D05-G-05. Per evitare una religione del sentimento

Tra i verbali della sessione della Conferenza Generale tenutasi nel 1901 a Battle Creek, troviamo un’affermazione interessante che Ellen White fece in un tempo in cui si dovevano prendere delle decisioni gravi e lungimiranti.  Dopo essere stata in Australia per nove anni, attese , per la prima volta in dieci anni, alla sessione della Conferenza Generale di Battle Creek.  Proprio prima dell’inizio parlò delle importanti decisioni da prendere e di come il Signore desiderasse che ognuno intrattenesse la giusta relazione con lui. Parlò del bisogno di una preghiera più intensa e di una dose minore di parole. Promise anche che “ Dio avrebbe fatto risplendere la sua luce nel cuore di chiunque durante tale incontro si fosse posto nella giusta relazione con lui.” Poi fece questa dichiarazione:

“Alcuni hanno espresso il pensiero che , nel corso dell’incontro, diversi giorni debbano essere impiegati per pregare Dio di concederci lo Spirito Santo, come nel giorno della Pentecoste.  Desidero dirvi che le questioni che dobbiamo risolvere durante le nostre riunioni fanno parte del servizio reso a Dio come la preghiera ne fa parte.  Le riunioni di carattere amministrativo devono essere poste sotto il controllo dello Spirito come quelle dedicate alla preghiera. Corriamo il pericolo di avere una religiosità di tipo sentimentale e impulsivo.

“Che gli affari trattati in questo congresso risaltino nella loro sacralità in modo tale che le schiere celesti possano approvarli. Dobbiamo difendere con la massima sacralità gli aspetti amministrativi  della nostra opera. Ogni indirizzo amministrativo qui intrapreso deve accordarsi con i principi celesti.

Dio vuole che vi poniate in una condizione tale da poter infondere in voi lo Spirito Santo, tale che Cristo possa dimorare nel vostro cuore.  Egli vuole che , fin dall’inizio dell’incontro,  voi deponiate ogni elemento di controversia, di lotta , di dissenso, di scontentezza che abbiate portato con voi. Ciò di cui abbiamo bisogno è una più abbondante dose dello spirito di Cristo, mentre non abbiamo alcun bisogno del nostro io. Il Salvatore dice: ‘Senza me non potete far nulla.’ …

“Siamo giunti al momento in cui Dio agirà a favore del suo popolo.  Egli vuole che sia un popolo che lo rappresenti, distinto da tutti gli altri popoli del nostro mondo. Desidera che stia saldo su un terreno favorevole, perché Egli ha dato la sua vita affinché possa rimanere saldo. Non deludete il Signore.” Ms. 29,1901, 28 marzo,1901.

Questo episodio dovrebbe essere spesso oggetto di riflessione.  La circostanza richiedeva urgentemente la guida e la benedizione dello Spirito di Dio.  Però Ellen White non incoraggiò in nessun modo di distogliere l’attenzione dai problemi imminenti per passare un periodo alla sola ricerca dello Spirito di Dio.  Ella dice con chiarezza che l’esperienza della ricerca dello Spirito era tale da dover permeare le nostre attività consacrate al servizio di Dio.

Possiamo essere portati a chiederci: ‘ Era forse presente nei cuori di alcuni il sentimento di dover andare alla ricerca di un qualche genere di dimostrazione ?’  Il consiglio di Ellen White li guidò in una direzione migliore.