D05-H-03. Due Remi

La relazione tra fede e opere viene così illustrata da E.G. White :

“Il Signore si rivolge a tutti quelli che pensano di sapere che cos’è la fede per accertarsi che non si muovano con un remo solo , che la loro piccola barca non giri intorno a se stessa, senza fare assolutamente alcun progresso. La fede senza opere intelligenti è morta perché resta sola. La fede nella forza salvifica di Dio non porterà alcuna salvezza a meno che non si combini con le buone opere.” Ms.86,1897.

E aggiunge questa esortazione:

“ Se siamo fedeli nel compiere la nostra parte, cooperando con lui, Dio agirà tramite noi per compiere il  beneplacito della sua volontà. Ma Dio non può agire per mezzo nostro se noi non compiamo alcuno sforzo.  Se noi otteniamo la vita eterna, dobbiamo operare, e operare seriamente…

“Non facciamoci ingannare dall’ abusata asserzione ‘Tutto ciò che avete da fare è credere.’ La fede e le opere sono due remi che dobbiamo usare ugualmente se vogliamo risalire il torrente contro la corrente dell’incredulità…  Con la fede e le buone opere il Cristiano mantiene la sua spiritualità forte e sana, e la sua forza spirituale  si accresce se egli si sforza  di compiere le opere di Dio.”  Review and Herald, 11 giugno,1901.

Con enfasi dichiarò che la genuina esperienza che è nutrita dallo Spirito sarà contrassegnata da “ una cosciente considerazione per tutti i comandamenti di Dio.”

“La nostra fede dovrebbe crescere ogni giorno.  Se diciamo, ‘Io so di essere un peccatore’, possiamo dire anche ,’Io so di avere un Salvatore.’ Gesù morì per i peccatori,e  perdonerà i miei peccati se mi pento sinceramente.  Non è di alcuna utilità affermare di credere in Cristo se non riconosciamo le esigenze della legge di Dio e se non ci sforziamo di obbedire ai suoi precetti giorno dopo giorno.” Ms.25 , 1886.

“ La vera santificazione  sarà testimoniata da una cosciente considerazione  per tutti i comandamenti di Dio,  da un accorto miglioramento di ogni talento, ad una cauta uso del linguaggio, dalla rivelazione, in ogni azione, della mansuetudine di Cristo…

“Mentre professano di essere senza peccato e si vantano della loro giustizia, coloro che rivendicano la santificazione  insegnano che gli uomini sono liberi di trasgredire la legge di Dio, e che quelli che obbediscono ai suoi precetti sono decaduti dalla grazia.  Una presentazione delle sue richieste risveglia la loro opposizione e suscita rabbia e disprezzo..  E’ per mezzo della legge di Dio che il peccatore è giudicato.” Review and Herald , 5 ottobre, 1886.

Ellen White indicò quanto è difficile entrare in contatto con quanti sentono di avere le prove dell’accettazione divina, pur violando la sua legge. Ci racconta  che anche gli Avventisti del Settimo giorno saranno tentati su questo punto:

“Nel corso dei congressi di Orebro, sono stata sollecitata dallo Spirito del Signore a presentare la sua legge come il grande modello di giustizia, e a avvertire  il nostro popolo contro una visione moderna, ma falsa della santificazione che ha la sua origine in un’adorazione individualistica piuttosto che nella sottomissione  alla volontà di Dio.  Questo errore sta rapidamente inondando il mondo e noi, come testimoni di Dio, saremo chiamati a rendere testimonianza in modo deciso contro di esso.  E’ uno degli inganni più perfetti degli ultimi giorni e risulterà una tentazione per tutti quelli che credono nella verità presente.

“Tutti coloro che non hanno una fede fermamente radicata nella parola di Dio saranno sviati. E l’aspetto più triste di tutto ciò è che pochissimi di coloro che sono ingannati da questo tipo di errore, troveranno ancora la via verso la luce.” Ibid.

“Nessuno di coloro che hanno ricevuto la luce della verità entreranno nella città di Dio come trasgressori dei comandamenti. La sua legge sta a fondamento del suo governo sulla terra e nel cielo.  Se hanno coscientemente calpestato e disprezzato la sua legge sulla terra, essi non saranno portati in cielo per compiere la stessa opera lassù; non si produrrà nessun cambiamento del carattere alla venuta di Cristo….

“Non ci possono essere che due classi di persone sulla terra   : gli obbedienti figli di Dio e i disobbedienti.”   Ibid. 25 agosto, 1885.