. 25 agosto, 1885.

D05-H-04. Giovanni: un esempio per noi

Dobbiamo essere molti cauti per non essere trascinati dal moderno movimento ecumenico che proclama di tenere uniti tutti gli uomini, di ogni provenienza, sotto la bandiera dell’amore. L’apostolo Giovanni si confrontò con questo problema e scrisse il suo ammonimento nelle proprie Epistole. Benché il suo amore per le anime pervadesse i suoi scritti, tuttavia rifiutò il compromesso:

“ Le epistole di Giovanni respirano lo spirito dell’amore. E’ come se scrivesse con una penna intinta nell’amore.  Ma, quando entrò in contatto con i trasgressori della legge divina, che continuavano comunque ad affermare di vivere senza peccato, egli non esitò ad avvertirli del pericolo di cadere in un temibile inganno…

“Noi siamo autorizzati a tenere nella stessa considerazione che tenne l’amato discepolo coloro che pretendono di dimorare in Cristo mentre vivono nella trasgressione della legge di Dio.  In questi ultimi giorni esistono  mali simili a quelli che minacciarono la prosperità della chiesa primitiva. Gli insegnamenti dell’apostolo Giovanni su questi punti dovrebbero essere attentamente seguiti…

“ Noi siamo chiamati ad amare le anime per cui Cristo  morì, ma allo stesso tempo siamo chiamati a non scendere a compromessi con il male. Non possiamo unirci ai ribelli e definire questo amore.  Dio richiede che il suo popolo, in questi giorni difenda ciò che è giusto e si opponga agli errori che distruggono l’anima, con la stessa fermezza che aveva espresso  nelle sue epistole.

L’apostolo ci insegna che mentre siamo chiamati a manifestare cortesia cristiana, siamo anche autorizzati a trattare in chiari termini con il peccato e il peccatore; e che questo non è incoerente con il vero amore.”  Gli uomini che vinsero un impero,  p.348, trad. italiana di The Acts of the Apostles ,p.554,555.

Con quale astuzia e accortezza il grande avversario ha macchinato per confondere quelli che vorrebbero rimanere fermi e fedeli alla Parola di Dio !  Quello che siamo chiamati a fare non sarà facile, né ci renderà popolari. Dobbiamo rifuggire ogni giudizio sbagliato, dobbiamo cercare di avvicinare gli altri pieni di amore nel nostro cuore, ma la nostra sicurezza può derivare solo dall’avere ben chiari davanti a noi i criteri che Dio ha stabilito.