D13-A-06. Informazioni provenienti da uomini (ndt: men)

Quando si tratta di contribuire all’evoluzione degli eventi gli uomini hanno un ruolo, rivolgendosi a parole o per iscritto ai messaggeri del Signore. Questo punto è illustrato dall’esperienza che troviamo in 1 Corinzi 1:11.

Mentre eravamo in Australia, i piani relativi all’opera educativa furono chiaramente rivelati a mia madre e lei li presentò alle persone che lavoravano in tale opera. Dovevamo far fronte ad enormi difficoltà e il lavoro da fare sembrava impossibile da realizzare. Alcuni volevano far avanzare l’opera rapidamente; altri erano più prudenti  e volevano essere certi che potessimo completare l’opera che volevamo iniziare. Erano presenti delle tensioni.

In occasione di un incontro importante decisi di non presentare a mia madre le perplessità relative al nostro lavoro ma e di presentarle al Signore , chiedendogli di darci istruzioni secondo i nostri bisogni. Quando rientrai a casa dai comitati, la sera tardi, presentai la questione al Signore e gli chiesi di assisterci e di mandarci messaggi se Lui desiderava. Ogni mattina chiedevo a mia madre: non hai nessun messaggio per noi, stamani? A volte diceva: non lo so, ma la notte scorsa  I was in council (NDT:??) ,e abbiamo parlato di questi argomenti. A volte ciò che lei mi diceva non aveva nessun legame con le mie preoccupazioni  e a volte le sue parole rispondevano alle problematiche che avevo presentato al Signore la notte precedente. Molte volte quello che lei mi diceva erano una risposta diretta alle mie preghiere.

Una mattina chiesi a mia madre se avesse qualcosa di nuovo per noi, e lei rispose: “Cosa fate nei vostri comitati? Qual è il clima di lavoro?” Io le risposi: “Non desidero dirtelo; il Signore ti dirà ciò che hai bisogno di sapere, se parlo potrei non essere imparziale”. Lei replicò: “Willie White, dimmi cosa state facendo.” E io le chiesi, “perché?” E lei rispose: “Mi è stato rivelato che state avendo delle difficoltà e che quando raggiungete un certo punto, vi dovrò dire qualcosa. Voglio sapere se siete arrivati a quel punto critico.” “Mamma”, le dissi, “stiamo avendo dei momenti difficili, ma per varie ragioni io non te ne volevo parlare.” Ma lei ha insistito e le esposi il mio punto di vista sulla situazione nella quale si trovava il nostro lavoro. Quando finii lei disse: “Bene. Non credo che oggi verrò al vostro comitato ma credo che presto dovrò venire e presentare la mia testimonianza.” Un paio di giorno dopo mia madre venne e ci espose ciò che le fu presentato.

Alcuni si chiedono perché a volte la sorella White quando parla in pubblico verso la fine della sua esposizione si rivolge a me e mi chiede: “Willie, ho presentato tutti i punti?”. Questi episodi inducono alcuni a concludere che io ho un influsso su ciò che mia madre dirà in un incontro.

Spesso succede che mia madre pochi giorni o poche ore prima di un incontro, mi dica verso quale direzione desidera andare e a volte, quando parla, con un po’ di ansia, mi chiede se ha dimenticato alcuni punti importanti.