D19-01. Introduzione

Chiarimenti sulla questione dei 144.000

 

  • Una Questione non essenziale
  • Sforzarsi per essere tra i 144.000
  • La sor. White e i 144.000
  • La Signora Hastings sarà con i 144.000
  • Silenzio è eloquenza

Ecco alcune importanti dichiarazioni di Ellen G. White’s sui 144.000 di Apocalisse 7 e 14:

Sul mare di vetro che è davanti al trono e che i riflessi della gloria di Dio fanno somigliare a vetro mescolato al fuoco, è riunita la folla di coloro che hanno “…ottenuta vittoria sulla bestia e sulla sua immagine e sul numero del suo nome…” Apocalisse 15:2. Con l’Agnello, sul monte di Sion, suonando “le arpe di Dio” ci sono i 144.000 riscattati dalla terra. Si ode “…una voce dal cielo come rumore di molte acque e come rumore di gran tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe. E cantavano un cantico nuovo davanti al trono…”, un canto che soltanto i 144.000 possono imparare. È il canto di Mosè e dell’Agnello: è il canto della liberazione. Nessuno, ad eccezione dei 144.000 lo può imparare, perché è il canto della loro esperienza, che solo loro hanno vissuto. “…Essi son quelli che seguono l’Agnello dovunque vada”. Traslati dalla terra fra i viventi, essi sono considerati “primizie a Dio ed all’Agnello…” Apocalisse 14:1-4. “…Essi son quelli che vengono dalla gran tribolazione” (Apocalisse 7:14), hanno affrontato il “tempo di distretta” quale “non se n’ebbe mai da quando esistono le nazioni“: essi hanno conosciuto l’angoscia del tempo di “distretta di Giacobbe”, hanno resistito senza intercessore allo scatenarsi del giudizio finale ma sono stati liberati perché “…hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello”. Apocalisse 7:14. “E nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili”. Apocalisse 14:5. Essi hanno visto la terra devastata dalla carestia, dalla pestilenza e dal calore di un sole divorante; hanno dovuto sopportare la sofferenza, la fame e la sete. Però “Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pasturerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Iddio asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro”. Apocalisse 7:16, 17. (GC 507.2)