D20-03. La Lettera di Prescott del 6 Aprile 1915

Rispondendo a W. C. White, il pastore Prescott espresse le sue preoccupazioni menzionando quattro argomenti diversi: l. la sua delusione personale perché lui e i suoi assistenti forse non avrebbero vissuto abbastanza per testimoniare il coronamento dell’opera. 2. La preoccupazione per non essere riusciti a correggere gli errori contenuti nei nostri libri. 3. Esperienze personali traumatiche vissute durante i precedenti sei-otto anni. 4. Gli scritti di Ellen G. White e il modo in cui erano gestiti.

Prima di analizzare queste preoccupazioni  è bene prendere nota dell’apparente turbamento di Ellen White riguardo al rapporto che Prescott aveva con alcune cose che avvenivano in seno alla denominazione. Ella sembrava soddisfatta sul modo in cui lui teneva la presidenza del Battle Creek College, ma era delusa dal fatto che egli difendeva le visioni di Anna Phillips. La sor. White era soddisfatta del lavoro che il fr. Prescott aveva svolto in Australia e in modo particolare dei risultati degli sforzi evangelistici che lui tenne.

Ma nel 1901 Ellen White ricevette una rivelazione (Ingl.light) riguardo al fatto che il fr. Prescott stava correndo il pericolo di assimilare alcuni degli insegnamenti di E. J. Waggoner sulla santificazione e su alcuni altri punti, e cosi lei formulò un avvertimento.

Nel mese di Luglio del 1902 lei consigliò che il pastore  Prescott non si dedicasse interamente al lavoro redazionale o all’insegnamento, ma piuttosto ad un ministerio pubblico, in modo particolare ai camp meetings e che lui dovessere essere lasciato libero di dedicarsi a tale opera (Ms 104, 1902). Voleva forse Ellen White fare un gentile tentativo di indirizzare il pastore Prescott verso un opera indirizzata alla salvezza delle anime, per evitare che la sua anima si barricasse? Dichiarazioni successive sembrano sostenere questo tentativo.

Nel 1905 in una visione Ellen White vide il pastore Prescott che insieme ad altri partecipava ad una riunione durante la quale venivano vagliati degli aspetti scoraggianti dell’opera e le “furono presentate le possibilità di uno scoraggiamento ” (Ms 115, 1905). Un messaggero celeste si manifestò tra i presenti e diede questo monito: “Dovete servire Dio in modo più perfetto. Non ho trovato che le vostre vie siano perfette al cospetto di Dio. C’è bisogno di una fede più solida e di più gioia nel Signore” (Ibid.).