D05-K-B-02. Che cosa andò storto?

Purtroppo, l’ottimistica previsione di Prescott non si realizzò e ci si può ben chiedere perché. Sì, gli effetti del risveglio furono tangibili fino all’inizio del 1893 e durante la sessione della Conferenza Generale di quell’anno, poi svanirono. In mancanza di altre testimonianze, ci volgiamo ai commenti di Ellen White scritti nel 1893 e nel 1894. Dio inviò il suo angelo per darle informazioni, riassunte in qualche modo in una comunicazione scritta nel 1893 e indirizzata a “Gli insegnanti e gli studenti del nostro College di Battle Creek e di tutte le nostre istituzioni educative”.

Il discorso si apre con queste parole:

“Molte preghiere sono state innalzate per la pioggia dello Spirito Santo, e di recente ci sono state dimostrazioni di gioia nei cuori di coloro che hanno guardato con grande intensità e integrità a Gesù Cristo, l’Agnello ucciso fin dalla fondazione del mondo. Tra noi c’è stato pentimento e confessione del peccato, caratterizzati da vera contrizione. Vi è stata la percezione dell’assoluta completezza del sacrificio, la comprensione del compimento della promessa nel perdono, raffigurato nell’atto di trasferire il carbone ardente dall’altare dell’espiazione fino a toccare le labbra come pegno del perdono. Le labbra contaminate dal peccato esprimevano la lode più alta. Osanna! Sia benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi eccelsi!…

Ma i nostri giovani quale profitto hanno reso al Signore? È avvenuto come tra il popolo di Israele nell’occasione più solenne descritta nell’Esodo? Mosè era salito sul monte per ricevere le istruzioni del Signore e l’intera congregazione avrebbe dovuto disporsi in atteggiamento di umiltà dinanzi a Dio; al contrario essi mangiarono e bevvero e si levarono per giocare. Ci fu un’esperienza simile a Battle Creek? Molti hanno perso il loro contatto con Dio? L’esercizio al gioco del football ha favorito una relazione più stretta con Dio?

“Durante la notte mi sono stati dati messaggi da trasmettere a voi di Battle Creek e a tutte le nostre scuole. Per quanto sia voluto da Dio che le facoltà fisiche siano esercitate come quelle mentali, tuttavia l’esercizio fisico dovrebbe possedere caratteristiche che siano in piena armonia con le lezioni trasmesse da Gesù Cristo ai suoi discepoli. Quanto è stato trasmesso al mondo intero dovrebbe essere ben visibile nelle vite dei cristiani, in modo che, per quanto riguarda l’educazione e l’apprendimento individuale, le intelligenze celesti non debbano registrare nei libri che gli insegnanti e gli studenti delle nostre scuole sono ‘amanti del piacere più di quanto non siano amanti di Dio’”. (Manoscritto 51, 1893)

L’ultimo paragrafo e il consiglio che segue possono essere ritrovati in Fundamentals of Christian Education [Principi di Educazione Cristiana] pp. 220-230.